Al cospetto di un pubblico di categoria superiore, all’Oreste Granillo è andato in scena un derby che ha tenuto lungamente avvinti le due tifoserie delle due squadre, che si è deciso solo al penultimo minuto dei cinque di recupero concessi dall’ottimo signor Francesco Meraviglia di Pistoia; purtroppo, la “beffa” si è materializzata quando tutto faceva pensare ad un più equo 3–3 finale, che avrebbe meglio premiato sia il gran primo tempo disputato dalla Palmese, che la travolgente rimonta operata della Reggina nella ripresa: gli Dei del calcio hanno voluto che la Reggina vincesse appena prima dell’ultimo giro di lancette, e– se pur con amarezza– bisogna accettare il verdetto del campo.
Dopo aver dato merito ha chi ha conquistato un prezioso successo, bisogna sottolineare la grande prova di carattere offerta dalla Palmese, che– per larga parte del match – ha sciorinato un calcio di ottima fattura, mettendo spesso in crisi la retroguardia amaranto; nel momento in cui il match sembrava ormai tinto di neroverde, grazie alle reti messi a segno dalle reti di Matteo Fabio e dal “guerriero” Ciccio Piemontese (uscito in barella per una ferita all’arcata sopraccigliare, dopo aver giocato da par suo) all’ultimo minuto di recupero del primo tempo i padroni di casa hanno riaperto i giochi con un gol rocambolesco, nato da un errato rinvio con i pugni di Salvatore Nania e da una successiva carambola che ha visto il difensore De Bode fare la sponda sul tiro di capitan Roselli.
Al ritorno in campo, sulle ali dell’entusiasmo, era proprio l’ex Fabio Roselli ha infilare Nania con un missile dai venti metri: colpevole la retroguardia neroverde in quanto nessuno è uscito per chiudere la visuale al forte mediano amaranto. Subita la rete del due a due la Palmese è tornata a macinare gioco, con Cordiano e Corsale a dare ampio respiro alla manovra; proprio nel momento migliore della Palmese, la Reggina colpiva ancora su calcio d’angolo, con il solito De Bode che infilava un Nania rimasto “imbambolato” tra i pali: Marco Foderaro protestava con stupida vivacità e l’arbitro tirava fuori il cartellino rosso.
Rimasta in dieci, un epica Palmese agguantava il pari con un fantastico colpo di testa del prode capitano Giovanbattista Cordiano, servito alla perfezione da un ispirato Raffaele Corsale; nell’ultimo quarto d’ora l’assalto finale della Reggina produceva il sospirato vantaggio– sempre su azione di calcio d’angolo (regalato dall’imberbe Federico Andiloro)– con ancora Nania protagonista in negativo, e Zampaglione che trovava il colpo risolutivo ad un metro dalla linea fatale: il boato del Granillo ha salutato la quinta vittoria interna della Reggina, con ovazioni dei tifosi amaranto agli stessi giocatori che erano stati fischiati nel corso del primo
tempo…!
Nonostante la superlativa prova d’insieme offerta al Granillo, la Palmese è tornata a casa a mani vuote, e la situazione di classifica si è fatta più precaria, visti i due soli punti raccolti nelle ultime cinque giornate di campionato: la temuta zona Play Out dista solo due punti, ed è il caso che i ragazzi dell’allenatore dei record Rosario Salerno tornino subito alla vittoria nel delicatissimo match interno di domenica prossima con il Noto, che aprirà un trittico di partite in cui la Palmese è chiamata a risalire la china nella graduatoria generale.
Saverio Albanese