Guardavalle, Nuova Gioiese, Rende ed Acri prime della classe
Guardavalle, Nuova Gioiese, Rende ed Acri prime della classe

In quattro per il titolo e poi il vuoto. E’ questo ciò che dice il campionato dopo un terzo del suo cammino. Un torneo che procede fra sorprese e conferme, fra prove di forza e delusioni e fra confortanti impennate e difficoltà evidenti. Le delusioni, però, restano Castrovillari e Roccella ai quali, è doveroso dirlo, va pure tutto storto.


PROVA DI FORZA. E’ quella che offrono le prime della classe. Vincono tutte e anche in maniera larga (a parte il Guardavalle, che però resta l’unico team imbattuto). Ad assumere maggior peso è il successo dell’Acri, se non altro perché ottenuto in trasferta, con Fabio Longo scatenato. Per il resto Gioiese e Rende regolano con estrema facilità Bocale e Silana, mentre il Guardavalle soffre, ma supera il Sersale. Si procede, pertanto, tutti in fila, in attesa di altri confronti diretti che potrebbero ridurre o ampliare le distanze.
La Gioiese riscatta il ko di coppa e vince in agilità con il Bocale. Iervasi dà ragione al tecnico Dal Torrione che vede giusto nel lanciarlo in campo dal primo minuto e apre le danze, anche se poi si divora due palle gol clamorose e se un appunto può essere mosso alla capolista, stavolta è stato quello di non essere stata cinica, pur rischiando praticamente nulla.
Del Rende si può dire che il progetto continua, che i giovani crescono e che con Gallo in campo tutto viene più facile. L’Acri, da parte sua, ormai è lanciatissimo e gioca con autorità e grande determinazione, nonché con chiarezza di idee e la serenità giusta per far bene.

IMBATTIBILE. Parliamo dal Guardavalle, secondo della classe, ancora una volta trascinato dal capitano Alessandro Riitano (foto). Il Sersale è un brutto cliente, anche se la squadra di Vanzetto sembra una bella incompiuta, ma i giallorossi di Calabrese trovano la rete con relativa facilità e segnano tutti o quasi (ben nove i calciatori andati a segno), mentre i giovani migliorano a vista d’occhio (applausi per Riitano L. e per Cuscunà, che in mediana gioca con l’autorevolezza di un veterano). Davvero un bel mix quello allestito dal club catanzarese con il tecnico che sta guidando la squadra con mano ferma e sicura.


IL GRUPPONE. Appena due punti separano il 5° dall’11° posto. A comandare il gruppo dei “normali” c’è il Soverato, ancora ko. A ruota ecco questo Catona che batte proprio i catanzaresi e mette in cascina punti utili per la salvezza. Chi si candida a recitare un ruolo importante in chiave play off è la Paolana che pur in mezzo a tante difficoltà ha la forza per ricompattarsi e prendersi tre punti pesantissimi contro un Roccella che si ferma dopo due vittorie di fila (tre con la coppa) e che perde per infortunio capitan Varrà. La squadra di Andreoli, con tutti gli effettivi a disposizione, sarà un osso duro per tutti. Per mister Ferraro, invece, un ko beffardo e, per domenica prossima, un reparto arretrato tutto da inventare.
Resta una incompiuta questo Sersale che ultimamente raccoglie molto meno di quanto meritato, ma si sapeva che questa sarebbe stata una stagione ben diversa dalla precedente. A chiudere ecco l’Isola Capo Rizzuto che gioca meglio fuori che in casa e sbanca Castrovillari, acuendo la crisi dei rossoneri. Tre punti presi grazie alle prodezze di due calciatori poco reclamizzati, ma sui quali società, diesse e tecnico hanno fortemente puntato, vale a dire Ioppoli e Iencarelli, venendo ripagati con i fatti sul campo.

LA CODA. Resta fuori dalla zona play out la Silana che dopo dieci giornate sul campo ha perduto, anche se in maniera netta, solo con Gioiese e Rende. Un Bocale senza grinta cede alla Gioiese, mentre Siderno e Brancaleone perdono in maniera netta e restano in crisi. Si rianima il San Lucido, sempre ultimo e senza campo. Tre punti di speranza con i quali ripartire per provare a restare agganciati quantomeno al treno play out. Tre punti in rimonta, firmati dal giovane Sotero.

DELUSIONE. Nel quintetto di coloro che tremano c’è, incredibile a dirsi, il Castrovillari, che sta dimostrando che con i nomi non si vincono le partite. Il ritardo è evidente così come urge una soluzione ad una crisi inaspettata. Le prossime cinque gare saranno decisive per tanti. Ma a dicembre bisognerà rivedere tante cose. 

da "Il Quotidiano della Calabria"