PRAIA A MARE – Manca circa una settimana alla tanto attesa semifinale nazionale dei play off di Eccellenza. Ennesimo passo verso il sogno Serie D.
Un sogno che la dirigenza e i tifosi del Praia stanno coltivando sin dall’estate. Un traguardo che, tenuto d’occhio lungo tutta la stagione, passa attraverso il girone dantesco dei playoff. Per il versante ‘calabrese’ il Praia si è ben destreggiato nell’eliminazione del Sambiase prima e della Taurianovese poi. Ora l’attende la semifinale nazionale.
Al Mario Tedesco di Praia a Mare, il prossimo 25 maggio, si giocherà l’andata dell’incontro con la Battipagliese. A tal proposito dalla sede dell’US Praia fanno sapere che oggi riceveranno la richiesta di tagliandi per gli ospiti ma, secondo una loro previsione, questa non dovrebbe essere inferiore alle cinquecento unità. Quindi già da adesso si pregusta il pubblico delle grandi occasioni.
Platee stracolme per un match per il quale nella cittadina altotirrenica l’attesa è molto alta. Alta quanto le aspettative. Il Praia ha dimostrato di essere un ottimo team, dotato di un attacco pirotecnico e ben bilanciato nei reparti. Queste le ragioni che consentono ai biancoazzurri di giocarsela alla pari contro un avversario, la Battipagliese allenata da Liquidato, ritenuta temibile dall’ambiente praiese.
Mister Elio Ferrante può contare su tutti i suoi uomini non lamentando né infortunati né tantomeno appiedati dal giudice sportivo. Uno dei probabili temi potrebbe quindi essere il confronto tra due bomber di razza. Da parte calabrese Andrea Forte che quest’anno ha giocato una delle sue migliori stagioni consacrandosi come uomo simbolo del Praia. Dal versante campano Giuseppe Mallardo, entrato nella storia della Battipagliese con il record annuale di gol (33) in gare ufficiali.
Nonostante l’ ‘handicap’ di disputare la prima in casa, qui sul Tirreno si respira aria di ottimismo. Nelle intenzioni del Praia la voglia di far bene con la sicurezza dei propri mezzi. La serie D continua ad essere un chiodo fisso. Per raggiungerla bisognerà ora fare i conti con le ‘zebre’ di Battipaglia.

Andrea Polizzo