PALMESE: D´Agostino sv., Scopelliti 7, Sciarrone 7, Cordova 7, De Rosa 8, Caricato 6, Ferraro 6 (24°st. Panuccio sv.), Idone 8, Fiorino 7 (37°st. Musumeci sv.), Bartolomeo 7, Bracco 8 (47°st. Gole sv.). In panchina: Panzera, Rando, Careri. Allenatore: Peppe Carella 9.
ACRI: Catanzariti 6, Tortorella 6, Manes 6, Tramonte 8, De Luca C. 6, De Luca R. (16°st. Ramunno 5), Cipolla 6, Balsamo 6, Santo 6 (26°st. Salerno 6), Amendola 6, Turano 6 (16°st.Chiappetta sv). In panchina: Mauro, Guido, De Rose, Caruso. Allenatore: Giancarlo Libero 6.
ARBITRO: Cundò di Soverato 6 (Lumastro di Crotone e Fumaloro di Rossano).
MARCATORI: Bracco (P) al 3°pt. - Fiorino (P) 11°st. - Tramonte (A) 18°st.
NOTE: Pomeriggio soleggiato con 500 spettatori sugli spalti del "Lopresti". Ammoniti: De Rosa e Bracco (P). De Luca, Balsamo e Amendola (A). Espulso Ramunno (A) al 35°st. Calci d'angolo 6 a 2 per la Palmese. Recupero: 2 e 5.
 
PALMI – Torna meritatamente al successo la Palmese di mister Carella, che dopo lo scivolone di Rossano si è rialzata al meglio effettuando una prova ricca di grinta e buon gioco. Infatti, i neroverdi sono scesi in campo con il pallino nella testa di dimostrare che la Palmese c’è, tornerà a vincere cercando di dare il massimo come aveva fatto fino a prima dell’incubo Rossano.
In campo, almeno fino al gol dell’Acri, si è vista una sola squadra, quella di colore nero verde, che ha da subito messo sotto gli avversari con un gol arrivato con Bracco già al 3’pt e che per il resto della partita non ha fatto altro che mantenere un quasi continuo possesso di palla mandando allo sbaraglio il centrocampo avversario che non è mai entrato in partita.Stranamente il centrocampo palmese doveva essere poco brillante rispetto al solito poiché era rimaneggiato per le assenze di Correnti e Corigliano ed invece ha dimostrato un gran carattere e buon gioco a confronto con una squadra che non perdeva da 8 giornate consecutive nelle dieci fin qui disputate. Un dato di fatto che non può far altro che far sorridere il tecnico Carella, poiché i rincalzi, se così li vogliamo chiamare, hanno dimostrato di non essere tecnicamente inferiori a chi solitamente occupa il posto da titolare.
C’è da dire che l’Acri, da ché sembrava una squadra inesistente a ché poco dopo il suo gol si è svegliata, facendo venire più volte i brividi agli oltre 500 spettatori presenti sugli spalti, spingendo fino all’ultimo secondo per cercare anche il gol del pareggio. Un gran demerito degli acresi è stato quello di non aver mai creduto fino al 2-1 ad un possibile riequilibrio del risultato. A tutto ciò, c’è da dire che la squadra di mister Libero è rimasta nell’arco di pochi minuti prima in dieci e poi addirittura in nove, a causa di un’espulsione a Ramunno prima e di un infortunio a Salerno poi, che ha dovuto lasciare il campo al 37’st circa quando il proprio allenatore aveva già effettuato tutte le sostituzioni.
Cronaca: Passano soltanto tre minuti e la Palmese passa. Giovanni Idone effettua una giocata meravigliosa servendo Fiorino che d'esperienza e senza personalismi mette al centro e millimetricamente per Saso Bracco che castiga Catanzariti con un piatto preciso. L'Acri in avanti appare troppo isolato con Amendola unica punta. I cosentini non pungono e si vede che accusano il colpo. La Palmese vuole chiudere e ci tenta all'undicesimo della ripresa con bomber Fiorino che di testa a palombella raccoglie un perfetto cross di Ciccio Cordova a coronazione di uno slalom che il siciliano è autore bevendosi mezza difesa acrese.
Sembra fatta ma l'Acri si sveglia e accorcia le distanze col suo capitano Tramonte che approfitta di uno svarione difensivo neroverde per portare i suoi in partita. La Palmese a questo punti stringe i denti e pensa solo a vincere limitandosi a contenere le sfuriate non troppo pericolose dei cosentini. Trascorrono i minuti ed a cinque dalla fine ancora Cordova mette i brividi alla retroguardia dei co-presidenti Guerriero-Dodaro e Scaramuzzo colpendo il palo direttamente su calcio di punizione.
Dopo i festeggiamenti per questa vittoria ai neroverdi cadrà l’obbligo di concentrarsi ancor di più e prepararsi al meglio per la prossima difficile trasferta di Cutro, un campo la dove in pochi riusciranno nell’impresa di uscire imbattuti.
    
di Rocco Filippone