
VIBO VALENTIA - Fortuna e bravura, episodi e meriti si alternano in una giornata nella quale cambia ben poco, se non che adesso in seconda posizione c'è pure il Rende, che riduce il distacco dalla vetta. In tutte e quattro le sfide che vedevano in campo le prime della classe, caratterizzate da sostanziale equilibrio, sono stati proprio gli episodi a fare la differenza e adesso vedremo anche il perché.
Per una volta, però, partiamo dalla fine, ovvero dal minuto 48 di uno scoppiettante San Lucido-Sersale, per raccontare di una squadra, quella di Gigi Carnevale, non più ultima dopo undici giornate solitaria in fondo alla classifica.
L'URLO DEL RISCATTO. D'accordo: non è periodo per il Sersale, che continua a farsi del male da solo. Detto questo, però, solo applausi per Gigi Carnevale e per questo San Lucido che non molla mai e che proprio in extremis trova la forza per riportarsi in vantaggio e lasciare agli altri il compito di reggere il fanalino di coda del campionato. Per salvarsi bisognerà soffrire, anche perché la squadra avrebbe bisogno di altri puntelli, ma alla luce degli ultimi risultati (e di un gruppo ben assestato dal giovane trainer di Guardia Piemontese) la compagine rossoblù ha dimostrato di essere viva e tenace.
GLI EPISODI. Torniamo nelle zone nobili della classifica per raccontare come gli episodi, inevitabilmente, abbiano caratterizzato la giornata delle big. Partiamo dalla Gioiese: anche a Castrovillari fa vedere di che pasta è fatta la squadra viola e nella ripresa trova anche la rete del vantaggio, solo che il gol viene annullato e l'undici di Dal Torrione vede sfumare il progetto di andare in fuga.
Punto d'oro per il Guardavalle, sia per le 6 defezioni fra infortuni e squalifiche (bravo Calabrese a trovare la quadratura giusta pur con tanti under. E per la cronaca precisiamo che, ovviamente, rimangono intatte la chance promozione, e non di salvezza come erroneamente evidenziato la settimana scorsa), sia per la chance, ghiottissima, sprecata dall'Isola Capo Rizzuto. In questo caso è la prodezza di super Parrotta, che para un rigore al 93°, ad evitare ai giallorossi la prima capitolazione stagionale.
E siamo al Rende. Ci vuole un rigore di Caridi per piegare la resistenza del Soverato. Tre punti che pesano anche questi, visto che De Angelis ha dovuto giocare senza gli attaccanti titolari: Gallo out per infortunio e De Lorenzo verso altri lidi. In attesa di tornare sul mercato, si fa di necessità virtù. Anche in questa circostanza un episodio incanala la partita verso un determinato risultato, alla luce delle veementi proteste degli ospiti per un presunto penalty non concesso allo scadere.
Il palo, invece, impedisce all'Acri di sbancare il campo del Catona, che d'altra parte non avrebbe meritato il ko. Ma quando le gare sono equilibrate, basta poco per far pendere l'ago della bilancia da una parte piuttosto che dall'altra e quel palo di Longo avrebbe potuto significare moltissimo, anche perché si sarebbero ridotte le distanze dalla vetta. La squadra di Colle, tuttavia, centra il nono risultato utile di fila e non è poco.
IL GRUPPONE. In sette in cerca di gloria. Il gruppo play off lo guida il Roccella sul quale c'è poco da dire dopo la netta e prevedibile affermazione sul derelitto Siderno. Bene la Paolana che schianta la Silana con Alassani in versione super. Attenzione che la squadra di Andreoli non scherza. Affiancata ai paolani c'è un'Isola Capo Rizzuto in salute, capace di approfittare delle molte assenze del Guardavalle, ma anche di sprecare il penalty che avrebbe significato vittoria e quinto posto solitario.
Cade ancora il Soverato, in una fase di crisi dal punto di vista dei risultati, certo non del gioco, mentre il Catona non perde ed è in quota salvezza, ma neppure vince, pagando l'assenza di un bomber (c'era Prestipino, ma lo danno in partenza). Un plauso al Bocale: buono il trend con Pasculli e sei punti nelle ultime due gare hanno ridato fiato ai reggini e reso più gradevole la classifica. Va male, come detto, al Sersale, che ha la coppa per ritrovare entusiasmo.
LA CODA. Pessima la Silana formato trasferta e travolta a Paola. Buon punto per il Castrovillari al cospetto della capolista: dal punto di vista della reazione una risposta vi è stata, ma adesso bisogna tornare a vincere. Del San Lucido abbiamo detto. Di Siderno e Brancaleone c'è poco da aggiungere: non c'è la svolta tanto attesa e per farlo ci sarebbe bisogno di qualche rinforzo che, a quanto pare, sta per arrivare. Altrimenti si fa dura.
LA COPPA. Domani si torna in campo. Una fatica in più per Sersale e Rende (che curiosamente si ritroveranno, sullo stesso campo, sabato prossimo) e per Gioiese e Roccella, ma vale la pena di andare incontro a questo surplus di fatica che aprirà la strada per la finalissima.
fonte il quotidiano della calabria