
PALMESE: Caputo 7, Careri 6, Ruggieri 6, Falduto 6, Babuscia 6, Catalano 6, Piccolo 6, De Marco 6 (27°st. Attanasio sv.), Savino sv. (10°pt. Zappia 6), Cambria 6, Spataro 6 (21°st. Trunfio sv.). In panchina: Bonito, Silvano, Gangemi, Romeo. Allenatore: Peppe Giovinazzo 6.
GUARDAVALLE: Occhiuzzi 6, Barilaro 7, Lizzi 6, Spanò 6, Arona 7, Nesci 6, (33°st. Tedesco sv.), Criniti 7, Pistininzi 7, Santiago Dorato 7 (46°st. Andreacchio sv.), Riitano 7, Burgo 6 (45°st. Rava). In panchina: Talotta, Barbaro, Pilato, Menghini. Allenatore: Alberto Aita 8.
ARBITRO: Mario Vigile di Cosenza 7 (Roberto Terenzio di Cosenza 7 e Giuseppe Catalano di Rossano 7).
MARCATORI: 25°st. Santiago Dorato.
NOTE: Pomeriggio freddo con una temperatura che segna 11 gradi. Terreno di gioco ormai ridotto ad un campo di patate (Varia si, Lopresti no!). 250 spettatori. Ammoniti: Babuscia e De Marco (P), Criniti (G). Calci d’angolo 3 a 2 per la Palmese. Recupero: 0pt. e 3st.
DIRETTAMENTE DAL LEGGENDARIO “Lopresti”, SEMPRE PIU’ ABBANDONATO DA TUTTE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI - E bon! Nuovamente che bon quando gioca al “Lopresti” la centenaria Palmese del Presidente Giancarlo Oliveri. Infatti, anche a questo giro, i neroverdi escono sconfitti e questa volta a fare bottino pieno ci pensa Aita che raccoglie tre punti importanti e rimette in gioco il suo Guardavalle che da questo momento può guardare seriamente alla stuzzichevole lotteria dei play-off. Quarto posto in classifica e aggancio affettuato alla Rossanese. Che bello per l’undici del diesse Surace che colpisce con l’ex Santiago Dorato e ritorna a casa con una vittoria comunque meritata contro una Palmese che adesso deve fare i conti con una classifica a rischio se si considera che ancora mancano dieci gare al termine del torneo e domenica prossima si viaggerà alla volta di Montalto capolista. Lo conferma il number one Peppe Giovinazzo che a fine gara appare preoccupato ma sempre pronto alla sfida. D’altronde, per il tecnico di Taurianova ha preso in mano la Palmese con la consapevolezza di affrontare un campionato duro e difficile. Un torneo pieno di insidie e con un finale dove ogni passo falso può costare caramente. Occhi aperti dunque.
CRONACA: primi 45 minuti di gioco a favore della Palmese che preme sull’accelleratore senza però creare seri pericoli alla porta difesa da Occhiuzzi. Savino esce al decimo per infortunio ed entra Zappia. Ci prova lo stesso Zappia dalla distanza ma Occiuzzi è bravo a bloccare. Pep Babuscia detta i tempi da professore ma non basta. Il guarda valle si difende bene e riparte benissimo impegnando Caputo spesso e volentieri.
La ripresa si chiama Guardavalle di Aita: i catanzaresi ci provano spesso ma Caputo sventa lo svantaggio che però arriva per merito di Santiago Dorato (a Palmi l’argentino di Buenos Aires portato dal diesse Guinea ha iniziato la sua felice avventura italiana) che al minuto numero 25 realizza battendo Caputo con un diagonale micidiale. Vantaggio decisivo e triplice fischi finale di Vigile di Cosenza tra il freddo e l’abbandonato “Lopresti”, sempre peggio. Adesso si voterà per il Sindaco. Chissa!
INTERVISTE: Alberto Aita gioca sempre per vincere a Palmi. Lo ha dimostrato con il Sambiase promosso in serie D quando a Palmi fu battaglia. Pareggiò col Rende e lo ha confermato col Guardavalle. “La mia squadra ha meritato di vincere in un campo difficilissimo e pesante. Pensavo che sarebbe cambiato qualcosa dal punto di vista dell’impianto sportivo ed invece, è sempre peggio al “Lopresti”. Come si fa a giocare in queste condizioni. Comunque, abbiamo giocato una buona gara ed il risultato lo conferma a dispetto di altre volte dove abbiamo racconto poco o niente. Abbiamo ampi margini di miglioramenti e lotteremo fino ala fine per cercare di ottenere un piazzamento importante. Certo che vincere a Palmi ci rilancia ulteriormente. La mia squadra aveva bisogno di ottenere un risultato del genere. Santiago Dorato è un ottimo elemento anche se deve e può migliorare”. Peppe Giovinazzo è triste: “E’ inutile nasconderci: dobbiamo salvarci al più presto. Ogni domenica per noi sarà una battaglia. Bisogna lottare. Lottare significa metterci l’anima in campo, cosa che non vedo più. Non è possibile giocare così. Serve una scossa immediata. Il pericolo è dietro l’angolo. Il Guardavalle ha giocato con una marcia in più: ad ogni pallone i loro giocatori si accanivano al massimo. Pretendo molto di più ed in settimana ne parlerò con i miei ragazzi una volta per tutte. Non voglio più certe prestazioni. Così non va. A Montalto domenica prossima voglio un’altra Palmese. Credo in questi ragazzi e sono convinto che presto ritorneremo a fare risultati positivi”.
tratto da “Il Quotidiano della Calabria” di Sigfrido Parrello