Riceviamo e pubblichiamo
Le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dello Scalea 1912 alla trasmissione “Stadio-Radio”, al termine dell’incontro di calcio del campionato di Eccellenza Bovalinese-Scalea, risultano irresponsabili, non corrispondenti al vero e palesemente pretestuose. Il sig. Saverio Gregorace, infatti, ha enfatizzato qualche episodio che non aveva nulla di trascendentale, rientrando nelle normali dinamiche calcistiche, forse per giustificare una prestazione e un risultato inaspettato. Mentre ha volutamente taciuto su alcuni interventi di una certa pericolosità effettuati dai suoi calciatori (come dimostra la documentazione fotografica), uno dei quali ha determinato l’espulsione di un giocatore diciottenne della Bovalinese per fallo di reazione. Oltre a questo provvedimento disciplinare, a carico dei calciatori di casa ci sono state due ammonizioni, mentre nei riguardi degli atleti della formazione ospite sono state comminate tre ammonizioni. Nonostante ciò l’allenatore dello Scalea ha affermato di aver “… visto cose a Bovalino che non vedeva(o) da trent’anni… hanno detto ai miei calciatori che gli avrebbero spezzato le gambe”.
Confessiamo di non sapere dove il sig. Gregorace ha militato negli ultimi trent’anni – come calciatore, prima, e allenatore, dopo – ma siamo certi che a qualsiasi latitudine l’abbia fatto una partita che termina con un espulso e due ammoniti della squadra ospitante, tre ammoniti della squadra ospite, nessun ferito, nessun intervento delle forze dell’ordine (né prima né dopo l’incontro), nessuna segnalazione del commissario di campo e con un assoio di pasticcini portato dai dirigenti della Bovalinese negli spogliatoi dello Scalea al termine della gara (evidentemente comprato in precedenza), non può essere catalogata come un evento mai visto negli ultimi trent’anni. Un’affermazione di tale gravità, che offende una storica società dilettantistica e un’intera comunità, andava pensata e ripensata, soprattutto se priva di fondamento. Prova ne è che, al termine della partita, la Polizia ha lasciato lo stadio senza operare alcun tipo di intervento. Ne consegue, che il clima intimidatorio di cui ha irresponsabilmente parlato il sig. Gregorace, molto bravo a inventarsi delle giustificazioni per mascherare le proprie responsabilità, ma non altrettanto per valutare la gravità delle stesse, è frutto solo della sua fantasia.
Dispiace soltanto che il Presidente di una storica società come lo Scalea 1912 – che non ha assistito alla partita di Bovalino – abbia sposato in toto la tesi del proprio allenatore (non nuovo a episodi di questo genere) rim’ancora di aver acquisito sufficienti elementi per valutarne la fondatezza. Siamo certi che il massimo dirigente dello Scalea approfondirà la problematica e saprà giungere alle opportune valutazioni. L’ASD Bovalinese 1911 è disponibile fin d’ora ad un confronto chiarificatore, anche in ordine alla qualità dell’accoglienza di cui frettolosamente si è parlato sui social.