SIDERNO: Marra 6.5, Afflitto 5.5, Giuffrida 3, Luciano 6 (dal 31’ st Carabetta sv), Mascaro 6.5, Pettinato 6.5, De Leo 6.5, Candido 6.5, Rumbo 6, Leone 6.5 (dal 25’ Commisso sv), Autellitano 6 (dal 12’ st Figliomeni 5.5). In panchina: Caruso, Crupi, Tringali, Autolitano. Allenatore: Telli 6 (Laface squalificato)
SERSALE: Parrottina 6, Falcone 6, Muccari 6 (dal 1’ st Donnini 6), Torchia 6, Maione 6, Bilotta 6, Zurlo 6 (dal 5’ Bizzantini 6.5), Scozzafava 6.5, Angotti 5, Mazzei 6, Borelli 6 (dal 50’ st Caturano sv). In panchina: Mascaro, Mercurio, Sciumbata, Grandinetti. Allenatore: Vanzetto 6
ARBITRO: Vimercati di Cosenza (assistenti Terenzio e De Marco di Cosenza)
MARCATORE: 26’ st Bilotta
NOTE: espulso Giuffrida (Si) al 47’ st per scorrettezze. Ammoniti Afflitto (Si), Mazzei (Se), Luciano (Si), Angotti (Se), Commisso (Si), Maione (Se). Spettatori seicento circa di cui una trentina ospiti. Recuperi: 5’ pt e 6’ st
Il Siderno parte male e perde due volte: una partita che nel primo tempo aveva nettamente dominato; e, purtroppo, la testa, in un finale incandescente in cui un giocatore (Giuffrida) e due dirigenti sono stati espulsi e alcuni facinorosi hanno provato ad entrare in campo, lanciando perfino qualche oggetto all’indirizzo della panchina avversaria. Certo, sarà pur vero che l’attaccante ospite Angotti come provocatore ha mostrato di non avere nulla da invidiare al “Pelliccia” degli scontri romani dello scorso ottobre ma cadere nei tranelli non giova a nessuno, men che meno a una società che durante l’estate ha investito parecchie risorse per allestire una squadra capace di disputare un campionato tranquillo, dando continuità alla conduzione tecnica e rafforzando una rosa già competitiva riuscendo, nel contempo, a risvegliare la passione dei tifosi. Ora, dunque, si attende solo il verdetto della giustizia sportiva e una pronta ripresa del Siderno che, se da un lato dovrà fare a meno del portiere titolare Macrì (per lui martedì è prevista l’operazione al menisco) e dovrà valutare con attenzione le condizioni dell’attaccante Savino, ha bisogno di concretizzare meglio la mole di gioco prodotta, soprattutto nel primo tempo in maniera è assai convincente. Nella prima frazione di gioco, infatti, i ragazzi di Telli hanno attaccato costantemente, brillando per mobilità dei propri giocatori avanzati, che non hanno dato punti di riferimento alla retroguardia ospite. In particolare, De Leo con i suoi improvvisi inserimenti ha spesso messo in apprensione una difesa già disorientata dal dinamismo di Leone e Autellitano. La mira degli attaccanti biancazzurri, però, è risultata imprecisa, e, paradossalmente, nonostante la grande sofferenza, è stata la squadra ospite a impensierire maggiormente il Siderno, grazie ad Angotti il cui colpo di testa è stato neutralizzato da un ottimo Marra, che non ha fatto rimpiangere Macrì e ha messo anche una pezza dopo un paio d’incertezze commesse dal giovane Afflitto, un ’95 che in un alcune occasioni ha mostrato di pagare lo scotto dell’esordio in prima squadra. Nella ripresa, poi, il Sersale ha progressivamente abbandonato la timidezza iniziale, equilibrando le sorti di un match fino al 60’ saldamente in mano ai padroni di casa. Poi, il discusso goal: al 23’ l’assistente di Vimercati segnala un intervento falloso ai danni di un esterno ospite lungo la linea dell’out di destra, all’altezza del limite dell’area; sugli sviluppi del calcio di punizione Bilotta svetta di testa e realizza, con Mascaro che respinge il pallone quando aveva – secondo la terna arbitrale – completamente varcato la linea di porta ma, soprattutto, con Luciano che era a terra in area di rigore, sin dall’inizio dell’azione. È verosimile, quindi, che la difesa biancazzurra sia rimasta ferma convinta che fosse punito l’intervento ai danni di Luciano, cosa che, evidentemente, non è avvenuta. Molte le proteste per il goal convalidato, col Sersale che non credeva proprio di raccogliere un successo all’inizio insperato. La reazione dei padroni di casa è stata veemente ma poco redditizia: da segnalare soltanto un calcio di punizione di Candido deviato in angolo da Parrottina, un infortunio occorso a Leone e l’espulsione a Giuffrida che, in pieno recupero, entra in stile kamikaze su un avversario e viene espulso con rosso diretto. Non contento, il giovane sidernese rifila un ceffone a un giocatore ospite a partita finita durante alcune fasi convulse sedate con tempestività dall’intervento delle forze dell’ordine e di quasi tutti i giocatori e dirigenti ospitanti. E pensare che durante il primo tempo tutto lasciava presagire una bella vittoria…
GIANLUCA ALBANESE