RENDE La tredicesima perla inanellata dal Rende nel derby contro il Roccella porta con se una certificazione di qualità che il tecnico Trocini ormai firma con regolare puntualità da oltre tre mesi. Il marchio di fabbrica è rappresentato dall’incisività del gioco unito ad una capacità di adattamento alla gara.
Trocini ha dimostrato di riuscire a cambiare le carte in tavola anche in corso d’opera aiutato dalla disponibilità di un gruppo capace di assorbire le varie metamorfosi mantenendo però intatta la propria identità. Un filo conduttore che nel derby con il Roccella ha trovato la sua sintesi nei gol dei due Caruso (Federico e Simone) e in quello di Musca che rappresentato lo zoccolo duro e la nuova guardia.
«Sono convinto che quest’anno possiamo toglierci grosse soddisfazioni – dice l’esperto Musca, alla seconda stagione in Calabria e al quarto gol in campionato – La squadra sta superando continui esami di maturità tenendo il passo di chi era partito per vincere il campionato. Mancano 14 partite e nulla è precluso a patto che si continui a lavorare con la stessa determinazione che ci ha accompagnati fino a questa fase della stagione».
Se Musca è garanzia di continuità, l’accoppiata Caruso&Caruso (entrambi classe 95) rappresentano il nuovo che avanza. Freddo Federico in occasione della trasformazione del calcio di rigore, incisivo Simone che sta confermando le sue qualità. «Esordio migliore dal primo minuto non poteva esserci – dice Federico Caruso – Anche se sono arrivato a gennaio grazie al gruppo e al tecnico sono riuscito ad inserirmi da subito nei meccanismi di gioco e spero di dare il mio contributo fino alla fine».
Un po’ più smaliziato Simone Caruso, al settimo centro stagionale, diventato punto fermo dell’undici di Trocini. «Stiamo dimostrando di essere una squadra equilibrata capace di produrre un gioco concreto e incisivo. Ogni settimana dimostriamo che possiamo fare di più. Il segreto del Rende? Un ambiente sano e il lavoro settimanale». Dunque è tutto pronto per scrivere un nuovo capitolo della saga.