Lo scorso campionato la Deliese è stata sicuramente fra i protagonisti del girone B di Promozione, conquistando il quarto posto della classifica e quindi un traguardo prestigioso come i Playoff. Ad oggi, però, la compagine del Presidente Giovanni Scutellà sembra navigare in acque quantomeno incerte, specie dopo l'addio del tecnico Graziano Nocera. StadioRadio ha raggiunto telefonicamente proprio Scutellà per discutere del momento vissuto dalla squadra.
- Presidente, perchè il tecnico ha lasciato la squadra?
"Intanto con Nocera ci eravamo già messi d'accordo l'anno scorso, giungendo alla conclusione che quella sarebbe stata l'ultima stagione vissuta insieme. Intanto perchè un allenatore come lui è sprecato per questa categoria secondo me, e poi perchè sarebbe stato a dir poco difficile coniugare il delicato momento vissuto dalla Deliese e le necessità di un tecnico preparato e professionale come lui. Ad ogni modo ci siamo lasciati in ottimi rapporti, chiaramente".
- C'è dunque aria di incertezza per la Deliese, e non solo a causa dell'addio di Nocera.
"Guardi, noi stiamo semplicemente cercando di racimolare gli elementi per comporre la squadra, tanto per mantenere il titolo in queste prime giornate, poi si vedrà. Proviamo a coinvolgere il numero più alto possibile di ragazzi del paese, tenendo presente però che non ci sarà alcuna ambizione o possibilità di fare nulla di rilevante".
- Tutto ciò porta inevitabilmente ad un ridimensionamento del progetto Deliese...
"Assolutamente si. Un ridimensionamento forte peraltro. Si punterà solo a comporre una squadra di giovani - quelli del paese, ndr - che possa mantenere il titolo innanzitutto e, di conseguenza, raggiungere l'obiettivo massimo rappresentato dalla salvezza. Da aggiungere rimane poco o nulla allo stato attuale delle cose. La preparazione non è ancora iniziata, ma probabilmente questa comincerà qualche giorno dopo ferragosto".
- E' quindi in cerca di altri soci quindi?
"No non c'è possibilità di avere dei soci. Qui si è sempre fatta la squadra di paese, dove il paese stesso ha sempre contribuito a mandare avanti la Deliese. Purtroppo nella vita più che nel calcio si attraversano periodi e momenti difficili, e nei piccoli centri lo è ancora di più. Dunque non rimane che adattarsi, e nel nostro caso ciò significa essere consci di un ridimensionamento che è già in atto".