Palmi (R.C.)– Sul campo dove sono cadute le prime della classi Frattese e Cavese, una Palmese “incerottata” ha conquistato un punto la cui importanza non è quantificabile con nessun metallo prezioso; grazie allo zero a zero ottenuto al “Comunale nuovo” di Leonforte, la squadra nero verde ha allungato da più due più tre sul sest’ultimo posto (detenuto, in condominio, da Rende e Agropoli), mentre il Roccella è rimasto staccato di quattro lunghezze.
Dopo i disastri combinati nel derby dell’Epifania contro gli ionici dal signor Mario Saia di Palermo, che ha causato la più che immeritata sconfitta interna, l’allenatore dei record Rosario Salerno ha compiuto una vera e propria impresa, motivando i suoi ragazzi come meglio non avrebbe potuto, nonché disegnando un assetto tattico di “trapattoniana” memoria; a complicare le cose ai neroverdi, che già hanno dovuto fare a meno degli squalificati Ciccio Piemontese, Filippo Viscido e Gianmarco Torchia e dell’infortunato Raffaele Corsale, sono arrivati gli infortuni della prima punta Marco Siclari e del “colored” Ousmane Sarr, che comunque stava per essere sostituito.
Il “mago” di Rocca di Neto, Rosario Salerno, ha dovuto fare ancora di necessità virtù, ma è riuscito– in un secondo tempo di pura sofferenza– a chiudere praticamente quasi tutti i varchi ad una Leonfortese arrembante, che ha prodotto un continuo forcing per la ricerca della quarta vittoria interna stagionale: anche con un pizzico di fortuna, ma con pieno merito, la Palmese è riuscita a strappare un pareggio che fa classifica e morale.
La squadra neroverde è da elogiare in blocco per l’impegno profuso nell’arco del match valido per la seconda giornata del girone di ritorno, ma se dobbiamo fare una graduatoria di merito, in cima a tutti mettiamo a tutti il prode capitano Giovanbattista Cordiano, tornato a dirigere –da campione qual’è– il centrocampo nero verde dopo aver scontato un turno di squalifica, “calamitando” tutti i palloni nella zona mediana; un plauso va anche ai due centrali difensivi Davide Cassaro e Davide Martino Taverniti, insuperabili per gli avanti avversari, nonché ai classe 1994 Urbano e Mazzei, che si è ben comportato all’esordio con la casacca neroverde, ed il fantasista Matteo Fabio, la cui pecca è che a volte è troppo “innamorato” del pallone.
Stavolta il portierino Orazio Barillà non ha tremato nelle uscite, dando così sicurezza all’intero reparto, con Andrea Saturno che si è battuto con coraggio e determinazione quando è entrato in campo per sostituire l’infortunato Siclari; da rivedere, invece, Ousmane Sarr, Armando Citrigno e Santino Misale che– soprattutto nel primo tempo– si è fatto sorprendere sulle sovrapposizioni dei laterali biancoverdi.
Pienamente soddisfatto per la prova fornita dai suoi ragazzi a Leonforte, il trainer nero verde Rosario Salerno pensa anche al big match di domenica prossima con la vice capolista Cavese: «Abbiamo ottenuto un punto importante su un campo davvero difficile con una formazione largamente rimaneggiata: devo dire solo un grande bravo ai miei ragazzi, che hanno saputo soffrire in particolare nell’ultima mezz’ora; tra l’altro ho dovuto effettuare due sostituzioni forzate che mi hanno costretto a ridisegnare il sistema di gioco: Saturno è più un esterno che una prima punta, ma si è saputo sacrificare in funzione della economia della squadra. Il punto portato a casa da Leonforte, ci ha consentito di allungare le distanze sulla temuta zona Play Out, portando il nostro vantaggio da due a tre punti; con questa iniezione di fiducia ed i rientri di Piemontese, Viscido e Torchia, andremo ad affrontare la vice capolista Cavese con l’intento di ottenere una vittoria di prestigio per zittire anche le provocazioni dell’allenatore dei campani: speriamo solo che le condizioni del campo siano almeno accettabili…!».
Saverio Albanese