Palmi (R.C.)– Dopo la pausa delle festività pasquali la Palmese dei record ha ripreso gli allenamenti in vista del match esterno con il già retrocesso Guardavalle; priva degli squalificati Francesco Piemontese, Alessandro Crescibene, Gianmarco Torchia e Federico Andiloro, la squadra del presidente Pino Carbone punta all’ennesimo successo consecutivo (il sedicesimo della serie) per raggiungere la stellare quota 82.
Il penultimo appuntamento di una stagione che rimarrà scritta nel libro dei ricordi più belli del più che centenario club della Costa Viola, anticipa di sette giorni la chiusura casalinga con il Cutro guidato dall’ex trainer Claudio Morelli: prima dei saluti finali ci sarà solo la vetrina della supercoppa calabrese, da portare in bacheca superando Cittanovese e Trebisacce, vincitrici dei due gironi di Promozione.
A proposito dell’importante manifestazione, sarebbe assurdo non disputarla al Lopresti di Palmi, in quanto il regolamento prescrive che sia proprio la vincitrice del torneo di Eccellenza ad ospitare il triangolare per l’assegnazione della Supercoppa: giocare a Cittanova, come si sussurra da più parti, darebbe un grande vantaggio ai giallorossi di Peppe Giovinazzo, abituati a giocare sull’erba sintetica.
In queste ultime settimane, la questione più rilevante è stata quella relativa alla posa del manto sintetico del glorioso Lopresti, atto indispensabile per poter disputare la Serie D tra le mura amiche; visto che le risposte della civica Amministrazione non sono per nulla rassicuranti, nonostante siano passati più di cento giorni dell’accredito dei 350 mila euro concessi dalla Regione presso la Cassa di depositi e prestiti di Roma, è necessario che la tifoseria neroverde si mobiliti per protestare sul colpevole immobilismo di chi dovrebbe solo fare il proprio dovere…!
Un sit-in pacifico fuori dal Comune, per far sentire la propria voce, è indispensabile per cercare di smuovere la situazione che ha ormai superato anche i limiti del paradosso; a tal proposito, le ultime notizie riguardano la “puerile” motivazione con cui la civica Amministrazione intende dilatare ulteriormente i tempi per far partire la gara di appalto (addirittura l’approvazione del bilancio gestionale), rischiando-in tal modo- di perdere addirittura il finanziamento concesso dalla Regione: il termine ultimo, sembra essere quello del 31 maggio.
Il maggiore responsabile di questa incredibile quanto incresciosa situazione è l’Ingegner Antonino Scarfone, capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Palmi, al quale spetta il compito di far partire le pratiche per l’avvio della gara di appalto, ma che è ancora “uccel di bosco”.
Avevamo sollecitato un intervento del Sindaco Dottor Giovanni Barone, ma a tutt’oggi non ci risulta che il primo cittadino abbia preso pienamente in mano “la patata bollente”, mentre il suo delegato– Consigliere Rocco Surace- sembra essersi arreso davanti ad una situazione che getta cattiva luce sulla cittadina che ha dato i natali -tra gli altri- al compositore Francesco Cilea.
Se il Lopresti non verrà dotato del manto erboso sintetico in tempo utile per il torneo di serie D, i cittadini sapranno chi sono i colpevoli…e potranno trarre le loro conclusioni!
Quel che è certo, dopo ventisette anni di trepida attesa, la Palmese merita di disputare la Serie D nello stadio dove ha scritto pagine leggendarie, che lo scorrere del tempo non ha per nulla ingiallito…!!