
PASCU 8 ADESSO capiamo perché Mario Dal Torrione ha tanto insistito per averlo a Gioia Tauro. Sapeva, il trainer viola, che con Crucitti a dispensare assist e con Cambria a dargli una mano, il rumeno avrebbe potuto spaccare in due le difese avversarie e così sta avvenendo. Nel conto bisogna aggiungere anche la sua grande volontà, la determinazione, la bravura e l’intelligenza tattica. Per Marius può essere la stagione della definitiva consacrazione, anche perché sta giocando su livelli altissimi. E segna tanto. |
COLUCCIO 4,5 PASCU gli fa vedere le streghe. Per una giornata l’esperto difensore del Soverato non riesce a dare solidità al reparto, anche perché assieme ai propri compagni ha delle difficoltà ad arginare il gioco offensivo della Gioiese, che fa male sugli esterni ed anche al centro, dove l’ariete rumeno è praticamente immarcabile. Si spiega anche così il ko di un Soverato che fuori casa non riesce ad ingranare, anche se stavolta se la gioca fino alla fine. Capita, però, anche a lui di passare una giornata storta. |
LONGO 8 IN circostanze come queste si capisce perché ad ogni calcio mercato il suo nome finisce puntualmente in cima alla lista degli acquisti. Nell’Acri che a sorpresa vola in zona play off e che sbanca Isola Capo Rizzuto, c’è la firma di questo bomber che sa essere devastante quando è in giornata. Sua la doppietta decisiva, in una sfida nella quale fa capire quanto sia importante, per le proprie fortune, avere degli attaccanti che la porta la riescono a vedere da qualunque posizione. |
CALIGIURI 4,5 NON ha uno come Longo in attacco e difatti si vede che l’Isola stenta a concretizzare. E’ pure sfortunato, perché se perdi all’ultimo secondo di recupero è evidente che la buona sorte non è dalla tua parte (ma si pagano anche delle disattenzioni evitabili). Detto questo, sul campo l’Isola capo Rizzuto sarebbe penultima, con appena quattro punti in sei giornate e con soli quattro centri all’attivo. Non ha i bomber che lo trascinarono due anni addietro, ma deve certamente inventarsi qualcosa. |
LA CANNA 7 TRE apparizioni e altrettanti gol. Da quando è arrivato a Castrovillari ha puntualmente bucato la rete avversaria, anche se stavolta non è servito per portare a casa tre punti che sarebbero stati pesantissimi. Il buon Mario, ad ogni modo, si dimostra presente e concreto, mettendoci classe e voglia, determinazione e spirito di sacrificio, alla luce del lavoro oscuro in fase di non possesso a cui è chiamato. Con il Siderno la beffa è arrivata nel finale, ma i lupi del Pollino possono recitare ugualmente un ruolo da protagonisti. |
CARELLA 4,5 QUANDO la sconfitta assume contorni imbarazzanti, soprattutto se subita in casa, il tecnico inevitabilmente è il primo a salire sul banco degli imputati. Nel suo caso, ed in quello del Bocale, a far storcere il naso è la prestazione priva di nerbo di qualche elemento ed in casi come questi l’allenatore ha il dovere di farsi sentire nello spogliatoio e di mettere da parte che non lotta. Non è la prima volta che la squadra reggina appare svuotata e priva della necessaria determinazione che, al contrario, lui ha sempre avuto. |
FIGLIOMENI C. 7 ENTRA e segna. La volta scorsa aveva fallito una clamorosa palla gol, ma stavolta la dea bendata si accorge anche di lui e del Siderno e la squadra jonica può prendersi questo brodino che fa morale dopo la vicissitudini delle ultime settimane. Si sta dimostrando utile e concreto e se sa essere anche cinico, questo ragazzino potrà ritagliarsi altri momenti di gloria. Quel centro a Castrovillari può essere un buon segnale, ma adesso bisogna insistere e lui deve trovare la forza di volontà giusta per confermarsi decisivo. |
FIGLIOMENI A. 4 LO condannano i numeri e la classifica. Il Roccella ha solo 7 punti in classifica, è già a -9 dal primo posto e ha perso tre gare esterne su tre. La squadra crea, ma non segna e non sembra avere quella personalità che sarebbe lecito attendersi. E' poi evidente che in sede di campagna acquisti sono stati commessi degli errori. Scelte fatte magari da altri, o forse no, e che però egli stesso ha condiviso. Chi va in campo merita lo stesso voto, lui ci mette la faccia e si è preso le proprie responsabilità dimettendosi. |
LETA 7,5 HA iniziato la stagione con il piglio giusto. In campo ci mette grinta, caparbietà, senso della posizione e un ottimo mix fra quantità e qualità. Per lui valgono le dichiarazioni a fine gara del tecnico De Angelis, che lo ha elogiato pubblicamente per ciò che sa facendo. E quelle parole costituiscono senza alcun dubbio il miglior premio per un calciatore che sta dando un enorme contributo alla causa di questo Rende capace di vincere il secondo confronto stagionale in trasferta. |
ARONA 8 IN due gare annulla De Lorenzo, Gallo, Musacco, Di Maggio e Saffioti. Ovviamente non da solo, ma il difensore del Guardavalle (a Rende non è stato lui l’autore del liscio che ha favorito una delle reti dei locali) contribuisce sensibilmente al positivo avvio di stagione dei giallorossi, dimostrandosi sicuro e attento nel cuore del reparto arretrato della squadra di Calabrese. Superarlo diventa così difficile per tutti gli attaccanti che si trovano a fronteggiare un difensore sprecato per la categoria. |
BRANDO 5 E' UN tecnico bravo, serio, scrupoloso e anche aziendalista. Non a caso ha pensato di presentare le proprie dimissioni (naturalmente respinte) per provare a dare una scossa ad un Brancaleone che, dal punto di vista caratteriale, non dà quelle risposte che era lecito attendersi e che il trainer ha più volte richiesto. Si ritrova, tuttavia, fra le mani una formazione anonima a livello caratteriale. Non è lui, però, il problema, e non ha grosse responsabilità, anche se essendo il trainer è il primo a salire sul banco degli imputati. |
FORNELLO A. 3,5 UNA giornata storta. Una partita balorda. Capita a tutti, prima o poi, di andare completamente in tilt. Peccato per lui, e per il Catona, che questo abbia contributo a determinare il ko con il Rende. Nel conto, infatti, ci mettiamo l’autorete che ha consentito agli ospiti di andare in vantaggio, il rigore provocato (anche se il portiere lo ha parato) e la successiva espulsione. Ha fatto, insomma, tutto quanto di negativo si potesse fare! Ma forse è meglio che tutto ciò lo abbia fatto in una sola partita! |