Neanche il tempo di archiviare la domenica calcistica, che la Serie D chiede di nuovo strada per consumare il lauto pasto della 24ª giornata del Girone I.
Il programma racconta di sfide cruciali in vista del rush finale del torneo interregionale. Per le calabresi, impegni di non poco conto al cospetto di realtà di tutto rispetto. Interessante, in ottica salvezza, l’incrocio tra il Città di Sant’Agata di Mimmo Giampà e il Castrovillari di Nicola Terranova.
I siciliani provengono da buon pareggio esterno sul campo del Rotonda; identico risultato per i “lupi”, ma in casa, contro il Troina. Entrambe, nonostante percorsi e obiettivi differenti, navigano in zona playout a 24 punti.
Ma che aria tira nel centro santagatese? Per il tecnico ex Roccella, dall’8 gennaio scorso sulla panchina “spadina”, sono arrivati 15 punti nelle 13 partite disputate da allenatore biancazzurro. Importanti, in questa cornice, la vittoria sull’Acireale per 3-1 e il pareggio con la Gelbison per 0-0.
Giovedì lo scontro diretto con il Castrovillari.
Giampà, come arriva la sua squadra alla sfida con i cosentini?
«Mancano undici finali sia per noi che per loro e, da questo punto di vista, dovremo dare battaglia per conquistare punti importanti. Ogni partita ha la sua difficoltà, i suoi temi, le sue situazioni. Quella contro il Castrovillari sarà uno scontro diretto dove i punti varranno doppio. Loro hanno un organico forte, costruito per altri obiettivi. Ma ad oggi siamo appaiati in classifica. Questo deve essere per noi uno stimolo. Mi aspetto il massimo dai ragazzi».
Il Castro proviene da un percorso non aderente alle aspettative. La cura Terranova, però, sta portando i primi frutti. Che partita sarà quella di giovedì?
«Come ho detto prima, loro si aspettavano un altro campionato nella ricorrenza del centenario. Conosco sia Franceschini che Terranova. Quest’ultimo propone un modulo 4-3-1-2, che può affidare a calciatori forti ed esperti. I rossoneri si giocheranno le loro carte, ne siamo consapevoli. Ma la sfida parla di salvezza e dovremo vestirci con i panni della battaglia. Del resto, anche noi abbiamo frecce al nostro arco. Se avremo la giusta serenità e la fame vista in queste settimane, i punti arriveranno».
Si aspettava un campionato così equilibrato dopo 23 giornate?
«Onestamente, prevedevo questo scenario. Per me la favorita per il titolo resta l’ACR Messina; una squadra che gioca il miglior calcio del torneo. Ma attenzione anche all’FC e alla Gelbison. I campani sono tutt’altro che una sorpresa. Venendo alla lotta salvezza, era ovvio che a questo punto sarebbe stata bagarre. Tutto è in bilico. Ma adesso chi sbaglia paga doppio».
La prossima giornata vedrà il Roccella fare visita all’ACR Messina. Un testa - coda per due piazza che lei ha conosciuto in momenti differenti. Sarà un incontro dall’esito scontato?
«Ripeto, l’ACR è la mia favorita per la vittoria del campionato. Parliamo di una compagine forte, costruita su calciatori di livello assoluto per la categoria. Sulla carta è già tutto scritto. Ma nel calcio, si sa, nulla è scontato. E il Roccella in questi hanno ha dimostrato di saper lottare per mantenere la categoria. Mister Ciccio Galati sta facendo un ottimo lavoro alla guida di una rosa molto giovane».