Sono siate già avviate e sono a buon punto le trattative per la cessione del titolo del Catona ad una società dell' Alto Jonio reggino (il Bianco di Mario Carone?). Il presidente del Catona Calcio Nello Violante scruta il futuro e dopo l'ultimo accorato appello agli imprenditori locali (inascoltato sino al momento) per allargare le "maglie" societarie con un azionariato popolare (con almeno 20 soci) la società è arrivata al capolinea. «Una coltellata al cuore», ci dice Nello Violante. «La giovane società - continua Violante - ha fatto delle cose stupende, ha ottenuto negli ultimi cinque anni due promozioni e una salvezza in Eccellenza. Ci siamo confrontati con realtà come Castrovillari, Rende, Palmi, Roccella, la stessa Gioiese, tante soddisfazioni, gratificazioni umane e sportive. Ma purtroppo i costi di gestione in un campionato importante e oneroso come quello di Eccellenza non può essere supportato se non ha un assetto societario più ampio, di sponsor, che, purtroppo, questa società non possiede. Non si può improvvisare, non si può ansimare, fra l'altro ci penalizza a Catona non poter disporre del "Rcitano" di Via Marinella. Speriamo - sostiene Violante - che ci sia una inversione di tendenza, che ci sia più attenzione per una realtà impegnata anche nel sociale. La diffidenza dei tifosi ? Non direi, la scarsa affluenza è un dato generale, noi abbiamo una media di 100-150 tifosi che ci seguono anche in trasferta. Certo mi aspettavo con l'exploit agonistico un maggiore coinvolgimento di Catona sportiva. Il settore giovanile? La scarsa fruibilità del "Reitano" ci penalizza, ma non dimentichiamo che dal nostro settore giovanile si sono valorizzati giovani come Giordano, Spanti, Buffon. Un comprensorio con Villese e Gallice-se? Ma... è difficile, ancora c'è campanilismo. Il futuro presidente ? Chissà... i pomeriggi senza il Catona mi fa venire i brividi, ma la realtà è cruda e crudele. Attendiamo l'evolversi della situazione».
fonte Gazzetta Del Sud