Dopo la grande festa, Palmi si è risvegliata orgogliosa di una squadra che ha riportato il vessillo neroverde nel massimo torneo dilettantistico di Serie D; messa al sicuro la promozione, con ben sei giornate di anticipo sulla conclusione del torneo di Eccellenza, si possono incominciare a gettare le basi sul futuro prossimo del glorioso club della Costa Viola.
LO STADIO– Come abbiamo sottolineato nell’articolo di eri, il primo grave problema da risolvere è quello relativo alla posa del manto erboso sintetico dello storico “Lopresti”, che deve rimanere l’unica “casa agonistica” della Palmese; visto che non ci sono deroghe sulla obbligatorietà del manto erboso (che sia sintetico o naturale), al momento sembra quasi impossibile che il “Lopresti” possa essere consegnato entro fine agosto. La nostra considerazione parte da un iter burocratico lungo e complesso, che non è ancora partito con la consueta gara di appalto (che può essere assegnata solo dopo il termine di legge dei 60 giorni), ragion per cui il ritardo nella programmazione è sotto gli occhi di tutti. I 350 mila euro concessi dalla Regione Calabria sono alla cassa deposito e crediti di Roma (dallo scorso 24 dicembre) ma l’ufficio tecnico del Comune di Palmi- nonostante le pressioni del consigliere Rocco Surace- sta facendo “orecchie da mercante”, bloccando in tal modo l’iter burocratico per l’accesso al finanziamento, col forte rischio di perderlo in maniera definitiva.
GLI OSTACOLI– Quello che ci chiediamo è: quale corrente politica sta impedendo ai palmesi di poter finalmente avere l’amato Lopresti col manto erboso…?
A questo punto le ipotesi possibili sono due: o si completano i lavori relativi al manto erboso naturale del San Giorgio (che ha bisogno anche di altri lavori per essere omologato), oppure la Palmese sarà costretta a giocare le gare interne fuori casa (le soluzioni potrebbero essere Rosarno, Cittanova oppure Villa San Giovanni). E dopo un attesa durata più di un quarto di secolo, sarebbe veramente “vergognoso” se la Palmese dovesse essere costretta a giocare ancora lontano dal proprio pubblico, con gravi conseguenze soprattutto dal punto di vista delle entrate economiche, in quanto non è pensabile che oltre duemila persone si spostino fuori per seguire la propria squadra del cuore.
IL PRESIDENTE– L’altro dilemma, è relativo alla volontà del presidentissimo della Palmese, che a pochi giorni fa ha più volte esternato la volontà di lasciare ad altri il compito di gestire la serie D. Nessuno vuole togliere i meriti al patron Pino Carbone che ha portato la Palmese dalla Promozione in Serie D in soli tre anni, ma ci sembra assurdo che questi grandi imprese sportive non abbiano un seguito, soprattutto, se si pensa ad un settore giovanile ben strutturato che può dare frutti copiosi negli anni a venire. La cosa che salta più agli occhi, è che questa Palmese è già pronta a disputare la serie D anche senza nessun innesto, in quanto questo meraviglioso gruppo ed il suo bravissimo condottiero Rosario Salerno è in grado di centrare una tranquilla salvezza; certo se si vuole ottenere qualcosa in più, allora è opportuno inserire tre–quattro elementi di provata esperienza, e qualche altro under: in questo caso si può pensare anche ad alcuni prestiti di giocatori provenienti dalle squadre Primavera delle società di serie superiore.
NUOVI INGRESSI– Da quello che abbiamo capito dalla chiacchierata del dopo festa, il massimo dirigente del più che centenario club ha palesato qualche incertezza nel suo esaltante progetto: è normale che lui si aspetti l’ingresso in società di nuovi dirigenti, in grado di sostenere l’ambiziosa corsa verso il calcio professionistico.
Se poi il massimo dirigente del più che centenario club non volesse proseguire il suo percorso, o non venisse aiutato da ingressi di nuovi soci, si prospetterebbero giorni tormentati dove nessuna ipotesi- nemmeno quella più buia- è da scartare; ovviamente speriamo che quello che abbiamo prospettato rimanga soltanto un nostro timore e non si trasformi nella amara realtà…!
LA FESTA– Tornando ad un clima festoso, sono da rimarcare le dichiarazioni dell’esperto metronomi del centrocampo, il 32enne cosentino Alessandro Crescibene: «Meraviglioso poter vivere una giornata cosi bella, dove il popolo neroverde ha potuto finalmente liberare l’urlo di gioia atteso per 27 anni; in questi mesi mi sono fortemente legato a questi colori, in un torneo che ci ha visto subito grandi protagonisti. Abbiamo sempre tenuto a debita distanza le dirette concorrenti ed è bello poter brindare alla serie D con sei giornate di anticipo sulla conclusione del torneo. Il giusto completamento di una fantastica stagione, è superare il record della Villese di 80 punti, espugnando anche il campo di Acri nella trasferta di sabato prossimo, nonchè portare in bacheca la supercoppa calabrese».
GLI AUGURI– Sul proprio sito ufficiale la Vibonese ha rivolto gli auguri alla Palmese per la promozione in Serie D: «Tanti complimenti alla società neroverde– si legge– al presidente Pino Carbone, ai tecnici, ai giocatori e a tutti i collaboratori per una promozione meritata e conquistata a suon di record. L’augurio è che ci si possa ritrovare l’anno prossimo in sderie d, categoria che riabbraccia, intanto, una piazza di grande tradizione e blasone qual è quella di Palmi».
Fonte il quotidiano del sud