DIRETTAMENTE DAL LEGGENDARIO “Lopresti”, SEMPRE PIU’ ABBANDONATO DA TUTTE LE AMMINISRAZIONI LOCALI -
Mister Giovinazzo, che ambiente ha trovato al suo arrivo a Palmi? “Un ambiente un pò demotivato, forse poca fiducia nei propri mezzi, ma con molta voglia di lavorare”.
- Una curiosità: Lei è superstizioso? “Un pò superstizioso lo sono, ma la mia fede supera di gran lunga la superstizione”.
- C’è un oggetto che porta sempre con se? “Sono diversi gli oggetti che porto”.
- Il suo piatto preferito? “Spaghetti al pomodoro”.
- Cosa ama di più in se stesso e cosa non le piace? “La semplicità, un pò meno la mia impulsività”.
- E’ stato contento dello striscione che i tifosi neroverdi Le hanno dedicato nel derby della Piana? “Sorpresissimo e non le nascondo che mi sono emozionato, e ne approfitto per ringraziare i tifosi per l'affetto e la stima che mi hanno riservato da sempre fin dal mio arrivo a Palmi. Grazie Boys Palmi 78. Unici”.
- Cosa si prova nell'essere oggetto di un vero e proprio culto sportivo in questo caso a Palmi? ““Aumenta la responsabilità e ti spinge di dare il massimo per questi tifosi e per questa maglia”.
- Come mai ha deciso di fare l’allenatore di calcio? “Ho iniziato per scherzo. Giocavo con la Tairianovese. Il mio primo Presidente fu quello storico della Taurianovese, Gianni Caccamo, che mi chiese di allenare la Taurianovese. Intrapresi così la carriera di allenatore”. E’ stato il momento più emozionante, con la Taurianovese. La vittoria della coppa Italia, un risultato storico”.
- Qual è la sua formazione ideale? “La mia formazione ideale è quella del momento, visto che sarebbe difficile avere quella ideale!”.
- Mister tornerebbe mai all’Hinterreggio? “Certo che tornerei. Ho bei ricordi: tante vittorie”.
- Le ha fatto male lasciare l’Hinterreggio? “Si. Lasciare la squadra con 15 punti di vantaggio e con la coppa già vinta. Mi è dispiaciuto parecchio, però la giovane età mi ha fatto fare qualche piccolo errore di valutazione”
- Quali sono le reali ragioni del divorzio con Pellicanò? “Le ragioni stanno nel fatto che io ero alla mia prima vera esperienza importante ed il presidente Pellicanò era anche lui poco esperto e perciò abbiamo esagerato entrambi in alcune situazioni che potevano essere gestite con un pizzico di tranquillità in più”.
- Dove finiscono i compiti di un allenatore ed iniziano quelli della Società? “I compiti di un tecnico devono camminare di pari passo con quelli della Società se si vogliono raggiungere dei risultati importanti”.
- Secondo Lei perché la stampa vuol far credere a tutti i costi che conta solo il risultato e non il gioco espresso? “Credo che i risultati rimangono sull'almanacco mentre le prestazioni no”.
- Mister, quest'anno la Palmese segna e poi si ritrae in difesa (per esempio nel derby con la Nuova Gioiese). Secondo Lei ciò è dovuto all'atteggiamento tattico od alla spinta dell'avversario in svantaggio? “E’ vero. E’ una nostra prerogativa non è facile fare gol e difendere il risultato, a noi lo facciamo e sono felice di questo”.
- Chi è secondo Lei il più forte attaccante del campionato? “Piemontese”.
- E’ personalizzato? “Personalizzato. Ognuno va trattato in maniera diversa, non tutti hanno lo stesso carattere o la stessa personalità. Bisogna saper conoscere chi si ha di fronte”.
- E’ vero che nel derby della Piana ha utilizzato un modulo diverso dal 4-4-2? Se sì quale? “Ho usato il 4-4-2”.
- Quali sono le differenze fondamentali tra i movimenti del 4-4-2 e quelli del 4-3-3? “Le differenze tra 4-4-2 e il 4-3-3 sono sostanziali nel primo è più facile da applicare nel secondo invece”.
- Quali sono i pregi e i difetti della difesa a 4 nei confronti di quella a 3 difensori? “Bisogna avere gli uomini con le caratteristiche adatte per svilupparlo”.
- Il centrale di centrocampo dei suoi sogni? “Be', diciamo che Peppe Babuscia ribattezzato dalla stampa il professore. E’ sulla buona strada. Sta veramente facendo un grande campionato”.
- Ha mai pensato di scrivere un libro sul suo 4-2-2 e sulle sue esperienze? “Non ho pensato mai di scrivere un libro, ne devo leggere ancora tanti...”. Che tipo il number one.
- Mister come si trova a Palmi? “A Palmi sto benissimo e mi sento a casa…”.
- Qual è la squadra dove le piacerebbe andare ad allenare? ”Più che la squadra, vorrei Andare in categorie diverse”.
- Alla fine della stagione si riterrà completamente soddisfatto se? ”Mi riterrò soddisfatto se sarò capace di lasciare un buon ricordo sia da tecnico ma sopratutto come uomo”.
- In quale squadra Le piacerebbe concludere la carriera? “La carriera l’ho iniziata a Taurianova e vorrei concluderla proprio da dove sono partito. Forza Taurianovese”.
- La Uesse Palmese 1912 tra poco compirà un centone (100 anni, per gli annali, matricola numero 69288). Un suo augurio: “Auguri e cento di questi giorni!!!”. E bon!
tratto da “Il Quotidiano della Calabria”di Sigfrido Parrello