ROSSANO – Dopo aver scritto la pagina più nera della sua storia, la Rossanese trova davanti a sè un mare di incognite. Sono in tanti a chiedersi cosa succederà in casa rossoblù dopo il forfait di sabato in quel di Gallico. La squadra è rimasta a casa nel mentre si gioca, in città, al capro espiatorio. Si punta l’indice, insomma, su tutte le componenti che hanno condotto a questa figuraccia: società, presidente, direttore generale, squadra. Ma anche sul Comune, reo per molti, di non tutelare un patrimonio della città. Adesso bisognerà intuire cosa accadrà, come detto. Certo e assodato il punto di penalizzazione in classifica, lo 0-3 a tavolino ed una multa. Ma alla terza eventuale rinuncia arriverà la radiazione. La Rossanese ci arriverà o qualcuno riuscirà a mettere una pezza? Oggi inizia una settimana di passione in attesa di intuire se qualcuno scenderà in campo per evitare la radiazione. ULTRAS. Chi di certo scenderà in campo è il gruppo ultras Quelli di Sempre, che nel frattempo ovviamente non è rimasto inerme e non lo rimarrà. Quegli impareggiabili ragazzi che da decenni, amano e sostengono la Rossanese, che vi credono visceralmente da sempre, hanno deciso di scendere in campo. Per martedì prossimo, infatti, alle 18, hanno indetto una riunione pubblica alla quale hanno invitato il sindaco, tutti gli assessori, il direttore generale Mazzacua, la squadra per cercare di “salvare il salvabile”. Un confronto sereno, insomma, per capire se vi siano i margini per far risorgere la Rossanese dopo aver raschiato il fondo. All’incontro pubblico, ovviamente sono invitati i tifosi, il popolo rossoblù, gli imprenditori della città, tutti coloro, insomma, che amano questa maglia. Sarà un’occasione, dunque, per tirare le somme e per tentare di uscire da un tunnel che oggi sembra senza via di sbocco. Quelli di Sempre, quindi, prendono posizione con decisione e con la passione che li contraddistingue per salvare “l’amata”. In queste ore hanno già tappezzato la città con i volantini-invito alla riunione. Non resta che partecipare al summit con un carico di buona volontà, dopo la pagina più buia, per quello che potrebbe essere ribattezzato, con un minimo di ottimismo, il “risorgimento” rossoblù. 

Luca Latella