Tra i protagonisti della salvezza Torretta c’è sicuramente Martino Fabiano, calciatore classe 89’ di ruolo trequartista ma all’occorrenza anche regista, mediano o esterno, insomma uno su cui si può sempre contare in caso di bisogno. Cresciuto nel Crotone ha poi indossato le maglie di Gelbison Cilento in D, Argentina Arma, Caperanese e Castrovillari in Eccellenza, per poi scendere ancora la scorsa stagione in Promozione, prima al Cremissa e poi a stagione in corso al Torretta, dove è stato confermato anche per la stagione appena conclusa. Quest’anno ha dovuto faticare non poco col suo Torretta per raggiungere la salvezza, ad un certo la squadra sembrava spacciata, ma poi la squadra si è ripresa alla grande disputando un campionato con una media play off, è lo stesso Fabiano a spiegarci l’evoluzione della squadra: “Onestamente non ho mai avuto dubbi sul fatto di una possibile retrocessione del torretta,anche se la squadra all’ inizio presentava le classiche problematiche di organico come succede a diverse società, molti ci davano per spacciati sin dalle prime partite, visto anche il grande cambiamento di giocatori dell’ anno precedente,poi successivamente nel mercato invernale la società ha provveduto ad innesti di spessore, sia in campo che soprattutto in panchina con l’arrivo di Lomonaco”. Ecco, ad un certo punto via Russo e dentro Lomonaco, in cosa è cambiata la squadra tra le due gestioni? “Inizialmente con Russo la squadra era imbottita di giovani e non ha dato i risultati che la società si aspettava. Poi si è deciso di dare una svolta anche in panchina, a mio avviso si è puntato sul miglior allenatore che c’era su piazza, un allenatore preparato e completo, sicuramente uno che meriterebbe ben altri palcoscenici rispetto al campionato di Promozione. Con Lomonaco la squadra ha iniziato a dare i frutti sin da subito, e con lui in panchina, dati alla mano la squadra ha viaggiato a ritmi da play off”. Arriviamo a te, la tua stagione secondo gli addetti ai lavori è stata straordinaria, tu sei soddisfatto per quello che hai dato? Sei stato tra i maggiori protagonisti di questa salvezza, soddisfatto della tua stagione personale? “Sono molto soddisfatto della mia stagione perché io insieme ad un gruppo straordinario, siamo riusciti a portare a termine l’obiettivo prefissato anche in anticipo, quando si porta a termine un obiettivo i primi ad essere soddisfatti sono i calciatori, siamo stati tutti protagonisti”. Sappiamo però che l’anno scorso c’erano tante voci di mercato sul tuo conto, anche da categorie superiori, poi però hai scelto Torretta nonostante la situazione non era delle migliori, cosa ti ha spinto a dire si? “Certo la situazione non era delle migliori, io però già venivo dall’anno precedente dove a Torretta ero stato benissimo sotto ogni punto di vista. Ho scelto di tornare perché è stata comunque la società che mi ha cercato con più insistenza dimostrandomi affetto e voglia di avermi con loro. Poi come ho già detto ero certo che la squadra sarebbe uscita dal periodo buio, il presidente Cantelmo non è uno che a cui piace perdere le scommesse, oltre ad essere una persona coerente negli impegni, sia lui sia il resto della società”. Sei cresciuto calcisticamente nel Crotone, sei stato per diverso tempo nel giro della prima squadra, in molti avrebbero scommesso su un tuo futuro roseo, poi cosa è successo? “A Crotone ho iniziato un percorso durato sei anni, sono cresciuto tanto in quel contesto e mi resta un’esperienza più che positiva. Una volta uscito dal giro dei professionisti poi non è facile tornarci, certo però io non mi arrendo, la vita insegna che non bisogna mai abbattersi, Antonio Galardo è l’emblema di chi ci ha sempre creduto e alla fine sappiamo tutti chi è diventato”. Tante già le tue esperienze nonostante la giovane età, qual è quella che più ti porti nel cuore: “Ho tanti bei ricordi, in ogni società resta qualcosa di positivo, sicuramente però non posso dimenticare l’esordio col con la maglia del Crotone contro il Gallipoli e la vittoria del campionato con la Caperanese di Chiavari, che ci ha portato in serie D”. Cosa farà Martino Fabiano l’anno prossimo, sta già valutando qualcosa? “Non nascondo che le proposte non mancano è questo fa sicuramente piacere, però è presto per decidere, voglio prima vedere l’allestimento delle varie squadre e poi il campionato è finito da poco e voglio prima godermi un po’ di meritate vacanze. Approfitto per ringraziare Torretta per la professionalità che mi ha dimostrato, in particolare al presidente Cantelmo, poi Straface, Mazziotta, Scigliano il diesse Turco e tutto il resto dell’entourage”.