A memoria d’uomo, dal punto di vista, una situazione del genere a Palmi non si è mai vissuta; dopo il fantastico “volo” in Serie D, la Palmese dei record deve ancora trovare ancora i soldi per il campionato di Serie D: una storia ai limiti del grottesco, dove i principali personaggi hanno delegato ai tifosi questa pesante e onerosa responsabilità.
Entrando nel dettaglio, al termine di un infuocato incontro– scontro col Sindaco Giovanni Barone, il dimissionario (?) presidente Pino Carbone ha chiesto agli sportivi palmesi di sostenere in toto le spese per l’iscrizione al campionato di Serie D che ammontano a 50 mila euro (19 mila euro tassa iscrizione e 31 mila euro fideussione bancaria, da versare entro e non oltre le ore 18.00 di venerdì 10 luglio). La convulsa ricerca di questi soldi è iniziata domenica sera al campo sportivo “Giuseppe Lopresti”, dove sono stati sottoscritti già circa settanta abbonamenti, dieci dei quali acquistati dal primo cittadino– Dottor Giovanni Barone– il quale ha chiesto ai propri Assessori ed ai consiglieri di maggioranza di dare il loro fattivo contributo con l’acquisto di almeno un abbonamento; oltre alla sottoscrizione dei tifosi d.o.c., da sottolineare il contributo personale del Consigliere Comunale di minoranza– nonché ex bandiera neroverde– Giovanni Bonaccorso, che ha staccato un assegno di mille euro.
Allo scopo di raggiungere, quanto prima, la cifra necessaria per poter prendere parte alla Serie D, la strampalata idea del Sindaco Dottor Giovanni Barone è quella di sistemare in punti strategici della città dei gazebo per sensibilizzare ulteriormente chi ha a cuore le sorti del più che centenario club della Costa Viola: la Civica Amministrazione, ogni dieci abbonamenti sottoscritti dai tifosi ne acquisterà uno fino ad una cifra limite di cinquemila euro.
Questa sono le notizie riguardanti il futuro– che appare molto nebuloso– della blasonata Palmese, la cui partecipazione alla prossima Serie D– stando così le cose– sempre davvero appesa ad un esile filo di speranza.
Al presidente Pino Carbone chiediamo per quale motivo ha strutturato la società partendo dal settore giovanile, fino a ridarle dignità attraverso la nuova sede sociale, se poi non la pazienza di aspettare i frutti dei “virgulti” che stanno crescendo sotto l’attenta guida dei vari allenatori?
E poi, cosa di fondamentale importanza, per quale motivo ha voluto dimostrare di essere capace (ma nessuno aveva dei dubbi in merito) di riportare la Palmese in Serie D, se poi non aveva l’intenzione di gestire la prestigiosa categoria in prima persona, cosa che aveva promesso alla fine di Eccellenza? L’ha fatto solo per ingigantire il suo ego?
Sono tutti quesiti ai quali solo il massimo dirigente può rispondere; noi pensiamo che non c’era bisogno di far capire ai palmesi la propria capacità manageriale ed imprenditoriale (che gli sono riconosciute da tutti), in quanto non ci sembra giusto illudere una tifoseria che ha masticato amaro per più di un quarto di secolo, gettandola poi nello sconforto più totale.
Il presidente Pino Carbone ha il pieno diritto di chiedere di essere aiutato e sostenuto nella difficile gestione della Serie D, ma non ha alcun diritto di pretendere che siano i tifosi a raccogliere i 50 mila euro per l’iscrizione al campionato: gli abbonamenti non si acquistano a scatola a chiusa, senza avere la certezza di quale squadra verrà schierata in campo, in quanto sia il tecnico che i giocatori protagonisti della splendida promozione dello scorso anno, sono tenuti sulla “graticola” da oltre due mesi in attesa che la società decida– finalmente– di confermarli. Invece di temporeggiare ancora, il presidente dimissionario (?) Pino Carbone dovrebbe prima ringraziare questo meraviglioso gruppo di fantastici giocatori e uomini veri, e pregarli di restare a Palmi: chi ha un tesoro tra le mani, non lo può lasciare agli altri…!!
A questo punto, diciamo la nostra anche sulla furibonda dichiarazione del Presidente Pino Carbone contro il mega– bomber Francesco Piemontese, intercettato nell’inchiesta “Dirty Soccer” in una telefonata col presidente del Sambiase, nella quale lo stesso centravanti di Cetraro avrebbe confermato la frase irriguardosa pronunciata dal massimo dirigente del club lametino; intanto bisogna vedere in quale contesto è stata estrapolata questa frase dal giudice, e poi– se Piemontese ha detto queste cose– la questione va chiarita a quattr’occhi tra i due: ai tifosi che hanno subito “giubilato” il bomber, diciamo di non essere troppo duri nei confronti di chi ha contribuito in maniera sostanziale al ritorno della Palmese in Serie D, perché è troppo facile passare dagli osanna agli insulti…!! Noi crediamo nella buona fede di Francesco Piemontese, e se– ha sbagliato come sembra– da vero uomo saprà anche chiedere scusa! Infine mentre i lavori della posa dell’erba sintetica nel glorioso Lopresti stanno per iniziare (la data dovrebbe essere quella del 30 giugno), la Palmese naviga invece in bruttissime acque: sono questi i controsensi del calcio…!!