La giornata di ieri, che avrebbe dovuto ospitare una pausa rigenerante per il torneo interregionale, si è trasformata nell’alveo naturale per la disputa di alcune partite ancora in sospeso, con relative conseguenze per la classifica e, a sorpresa, con ricadute pesanti anche in termini di equilibri tecnici. Otto compagini in campo, per un totale di due vittorie interne e due vittorie esterne.
Cambio in panchina - La notizia da “copertina” rimane la sconfitta interna patita dal Cittanova nel derby contro il Castrovillari, che si conferma bestia nera dei pianigiani. Uno scivolone costato la panchina a mister Graziano Nocera. Per il tecnico gioiese, l’avventura alla guida della prima squadra giallorossa è durata poco più di due mesi. Un arco temporale corredato da trenta giorni di incubo Covid e otto partite giocate a ritmo incalzante. Bottino? Una vittoria (sul Roccella), due sconfitte e cinque pareggi. Otto punti in cascina, con 10 gol subiti e 7 realizzati. Un quadro non convincente secondo la società del presidente Rocco Guerrisi che, adesso, avrà il compito di indovinare tutte le mosse da qui alla fine del torneo per non complicare ulteriormente un percorso stagionale assolutamente deficitario.
La rosa di nomi e le spine da non sottovalutare - Il primo passo, chiaramente, resta l’incarico alla nuova guida tecnica. I nomi che circolano in queste ore sono diversi e tutti dall’appeal importante. Pin corsa, tra gli altri, gli ex ACR Messina Andrea Pensabene e Antonio Venuto, con il primo in vantaggio sul secondo. In lizza anche Franco Viola, già in passato allenatore della compagine cittanovese. A prescindere dalle oggettive qualità e dall’esperienza, il futuro trainer dovrà sciogliere nodi di non poco conto. L’organico del Cittanova, ad oggi sovradimensionato in termini numerici, vanta profili di prim’ordine e “stelle” del firmamento calcistico nazionale: molti di questi, però, hanno ampiamente deluso le aspettative generali, frustrando gli investimenti e i sacrifici fatti dalla proprietà. Inoltre, con l’infortunio capitato a Corso, e il rientro di Barnofsky ancora tutto da stabilire, l’allarme per il reparto di difesa diventa un tema non più rinviabile. Identità ed equilibrio: su questi concetti dovrà basarsi il lavoro dei giallorossi per centrare l’obiettivo salvezza. Obiettivo tutt’altro che scontato.
La partita - Facendo un passo indietro, la vittoria nel derby di Calabria ha ridato linfa alle ambizioni di classifica del Castrovillari. I rossoneri, alla terza apparizione con mister Nicola Terranova in panchina, hanno dimostrato capacità di sofferenza, grande adattabilità tattica e una buona alchimia tecnica tra over e under. Un esempio? Il classe ’01 Rodi, autore di una doppietta di prestigio sul terreno del “Morreale – Proto”. Certo, per i “Lupi” la strada non è ancora in discesa. Alcune criticità chiedono ancora di essere appianate. Ma il successo di ieri, voluto e cercato per tutti i ’90, potrebbe segnare il cambio di passo tanto atteso per ridare dimensione e sostanza alla stagione del centenario.
Caduta amaranto - Rimanendo in Calabria, diventa delicatissima la situazione in casa Roccella. Il recupero di ieri pomeriggio, al cospetto di un solido Rotonda, ha cristallizzato l’ennesima sconfitta per gli amaranto di mister Francesco Galati (la dodicesima su diciassette partite disputate), confermando tutti i limiti strutturali di un progetto zeppo di scommesse e di altrettanti giovani chiamati a tirare le fila del ragionamento tecnico. Con i lucani finisce 1-2: risultato che punisce oltre misura gli jonici, è vero. Tuttavia, il tempo delle decisioni starebbe per arrivare. E, secondo quanto dichiarato dallo stesso direttore sportivo Francesco Curtale nel post gara di ieri, diversi calciatori potrebbero lasciare Roccella nei prossimi giorni a favore di altri innesti più consoni al progetto.
Sicilia in chiaroscuro - Il programma dei recuperi del 14 marzo si completa con le vittorie del Football Club Messina per 3-0 sul Licata e del Biancavilla per 2-0 sul Dattilo. Per i peloritani un altro passo verso la vetta della classifica, distante adesso solo due punti (e con un turno ancora da recuperare rispetto alla capolista ACR Messina); per gli etnei, invece, una seria ipoteca sulla salvezza, con riflessioni suggestive su una possibile corsa al piazzamento playoff.