Dopo anni di silenzio, il San Luca si è riaffacciato nel mondo del calcio dilettantistico ripartendo dal campionato di Promozione e dopo un avvio stentato trovando la quadratura tecnica, la formazione giallorossa è in netta ripresa. Siamo andati a sentire il presidente della squadra, Francesco Giampaolo, per farci raccontare meglio quello che il percorso che si vuole seguire in questo momento di rinascita sportiva.
San Luca è stata una piazza importante per tanto tempo nel panorama locrideo, come mai questo lungo silenzio prima di questo ritorno e cosa vi ha convinto a mettervi in gioco?
Da un lato c’è stata perdita di entusiasmo, dall’altro la crisi economica che non ha risparmiato nessuno. Per quanto riguarda la ripartenza è stato sicuramente il rifacimento dello stadio che ha generato voglia e fame di tornare protagonisti nel calcio.
Quanto può essere importante il calcio come strumento di riscatto per la comunità?
Indubbiamente. Il calcio in Italia è un fenomeno di grandissima importanza, in tutte le comunità ed a qualunque livello. Spesso e volentieri per spiegare dinamiche delicate si ricorre a metafora calcistica, quindi un percorso di calcio virtuoso può, indubbiamente, riverberarsi in modo positivo sulla società.
Quindi il San Luca può diventare un tassello positivo anche per dare una nuova immagine del centro?
Il riscatto della nostra terra ed in particolare del nostro comune è uno degli obiettivi principali che ci siamo prefissati. Ci tengo a sottolineare che tutti noi dirigenti stiamo remando dalla stessa parte e con passione per fare calcio in una certa maniera e siamo contenti della risposta del pubblico (179 abbonati ed una presenza costante di circa 500 appassionati) che con tantissima passione sta partecipando a questa avventura rendendo i nostri sacrifici più leggeri. Siamo convinti che andando avanti compattamente in tutte le componenti restituiremo il volto migliore di San Luca.
Una bella struttura ma politica assente, con un sindaco, da tanto tempo. Qual è lo stato dell’arte del rapporto tra la società ed il commissario?
Oggettivamente non possiamo lamentarci. Con il Commissario c’è un dialogo costante e positivo e va riconosciuto che il rifacimento della struttura è un merito che gli va dato. Di contro noi cerchiamo di manutenere al meglio lo stadio e sfruttarlo pienamente.
Un inizio stentato, poi una seconda parte di girone di andata da urlo, inesperienza all’inizio o la “fretta” di assemblare la squadra?
C’è sempre da imparare e sapevamo che avremmo avuto delle difficoltà, del resto siamo partiti da sotto 0 e quindi andando avanti per gradi sapevamo che saremmo usciti dalle difficoltà superate grazie ad un lavoro incessante che ci ha portato anche a sacrificare il nostro tempo libero. Però devo dire che al momento siamo soddisfatti, non solo per quanto riguarda i risultati sul campo ma anche per l’organizzazione messa in piedi che ci viene riconosciuta anche da fuori.
Qual è la situazione ad oggi del settore giovanile e quali progetti a lungo termine per i più giovani?
Abbiamo una scuola calcio feconda. Basti pensare che negli ultimi anni siamo riusciti a mandare tre ragazzi in serie A (uno anche alla Juventus) ed un quarto in serie C. Questo significa essere sulla strada giusta e siamo consci di quanto i destini della prima squadra siano legati al giovanile e già il prossimo anno metteremo in campo altre risorse per potenziare questo settore, tra l’altro lavoreremo per partecipare anche ai campionati giovanissimi ed allievi che quest’anno non ci hanno visti protagonisti proprio perché siamo partiti in ritardo.
Per la prima squadra, invece, qual è l’obiettivo a medio termine?
E’ inutile fare voli pindarici. Quest’anno andrà bene raggiungere una salvezza tranquilla. Siamo consci dell’importanza della rosa allestita ma è altrettanto vero che abbiamo tante squadre davanti quindi bisogna essere realisti ed il realismo consiglia di stare sempre con i piedi per terra e cercare un miglioramento di anno in anno che alla lunga porterà indubbiamente tante soddisfazioni.
Per la collaborazione e la foto si ringrazia Valentino Costanzo, ufficio stampa del San Luca.