Antonio Salvemini, esterno sinistro offensivo con un ottima propensione al gol, cresciuto tra Pro Patria e Catanzaro, è sicuramente uno degli uomini più decisivi della stagione del Cutro. Otto gol fino a questo momento, pur non partendo sempre dall’inizio e giocando sulla corsia laterale, Salvemini però al gol ci è ormai abituato. Dieci gol due stagioni nell’Eccellenza Piemontese, nove lo scorso anno a Isola dove è risultato tra gli uomini migliori della squadra, qui ha attirato tante squadre di D. In estate la strana vicenda Sambiase, arrivato in terra lametina come uno dei migliori colpi del mercato estivo, e poi stato lasciato libero a pochi giorni dalla chiusura delle lista, e proprio da questa vicenda che vogliamo iniziare a parlare con l’esterno del Cutro, cosa è successo? “Nulla di particolare, c’era una rosa abbastanza ampia, eravamo tanti esterni e la società ha deciso così di tagliare qualche costo proprio in quel ruolo. Mi spiace per come sia finita, ci tenevo a disputare il campionato di Serie D e li stavo anche bene. Era la piazza ideale, li i giovani fanno sempre bene e mi sarebbe piaciuto mettermi in mostra visti già i miei problemi passati prima di arrivare a Isola”. Prima di arrivare a Isola eri a Villavernia, li ha disputato una grande stagione, eri uno degli uomini più ambiti, poi cosa è successo? “E’ stato un anno importante per me quello in Piemonte, sia per la crescita di calciatore che di uomo. Tra le tante esperienze questa è sicuramente quello che resta di più dentro, tanti bei ricordi e tante soddisfazioni. La vittoria di campionato e coppa Italia Piemonte, c’erano tante voci ma io speravo di essere confermato in D a Villavernia perché li stavo bene, poi per colpa di qualcuno non sono stato confermato”. Insomma carriera sfortunata fino a questo momento, però dopo Sambiase si era parlato di Riccione, Vittoria, Silana, San Lucido e anche di un possibile ritorno a Isola, come mai hai scelto Cutro? “Tante voci, il tempo era anche poco e le uniche offerte concrete sono state quello di Vittoria e Cutro, ho accettato subito quest’ultima sia per motivi di vicinanza a casa che per forza della piazza nonostante la categoria. Poi in rosa c’era gente importante come De Vona, Parentela, Pantisano, Pignanelli, con gente così è stato facile accettare, qui ho ritrovato anche tanti amici” Sei ancora un classe 92’, credi di fare in tempo a percorre una carriera diversa o stai ormai abbandonando ogni speranza? “Ho fatto tanti sacrifici per il calcio, sono stato lontano dalla famiglia e ho costretto anche loro a fare sacrifici, per questo non posso smettere di crederci, non ho mai mollato e non lo farò certo adesso. Spero un giorno di poter ripagare tutti questi sforzi” Parliamo di presente, domenica si va a Scalea, squadra ormai salva e play off fuori portata, con quali stimoli affronterete questa lunga trasferta? “Non andremo certo li a fare brutte figure, nonostante tutto vogliamo onorare questa stagione fino al fine e cercheremo di fare più punti possibili, l’importante è fare una buona prestazione”. Tutto sommato è stata una stagione positiva per il Cutro, ad un certo punto avete anche sperato nei play off: “Abbiamo lasciato per strada tanti punti, questa è l’amarezza più grande, penso che il gruppo di questa era almeno da prime tre, siamo stati abbastanza sfortunati”