Prima del play out tra Corigliano-Sambiase siamo andati in casa giallorossa per sentire Paolo Gallo, giocatore simbolo del team sambiasino capace di andare in rete 20 volte durante la stagione regolare.

Paolo, come prima cosa quale è stato l’impatto alla notizia della penalizzazione sotto un profilo mentale e subito dopo cosa vi siete detti con compagni e mister?

Siamo venuti a conoscenza della penalizzazione durante la seduta di allenamento. Siamo rimasti tutti sorpresi e delusi tanto da interrompere tutto. Il giorno dopo a mente lucida ci siamo resi conto che ormai dovevamo affrontare la realtà con la convinzione di disputare un play out che non ci compete ma che dobbiamo assolutamente vincere!

Sotto un profilo strettamente tecnico, come ci si cala in un match di questa delicatezza anche per quanto riguarda l’aspetto fisico della vicenda dato che a fine campionato c’è stato il rompete le righe?

A livello fisico abbiamo interrotto solo tre giorni. Poi ci siamo calati subito con la giusta testa e abbiamo lavorato bene in settimana, nonostante qualche vicissitudine, e preparato la gara con grande tranqullità


 

Riavvolgendo il nastro della stagione hai rimpianti per qualche partita che poteva darvi qualche punto per la disputa, almeno in casa, dei play out?

Forse potevamo far meglio nelle gare in casa con Trebisacce e Luzzese, ma alla fine ho sempre pensato che il campo è giudice supremo di conseguenza il campo ci ha dato 39 punti che significavano salvezza diretta e tranquilla.

La condanna, visto anche quanto successo ad ottobre, era del tutto inaspettata?

Credo che ognuno di noi era cosciente del rischio che il Sambiase correva da due anni, ma ricevere una penalizzazione a campionato in corso ti dà modo di rimediare magari affrontando in modo diverso quelle gare dove anziché accontentarti di un pari spingi di più per l’intera posta, oppure sarebbe stato meglio dare sanzioni ad inizio anno affinché chi decideva di raccogliere la sfida potesse farlo con tutta la consapevolezza necessaria in questi casi. Tutto ciò a noi è stato precluso ed ora dovremo andare a giocare una gara difficile per salvare il patrimonio del’Eccellenza.

Tornando al campo, il Corigliano in trasferta e con l’obbligo di vittoria come lo si affronta e cosa temi di più della compagine allenata da Aita?

Andremo a Corigliano con il giusto rispetto, senza avere l assillo di dover segnare subito l’importante è essere in vantaggio al fischio finale, fosse anche ai supplementari. Mister Aita è molto scrupoloso e avrà preparato la gara sicuramente non per lo zero a zero. Tra i biancoazzurri conosco qualche giocatore per averci giocato insieme come Levato, Granata e Carrozza, ottimi giocatori e che rispetto molto. Domenica purtroppo saremo avversari e con in mezzo un destino che farà felice solo un club.


 

In ultimo un pensiero ai tifosi sambiasini sia per la vicenda legata alla giustizia sportiva che in vista della partita di domenica.

I tifosi sono, insieme a noi giocatori, le vere vittime di questa situazione. Saranno presenti in massa domenica e ci stati vicino durante tutti gli allenamenti. Hanno preparato con noi la gara e ci daranno come sempre una grossa mano!

 

Qui per il Corigliano l'intervista con Francesco Granata