Renato Mancini:"Ad Acri un gruppo disponibile. Si possono fare grandi cose senza spese folli"
Renato Mancini:"Ad Acri un gruppo disponibile. Si possono fare grandi cose senza spese folli"

Continuano le interviste estive di StadioRadio. Oggi siamo andati a colloquio con Renato Mancini, ultima stagione in panchina ad Acri.

 

Mister ad oggi risulta “disoccupato”. Lo scorso anno, da subentrato, ha condotto l’Acri alla finale play off. Quali le difficoltà a prendere una squadra in corsa?
 

Diciamo subito che il movimento "pallonaro" calabrese e non solo, sta vivendo un momento delicato, dove l’ approssimazione sta spadroneggiando. Per quanto mi riguarda, ho ricevuto diverse offerte dall’ Eccellenza e non solo, ma la mia priorità è sposare un progetto serio. L’ anno scorso subentrai ad Acri in una situazione sicuramente non idilliaca, squadra al terzultimo posto ed entusiasmo sotto i tacchi, considerando anche i proclami del precampionato; c’erano anche giocatori con un piede in altre società e quindi la situazione non era facile. Fortunatamente ho trovato un gruppo di ragazzi molto disponibile ed alla fine abbiamo raggiunto la finale play off, portando in dote l’ indifferenza e la critica dell opinione pubblica.

 

Ogni anno, in molte squadre, si assiste a continue rivoluzioni in campo ed in panchina. Perché, secondo lei, c’è questo deficit di programmazione?

Ormai c’ è l’ abitudine di dover rincorrere un iscrizione al campionato a tutti i costi non pensando, però, a programmare con criterio e soprattutto con diligenza, questo porta alla logica conclusione di trovarsi, a metà campionato, con l’acqua alla gola. Si cerca di risparmiare, ma alla fine cosi non è perché vai a spendere molto di più. Mi rammarica dover dire che ci sono miei colleghi che pur di allenare si accontentano di rimborsi spese irrisori e si trovano a dover lavorare in situazioni disastrose con società che fanno, già da novembre, i salti mortali per concludere l’annata.

 

Regola degli under. E’ giusto così o vanno cambiate le cose?

Io sono abituato a lavorare con i giovani e spesso non ho lesinato l’impiego di più under rispetto al numero stabilito. La regola sull’ utilizzo degli under andrebbe in parte rivista, spesso succede che per uno o due anni giochi, poi cadi nel dimenticatoio. Io sarei più propenso all’ obbligatorietà del potenziamento dei settori giovanili.

 

Serie D. Il Locri è andato per le lunghe, la Palmese col fiato sospeso. Dopo il buon torneo dello scorso anno ci sarà da soffrire quanto per le nostre porta bandiera?

Premetto che la Serie D è sicuramente di più alto spessore e presenta con mille difficoltà dietro l’ angolo. Chiaro chee partire con ritardo non agevola per niente piazze come le nostre. Soprattutto dal punto di vista economico, non siamo a livello di altre squadre che pur con tempistiche simili hanno la possibilità di riparare o aggiudicarsi la prestazione di grandi giocatori a suon di quattrini.

 

Che tipo di progetto serve per convincere Renato Mancini ad accettare una panchina?

Io alleno per lavoro oltre che per passione e quello che cerco è soprattutto un progetto serio, il che non significa cercare grandi budget, perché proprio l’ingrediente serietà può far fare grandi cose in “economia”.