
VIBO VALENTIA – Gioiese comanda, Guardavalle e Rende insistono, il Sersale si riprende e il sorprendente Acri chiude il trenino play off. Tutti in fila, insomma, con i viola a fare da battistrada e con il resto della truppa che si muove fra gioie e dolori, exploit e mal di pancia, con i primi tecnici già finiti sulla graticola.
PANCHINE BOLLENTI. A Siderno è già saltato Laface (ma qui ci sarebbe da scrivere un libro, fermo restando che sul piano delle prestazione la squadra biancazzurra è sempre stata all'altezza della situazione), mentre a Roccella Giannitti ha accettato le dimissioni di Figliomeni. Ha pagato, come sempre, per tutti, il tecnico, ma le responsabilità vanno divise con il resto di una squadra che, evidentemente, non ha reso per quanto sperato. Adesso vedremo se ciò è avvenuto solo per colpa del trainer. Non è escluso, poi, che a dicembre anche per qualche calciatore possa arrivare qualche foglia di via e comunque la sensazione è che il campionato abbia perso una delle sue protagoniste già a metà ottobre (a meno che il Roccella non cominci a vincere con rilevante continuità). Intanto si riparte da Favasuli che potrebbe traghettare la squadra fino a domenica prossima, per poi consegnarla al nuovo allenatore (Rosati sembra essere in pole position con Ferraro).
Brando ha con grande orgoglio e dignità presentato le proprie dimissioni, ma la società le ha prontamente respinte ed ha fatto bene, perché conosce perfettamente il valore dell'uomo e del tecnico. Come sempre c'è Gigi Carnevale nel centro del mirino a San Lucido dove forse non si è ben compresa la caratura, mediocre, della squadra. L'Isola Capo Rizzuto deve fare i conti con un amaro ko: Caligiuri non rischia (?), ma è un dato di fatto che sul campo la squadra ha preso quattro punti in sei giornate.
Comincia, pertanto, su diversi fronti il “toto allenatore” e di candidati liberi ce ne sono parecchi. Ci vengono in mente Bruni e Cittadino, Aita e Rosati, Morelli, Cipparrone, Paschetta, Nucera, Ferraro, Mesiti e via dicendo (ma attenzione che c'è anche Viola sul mercato).
IL RITORNO. Lui, rispetto ad Antonio Conte, la squalifica l'ha finita prima e, giusto per non fare confusione, l'aveva presa per problemi di tesseramento, ma così come il trainer bianconero, anche Mario Dal Torrione è rientrato con la squadra al primo posto. Una squadra nella quale c'è la sua impronta, perché gioca un calcio piacevole, aggressivo, dinamico. Vola la Gioiese in queste prime gare e Pascu è devastante, Crucitti è tornato quello di un tempo e la squadra gira che è una bellezza. Questo, però, è un torneo senza rilassamenti di sorta. Domani c'è la coppa a Bocale e poi si va a Sersale: due test davvero probanti per i ragazzi del presidente Rombolà.
APPLAUSI. Calabrese, De Angelis, Vanzetto e Colle non solo vincono, ma dimostrano anche di saper leggere la partita. Si spiegano anche così i successi di Guardavalle (in dieci per ottanta minuti, con Staglianò encomiabile che va a fare il centrocampista), Rende (battere questo Catona è arduo per tutti), Sersale (che bel tris a Bocale dopo tre pareggi quasi tutti amari) e Acri (quella rossonera è l'attuale sorpresa del girone, perché è partita con notevole ritardo e pur essendo un cantiere aperto e senza Riolo e Fiore, è andata a vincere a Isola Capo Rizzuto).
PUNTI PERDUTI. In due gare, altrettanti pareggi beffa per il Castrovillari a trazione anteriore. Tra Silana e
Siderno si è dilapidato un patrimonio di quattro punti ampiamente alla portata e per ora si resta in una zona di metà classifica poco consona alle ambizioni e che mal si adatta, comunque, alla mole di gioco prodotta. Al di là degli episodi e dei presunti errori arbitrali, bisogna stare più attenti.
SUSSULTO. La vittoria nel derby, per la Paolana, è un toccasana in una fase nella quale bisogna tenere botta, perché fra infortuni e calciatori e schemi da amalgamare, ci vuole un po' di tempo per trovare la forma giusta. Di speranza, invece, il pari del Siderno, che prima è andato a sbattere puntualmente sulla sfortuna, mentre stavolta la buona sorte si è ricordata dei biancazzurri affidati a Telli. Pesa il punto che la Silana si prende a Brancaleone, anche se in casa dei cosentini pesano ancor di più quei tre punti perduti sui tavoli della giustizia sportiva.
MALE. Il Soverato fuori casa stecca, ma a Gioia fa una buona impressione. Incidente di percorso per il Catona, per cui di negativo c'è solo il risultato. Del Roccella abbiamo già detto. Da Bocale e Isola ci si aspetta più grinta e più brio dentro al campo e lo stesso vale per il Brancaleone, che fino allo scorso anno faceva del carattere una delle sue doti migliori. Resta il San Lucido, ma anche qui fare di più, con questa rosa, è veramente impossibile.
fonte il Quotidiano della Calabria