Roccella: Occhiuzzi 6, lenco 5,5 (82' lacopetta), Laaribi 6,5, Varrà 6, Carraio 5,5, Sorgiovanni Matteo 6, Sorgiovanni Marco 5, Calabrese 5.5, Saffioti 5,5 (69'Trimboli), Di Maggio 5 (46' Carrà 5,5), El Aoudi 5. All. Ferraro.
San Lucido: Tripicchio 6, Sbarra 5,5, De Rosa 5,5, Colombo 6, Grandinetti 6,5, Principe 6, Amen¬dola Andrea 5,5, Amendola Alessan¬dro 6,5, Amendola Franco 5,5, Amendola Benito 6,5, Burgo 5,5. All. Carnevale.
Arbitro: Fabiano di Catanzaro 6.
ROCCELLA. Un pareggio scialbo come ieri il Roccella in tutto l'arco dell'incontro. Pur affrontando un San Lucido imbottito di giovani, ma abbastanza ordinato sul piano tattico, la compagine amaranto è riuscita a complicarsi la vita sin dalle prime battute disputando un match mediocre, incolore sul piano delle idee e del fraseggio sulla trequarti avversaria e senza la necessaria "cattiveria" agonistica.
Un mezzo passo falso, che chiaramente non ha consentito ai padroni di casa di consolidare la terza posizione, né di stare ad una distanza accettabile dalle prime due della classe. Sulla prova di ieri, comunque, ha, con molta probabilità, influito la dura sconfitta subita mercoledì in Sicilia, contro la Tiger Brolo, nella finale d'andata della Coppa Italia. Un secco 3-0, frutto di diversi errori da parte del team ionico ma anche condito da un'abbondante dose di sfortuna, che ora ha pure fortemente compromesso il passaggio del turno anche se il Roccella ha tutte le carte in regola per compiere mercoledì prossimo l'impresa. Tornando alla gara di ieri, è
giusto sottolineare che il San Lucido di mister Carnevale, pur restando sempre allineato e coperto negli ultimi 30-35 metri (non meno, sistematicamente, di 8-9 giocatori dietro la linea del pallone), ha tutto sommato meritato la divisione della posta, mettendo, anche in mostra alcune buone individualità (Grandinetti, Alessandro Amendola e Benito Amendola, su tutti). Tra i padroni di casa, come spesso del resto si è verificato nell'arco del campionato, si è ancora distinto il solito Momo Laaribi, atleta duttile in tutte le zone del campo e con in corpo sempre quello spicchio di adrenalina in più degli altri.
Incolore, invece, la prova di El Aoudi (giocatore dotato tecnicamente ma spesso, sul piano tattico, anarchico e, come ieri, "abile", nell'arco della gara, a finire in fuorigioco ben 11 volte), Di Maggio e del "fuoriquota" Marco Sorgiovanni. Al di là, comunque, della prova non
brillante di alcuni giocatori ionici e delle rigida disposizione tattica degli ospiti, il Roccelk ha avuto ugualmente, già ne primo tempo, almeno un paio di occasioni, con Marco Sorgiovanni e Di Maggio per sbloccare il risultato, fallendo però le conclusioni. Ad inizio di ripresa, invece, in una delle rare sortite nell'area di rigore dei padroni di casa, è stato il portiere roccellese Occhiuzzi a salvare, con un tempestivo e preciso intervento di piede, il risultato su una velenosa e ravvicinata conclusione del bravo cosentino Alessandro Amendola. Negli ultimi 25 minuti di gara padroni di casa vicinissimi al vantaggio per due volte ma il neo entrato Carrà ha fallito (clamorosa la seconda conclusione mandata, a non più di 5 metri dalla linea di porta, sopra la traversa) il bersaglio, congelando definitivamente il pallido risultato ad occhiali.
di Antonello Lupis fonte Gazzetta del Sud