L’ultima stagione agonistica, vissuta con la gloriosa casacca neroverde della più che centenaria Palmese, ha confermato che Giovanbattista Cordiano è uno degli “highlander” del calcio calabrese; nonostante le 38 primavere, l’esperto centrocampista messinese (ma che vive da diversi anni a Vibo Valentia), in campo corre un ragazzo, distribuendo il gioco con la sagacia che appartiene solo agli esteti del calcio.
Nella sua incredibile carriera, Cordiano ha vestito le maglie di Rende, Nuova Vibonese, Brindisi, Vigor Lamezia, Valle Grecanica e Sambiase 1962: in 433 partite a messo a segno ben 40 gol, un numero decisamente elevato per un centromediano metodista.
Nella stagione che ha segnato il ritorno della Palmese in Serie D, dopo oltre un quarto di secolo, il prode metronomo del centrocampo neroverde ha realizzato cinque reti in 28 partite portando con onore la preziosa fascia di capitano; quando gli chiediamo se è orgoglioso di aver riportato la Palmese nella massima categoria dilettantistica, Cordiano esprime tutta la sua grande soddisfazione: «Se devo essere sincero, vado fiero di questa strameritata vittoria, raggiunta battendo tutti record a livello nazionale; è chiaro che il merito va ascritto a tutta la squadra, alla società guidata dal presidente Pino Carbone, al tecnico Rosario Salerno. Nessuno poteva immaginare che il dominio potesse essere così schiacciante: ribadisco che l’arma in più di questa Palmese è il gruppo. Infine, da capitano, sono orgoglioso, di aver regalato ai passionali tifosi neroverdi il prestigioso trofeo della Supercoppa».
In un torneo a dir poco fantascientifico, il capitano di mille “battaglie” prova a cercare l’alchimia, ma non disdegna di parlare anche di qualche rimpianto: «Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, col senno di poi, non abbiamo digerito l’eliminazione –ai calci di rigore– in Coppa Italia, dove per due volte abbiamo avuto l’occasione per passare il turno; magari saremmo andati avanti nella fase nazionale, ma forse non avremmo vinto il campionato con questo margine. Per me è più dolorosa la sconfitta subita al 93’ a Isola Capo Rizzuto, perché ci ha impedito di vincere il torneo da imbattuti. Non esiste la ricetta giusta per vincere i campionati, in quanto nulla è mai scontato; è chiaro che il nostro mister è stato bravo a mantenere sempre alto il livello delle motivazioni, e poi il merito è anche nostro, perché via via abbiamo acquisito la mentalità vincente di una squadra formidabile, che ha imposto il proprio gioco e la propria superiorità in tutti i campi: non si fanno per caso o per fortuna 85 punti su 90 in trenta giornate di campionato».
Guardando al futuro, chiediamo adesso a Giovanbattista Cordiano se- a suo avviso- la rosa attuale della Palmese è competitiva per affrontare la Serie D: «Quando vinci, in generale, è giusto ripartire dal gruppo che ti ha consentito di fare il salto di qualità; è chiaro che per affrontare il torneo di Serie D ci vuole qualche rinforzo, ma secondo me tutta la squadra dovrebbe essere riconfermata. Queste decisioni, però, spettano alla società ed al mister, che dovranno decidere le strategie future».
Alla soglia dei 39 anni, che compierà il prossimo otto dicembre, il formidabile “guerriero” del centrocampo neroverde ha ancora dei sogni da realizzare: «Più che sogni, diciamo che l’auspicio è sempre quello di stare bene fisicamente, e trovarsi negli ambienti giusti, grazie alla esperienza e alla maturità raggiunta in questi 25 anni di calcio: può sembrare una frase fatta, ma – credimi– non è così scontato. Nel frattempo mi godo queste grandi soddisfazioni, che mi spingono a continuare, spero ancora con la maglia della Palmese».
Restando in tema, come ultimo quesito, chiediamo all’“highlander” neroverde che cosa intende fare quando deciderà di appendere le cosiddette scarpe al chiodo: «E’ inutile negare che, dopo un quarto di secolo, il mondo del calcio mi appartiene e mi piace; in futuro il pensiero è quello di fare l’allenatore, iniziando dai giovani, per insegnare loro i veri valori di questo sport meraviglioso: per il momento, però, sono solo ancora pensieri…!».
Dopo quest’ultima sibillina affermazione, la risata di capitan Giovanbattista Cordiano ci fa capire che nella sua testa il pensiero del ritiro è ancora lontano: finchè corri così, e gestisci il gioco da inimitabile maestro, non pensare alle tue domenica senza dare calci all’amato pallone…!
quotidiano del sud