
ETNA 5
SI è preso una bella patata bollente e questo era noto a tutti. Così come è evidente che ha un organico inadeguato alla categoria e che senza rinforzi si affonda direttamente in Promozione. E’ chiaro, pertanto, che non può avere grosse responsabilità e il voto non è pessimo come invece meriterebbe in ben altre condizioni. Detto questo, essendo il trainer, non può essere comunque esente da colpe se la sua squadra ne becca cinque dall’ultima della classe e si scioglie alle prime difficoltà.
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ARENA 8
COME ogni anno è puntualmente in grado di regalare sorprese. Il suo intuito consente di portare alla ribalta calciatori sconosciuti e talenti da valorizzare che solo lui ha la “lucida pazzia” di considerarli pronti per l’uso (e qui va fatto un plauso anche al tecnico Caligiuri). Il direttore sportivo dell’Isola Capo Rizzuto è però il deus ex machina di questa squadra che vuole risalire e che firma l’exploit sul Castrovillari grandi firme con Ioppoli e Iencarelli, due scoperte, due splendide realtà firmate Arena.
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NOCERA SV
SAREBBE stato facile, da parte nostra (e magari anche giustificato dai risultati) dargli un voto in linea con il pessimo andamento della sua squadra. Questo Castrovillari, però, della sua grinta e della sua determinazione ha ben poco. Se il problema è lui, allora è giunto il momento di dirsi addio, ma se il problema è il gruppo, a dicembre ci vorrebbe un bel ripulisti, fermo restando che le scelte le ha fatte proprio il tecnico. Peccato, perché la squadra crea tanto e concretizza poco e va giù alle prime difficoltà.
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BARILLA’ 7,5
AVREBBE meritato la copertina Giriolo, match winner contro il Soverato, ma scegliamo il tecnico perché contro ogni pronostico estivo questo Catona sta andando al di là di ogni più rosea previsione e avere ragione dei reggini è difficile per tutti. Allo stesso tempo, visto che non ha un bomber di razza, il trainer si è inventato soluzioni alternative per andare a segno e quanto attuato in partita altro non è che il lavoro svolto in settimana. Lo conferma anche il gol con il quale è stato battuto il Soverato.
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LA CANNA 3
E' IL giocatore più rappresentativo e come tale ci mette la faccia, anche se il voto lo condivide con i propri compagni, autori di un avvio di stagione pessimo dal punto di vista dei risultati. Le prestazioni non dispiaciono, ma la squadra alle prime difficoltà va in tilt e non riesce a reagire. Le aspettative erano ben altre, ma dai calciatori più rappresentativi si attendono i primi segnali di riscossa, altrimenti per il Castrovillari si apriranno altri scenari non previsti in estate. Deve prendere per mano questa squadra.
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RIITANO A. 9
STA giocando a livelli sublimi. A 32 anni ha allontanato il viale del tramonto con giocate spettacolari e di alto livello. Con quel piede che si ritrova può far quel che vuole e la sfera la manda puntualmente dove dice lui. Suo l’assist dalla bandierina, sua la prodezza balistica con la quale il Guardavalle stende il Sersale. Il capitano giallorosso è allo stato il calciatore numero uno in grado di fare la differenza in Eccellenza e le sue super prestazioni sono di aiuto ad un team che sta giocando alla grande.
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VANZETTO 5,5
RESTA un mix di rabbia e di amarezza, in casa del Sersale, per via di partite nelle quali si è raccolto molto meno di quanto meritato per sfortuna, errori o disattenzioni. La squadra, persi alcuni pezzi pregiati della passata stagione, sta facendo comunque un torneo dignitoso ed è in corsa per la coppa, ma bisognerebbe essere più cinici sotto porta e maggiormente concreti. Lui è il tecnico e, pertanto, non scende in campo, ma deve trovare la soluzione giusta per rilanciare questo Sersale bello e sprecone.
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SOTERO 8,5
NEL giorno di San Martino il giovane esterno del San Lucido classe ’94 ubriaca di gol il Siderno e si regala una domenica da incorniciare. Alla prima stagione in Eccellenza e dopo un incoraggiante campionato di Promozione, il tecnico Carnevale lo getta nella mischia nella gara più importante della stagione e lui lo ripaga con una tripletta che serve per far ritornare la speranza all’interno di un gruppo che resta sempre inadeguato per la categoria, ma nel quale c’è anche qualche nota positiva da coltivare e curare.
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COGLIANDRO N. 4
IL direttore generale non scende certo in campo e se la squadra avesse la metà della sua grinta, oggi sarebbe in vetta. Ha, però, il “peso” per sopportare un voto pessimo che va affibbiato a tutta la squadra alla quale, già questo pomeriggio, dovrà parlare chiaro e dire, apertamente, che chi non ha voglia di lottare può farsi tranquillamente da parte. Il Bocale, per salvarsi, ha bisogno di gente tosta e determinata e lui, a nome della società, ha il dovere di farsi sentire e di pretendere impegno e dedizione alla causa.
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LEONARDI 4,5
SE il Bocale offre una prestazione mediocre dal punto di vista della grinta e della determinazione e se la squadra esce sconfitta dal campo della Gioiese non è certo per colpe esclusive del suo portiere. Il numero uno reggino, però, commette un errore da “mai dire gol” lasciandosi scappare dalla mani una innocua conclusione di Vindigni che, di fatto, ad inizio ripresa chiude i giochi. Probabilmente il sole lo ha ingannato, ma resta ugualmente una papera evidente che va riscattata al più presto.
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PROVENZANO 7
LA Paolana si tiene a galla anche grazie ai suoi gol. Il miglior bomber della stagione 2011/12 in gare ufficiali conferma il proprio valore anche in Eccellenza, nonostante gli infortuni non gli stiano dando pace. Anche contro il Roccella è costretto ad uscire anzitempo dal campo, ma prima di abbandonare i giochi riesce a piazzare il colpo risolutore che serve alla formazione di Andreoli per passare in vantaggio. Anche quest’anno è sempre più decisivo per le fortune del team tirrenico.
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SERRA 5
GIOCARE contro questo Rende non è facile per nessuno e poi, sul campo, la Silana ha perduto soltanto in casa dei biancorossi e a Gioia Tauro. In entrambi i casi, tuttavia, si sono incassate tre reti ed in tutte e due le circostanze si è andati subito sotto nel punteggio, senza mai riuscire a reagire. Le colpe, ovviamente, non sono soltanto sue e le divide con i compagni e poi si tratta di due corazzate, ma dalla squadra era lecito attendersi una maggiore resistenza ed opposizione.
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fonte "Il quotidiano della Calabria"