
VIBO VALENTIA - Nessuna squadra a punteggio pieno, nessuno con la difesa imbattuta. C'è grande equilibrio, dopo tre giornate, nel campionato di Eccellenza che vede un quintetto in testa, con altre due formazioni subito dietro, e qualche big in ritardo. Conferme e sorprese, pertanto, non mancano anche dopo la terza giornata, dalla quale escono rafforzate Guardavalle e Gioiese, ma attenzione che il Rende si è rimesso in carreggiata. Sorride, finalmente, il Siderno, mentre San Lucido e Isola non riescono a decollare e il Brancaleone piazza un colpo pesantissimo, firmato dal solito Galletta.
LE MATRICOLE. Tanto di cappello a Catona e Silana. Dopo le gare di coppa, e nella griglia di partenza, erano date in coda, eppure questa partenza lanciata le ha portate in vetta. Probabilmente, anzi quasi certamente, con il tempo rientreranno fra i ranghi, anche perché il primo obiettivo è la salvezza, ma per il momento va apprezzato il lavoro fatto dalla società, dalla squadra e dai rispettivi tecnici. Se la Silana grazie all'intramontabile bomber MAZZEI stende l'evanescente Bocale, il Catona mette in crisi anche il Guardavalle e sfiora un tris che avrebbe avuto del clamoroso. Entrambe si trovano così in vetta, anche se sulla classifica della Silana pesa il ricorso presentato dall'Isola C. Rizzuto.
LE ALTRE. Al comando c'è anche il Sersale, sebbene stavolta la compagine di Vanzetto non riesca a concedere il bis con la Paolana. Conforta, comunque, la nuova rete di Angotti, sempre più a suo agio negli schemi dei giallorossi. Prova di sostanza, invece, per la Gioiese, che punta molto sul proprio assetto difensivo e rende sterile l'attacco del Roccella, prendendosi un punto pesantissimo. Sulla strada dei viola di Dal Torrione due scontri diretti di fila e quattro punti: è un segnale di non poco conto. Ed eccoci al Guardavalle: Segna poco (un gol a partita), ma incassa pochissimo (una rete al passivo). E se Staglianò ha le polveri bagnate, Dorato è ancora decisivo. Adesso capite perché quando si fanno le squadre per disputare un torneo di vertice occorrono due bomber di grido? Se uno è appannato, c'è sempre l'altro che può colpire!
A RIDOSSO. Dietro al quintetto di testa c'è il Soverato, al quale basta un rigore per regolare un Acri comunque incoraggiante per prestazione e modo di stare in campo. In casa la squadra di Galati è ok, ma fuori? E poi c'è questo Rende di De Angelis che dopo gli schiaffi con la Gioiese rivede qualcosa in fase difensiva e riduce all'impotenza il Castrovillari. Ed anche in questo casa solo applausi per uno dei bomber biancorossi, quel Paolo Gallo decisamente a proprio agio negli schemi del nuovo trainer.
NON DECOLLANO. Roccella e Castrovillari devono già inseguire. Per la squadra di Figliomeni sono già due le partite senza gol. Non accadeva da oltre un anno di restare a secco per 180 minuti di fila. Rispetto alla passata stagione la difesa è stata ben sistemata, ma vanno ancora perfezionati i meccanismi offensivi. E in attacco non c'è il classico bomber dell'area di rigore. Non a caso si era provato a tesserare Piemontese (il suo arrivo resterà un sogno?). Al tecnico, pertanto, il compito di risolvere il problema, pur avendo in organico attaccanti che di gol ne hanno sempre fatti tanti.
Stecca ancora fuori casa il Castrovillari. Nelle ultime tre trasferte, coppa compresa, zero gol all'attivo e tre ko. C'è evidentemente qualcosa che non va e che bisogna rivedere nell'atteggiamento e, soprattutto, nella testa dei calciatori.
RISCATTO. Lo firmano Siderno e Brancaleone. Nella gara più difficile, con mezza squadra assente, la formazione di Laface piazza la prima zampata della stagione, anche se bisogna essere ancora più cinici perché è un peccato sprecare quel tanto che si crea. Grande, grandissimo, il colpo del Brancaleone, timbrato da Giovanni Galletta ad Amantea contro un San Lucido in difficoltà.
E di riscatto ne possiamo parlare anche a proposito della Paolana, che muove la classifica grazie al difensore Cinello e si prende un punto d'oro a Sersale: ma adesso bisogna correre.
MALE. Il Bocale stecca dopo buone gare e va male sia per il risultato, sia per il modo, fiacco, con il quale la squadra ha affrontato la gara di San Giovanni in Fiore. Restano a zero San Lucido e Isola Capo Rizzuto. Nel primo caso troppi gli esordienti in Eccellenza e poca qualità. L'organico andrebbe vigorosamente puntellato per reggere l'urto. L'Isola pare troppo debole in avanti e non ha ancora trovato la giusta personalità per reagire alle prime difficoltà. A Caligiuri il compito di trovare la soluzione.
fonte il quotidiano della calabria