Dal taccuino a parare un rigore in una sfida valida per l’Eccellenza il passaggio è breve. Forse non per tutti, ma la storia accaduta ad Acri è di quelle che fanno del bene al calcio, in una settimana in cui specialmente quello calabrese è salito alla ribalta per episodi negativi. Il protagonista di questa storia è Giuseppe Minisci, 26enne che in due settimane si è visto catapultato dalle tribune del ‘Pasquale Castrovillari’ da cui annotava azioni e gol nello svolgere il suo ruolo da cronista a parare un rigore e compiere parate decisive nella vittoria esterna del suo Acri contro il Sambiase. <<Ho iniziato ad allenarmi con l'Acri a metà febbraio>> – ci dice Minisci in una intervista rilasciata al nostro giornale, per il quale anch’esso è uno dei tanti collaboratori, mentre è cronista di Acri Tv. <<Ho iniziato ad allenarmi così, giusto per tenermi in forma, visto che ho giocato con loro nelle giovanili come portiere. Quest'anno peraltro avevo iniziato a giocare a calcio a 5 con una squadra sempre di Acri. Dopo l'infortunio di Palumbo mister Pascuzzo insieme alla società mi ha proposto di tesserarmi con loro e io ho accettato tranquillamente>>.
Al 37’ del primo tempo un fallo di Di Iuri su un giocatore del Sambiase, porta all’espulsione del portiere di casa e di conseguenza all’esordio del giornalista-portiere. Sul dischetto si presenta Saturno, un giocatore con anni di Serie D alle spalle. <<Quando ho visto il cartellino rosso mi son detto “è il mio momento”. Ero naturalmente emozionato, mi tremavano le gambe ma dopo aver parato il rigore a Saturno è sparito tutto ciò. Non avrei mai pensato di giocare devo essere sincero, soprattutto quando hai davanti un portiere come Di Iuri che è una sicurezza. Un esordio cosi non potevo nemmeno sognarlo e credetemi quando ho parato il rigore non ci credevo nemmeno io>>.
Domenica contro l’Isola Capo Rizzuto ci sarà anche l’esordio da titolare, vista la squalifica del suo compagno. Sicuramente una prova del nove per Minisci, che punta a rimanere imbattuto prima di restituire il posto al portiere titolare. <<La prossima partita ad Isola sarà dura, spero potrò ripagare al meglio la fiducia del mister e dei miei compagni di squadra. Sono molto contento per quello che ho letto in settimana su di me, ma torniamo con i piedi per terra anche se io l'ho fatto già da martedì. Ora serve solo la giusta concentrazione per andare ad affrontare una partita difficile>>. Potrebbe essere l’inizio per una carriera da portiere per lui, se qualcuno busserà alla sua porta a fine stagione o lo stesso Acri lo confermerà in rosa. <<Adesso penso a chiudere al meglio questa stagione. Per il prossimo anno c'è ancora tempo per pensarci, anche se non chiudo la porta a nulla>>.
L’occasione è ghiotta per chiedergli, essendo nella doppia veste di reporter e giocatore, quale domanda si farebbe e che risposta si darebbe a se stesso. <<La domanda che mi farei è: ti saresti mai aspettato che a 26 anni avresti avuto questa occasione e che tutti i giornali e non solo parlavano di te? La risposta è: no non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Vorrei ringraziare il mister, poi Scarlato, Marano, Gallo, Mancino, Maio, Sposato, Luzzi e tutti i miei compagni che non ho citato per avermi fatto sentire subito uno di loro. Ma il ringraziamento più grande va a Di Iuri che oltre a essere un grande portiere è una grande persona. Da lui sto imparando tante cose. Infine un grazie lo devo ai tifosi che sono davvero speciali>>.