Palmi (R.C.)– Complessivamente, il girone di andata della Palmese è stato sicuramente positivo, anche se la partenza fulminea della matricola neroverde aveva fatto sognare ad occhi aperti la passionale tifoseria del più che centenario club della Costa Viola; cercando di tracciare un bilancio di queste prime diciotto giornate di campionato dobbiamo tracciare una linea di demarcazione delle prime otto partite e le successive dieci. Difatti, dei 24 punti complessivi– che pongono la Palmese al decimo posto della graduatoria generale (in coabitazione col Gragnano)– i ragazzi dell’allenatore dei record Rosario Salerno ne hanno raccolti ben 16 nelle prime otto giornate, e soltanto otto nelle successive dieci sfide; soprattutto tra le mura amiche dopo le quattro vittorie consecutive con Leonfortese, Vigor Lamezia, Marsala e Vibonese, Giovanbattista Cordiano e compagni non sono stati più capaci di raccogliere i tre punti, pareggiando quattro volte per 0–0, e venendo sconfitti per 0–3 nella debacle con l’Agropoli: è proprio la mancanza del gol, che perdura da ben 477 minuti, il dato negativo che ha fatto scivolare la squadra del patron Pino Carbone nella zona destra della classifica, per fortuna ancora a distanza di sicurezza dalla zona Play Out.
Oltre a colpe specifiche, quali la mancanza di freddezza e determinazione assoluta negli ultimi venti metri per sfruttare al meglio le occasioni create, bisogna sottolineare che la Palmese è stata penalizzata dalle pietose condizioni in cui versa il manto erboso del San Giorgio, le cui “magagne” sono venute fuori quando la pioggia ha fatto emergere i limiti di un terreno di gioco che nulla a che vedere col gioco del calcio…!
L’analisi delle cifre, vede la Palmese navigare sotto il segno del sei, in quanto sono finora sei le vittorie (due delle quali colte fuori dalle mura amiche, a Rende e Vallo della Lucania), quanto i pareggi e le sconfitte; dal punto di vista realizzativo la compagine neroverde è andata a segno 25 volte (quarto miglior attacco del girone I), mentre la difesa non è stata finora impeccabile, in quanto le 26 reti subite pongono i neroverdi solo al 15esimo posto tra le retroguardie mono battute: il cannoniere della Palmese è il “megabomber” Francesco Piemontese (otto gol realizzati in 15 presenze), seguito– a debita distanza– a Raffaele Corsale e Marco Foderaro (a quota 3), mentre due reti le hanno realizzate capitan Cordiano (entrambe di testa), Attilio Angotti e Matteo Fabio.
Dopo le ultime partenze di Angotti e Foderaro, nella squadra che ha stradominato lo scorso torneo di Eccellenza– stabilendo una lunga serie di record– sono rimasti solo gli under Nania, Torchia e Andiloro, Fabio e Saturno, i “senatori” Cordiano, Corsale e Piemontese; per diversi motivi, la Palmese ha perso diversi “pezzi” strada facendo, costringendo situazioni che hanno costretto il tecnico Rosario Salerno a continue variazioni tattiche in particolare per cercare di trovare il giusto equilibrio nel reparto difensivo, quanto nel dinamismo e geometrie nella zona nevralgica del campo: l’innesto di Filippo Viscido, è particolarmente prezioso per dare compattezza alla zona mediana, consentendo a Raffaele Corsale di mettere in mostra le sue geniali giocate negli ultimi 25–30 metri.
Dopo i giorni di pausa concessi da mister Salerno per le festività natalizie in vista del fondamentale scontro diretto interno col Roccella, la truppa neroverde ha ripreso la preparazione nel pomeriggio di domenica 27 dicembre; nel derby di ritorno con la squadra Jonica che andrà in scena il giorno dell’Epifania al campo sportivo di contrada San Giorgio, la Palmese dovrà fare a meno dell’apporto del prode capitano Giovanbattista Cordiano, appiedato dal giudice sportivo per aver raggiunto il limite dei cinque cartellini gialli: una assenza pesante, che potrà essere colmata grazie alla esperienza di Filippo Viscido.
Saverio Albanese