
Si è spesso parlato che gli abitanti di Sant’Anna ” lottano” contro i migranti residenti nel campo profughi, questo però è sempre stato smentito dai continui aiuti che la piccola frazione di Isola Capo Rizzuto fornisce a questi poveri disperati. Spesso viene offerte loro cibo, coperte, abiti usati, lavoro e soprattutto accoglienza e socializzazione. L’ennesima prova di tutto ciò arriva dal mondo calcistico, dove la locale squadra, militante nel campionato di prima categoria, concede spesso ai residenti del centro di accoglienza di allenarsi con loro, di giocare le partitelle e ogni tanti sfidarli in amichevole. Tra questi la dirigenza del Sant’Anna ha notato Samake Boubacar, un ragazzo con dalle ottime doti tecniche, e, agevolato dal fatto di avere già il permesso di soggiorno e stare ormai fuori dal centro da circa otto mesi, la società ha deciso di avviare le pratiche del tesseramento. Pratiche comunque lunghe nonostante il giovane sia già in possesso del permesso di soggiorno, ma ormai ci siamo quasi, manca solo l’ok dalla lega di Roma e poi “Buba”, come viene chiamato dai compagni di squadra, potrà essere finalmente a disposizione di mister Pupo. Boubakar è nato in Mali nel 1984, di ruolo fa l’attaccante, e lui stesso ci conferma la voglia di poter scendere in campo il prima possibile: “Sono ormai tre mesi che mi alleno con insistenza, ho svolto tutta la preparazione e non vedo l’ora di poter scendere in campo per poter dare il mio contribuito e ringraziare la società con qualche gol decisivo”. Il giovane Maliano parla poi del suo arriva a Sant’Anna: “Sono arrivato in Italia nel Febbraio 2010, sono rimasto qualche giorno a Firenze e poi sono stato trasferito nel campo di Crotone, qui sono rimasto più di otto mesi, poi finalmente mi hanno dato il permesso di soggiorno e ora vivo a Sant’Anna, dove ho trovato della gente straordinaria” Buba parla poi del trattamento all’interno della squadra: “In squadra mi trovo bene con tutti, tutti mi mostrano affetto e sono felice di aver trovato questi compagni straordinari, cosi come anche tutta la dirigenza e i tifosi del Sant’Anna, sono contento di essermi inserito bene e di aver convinto la società a tesserarmi, ora aspetto solo il via libera da Roma”. Felice e frenetico anche Francesco Maiolo, leader difensivo di questo Sant’Anna, che ci parla del maliano: “Per noi è ormai diventato Buba, è un ragazzo straordinario sotto il profilo umano e ci ha dimostrato anche delle ottime doti tecniche, speriamo che arriva presto l’ok per poter finalmente utilizzarlo, per noi è il sostituto ideale di Palermo, e potrà essere la vera rivelazione di tutto il campionato”. Il difensore si sofferma poi sull’arrivo in squadra di Buba: “Ogni anno, soprattutto durante la preparazione estiva, arrivano molti ragazzi del centro che ci chiedono la possibilità di allenarsi per poter fare vita sociale, noi non lo abbiamo mai negato a nessuno, tra questi si nascondo anche molti talenti, tra questi abbiamo subito notato le qualità di Buba, e considerando che era già in possesso del passaporto abbiamo subito avviato le pratiche, quando invece sono senza passaporto l’iter burocratico è molto più lungo”. Sul giovane attaccante ci tiene a dire la sua anche il presidente della società, Salvatore Maiolo, che si sofferma su altri aspetti: “Tempo fa, su qualche giornale, qualcuno ha definito il nostro paese “razzista”, questo ha offeso la dignità di tutta la popolazione. Sono anni che conviviamo coi ragazzi del centro, non è mai successo nulla di eclatante, spesso vengono anche aiutati dai nostri cittadini. Anche noi come società calcistica, accogliamo sempre questi ragazzi nel nostro campo, in ogni allenamento ci sono sempre cinque o sei ragazzi di colore che vengono ad allenarsi e noi li facciamo stare nel gruppo senza problemi. Ora stiamo cercando di tesserare Boubakar, è già con noi da diverso tempo, vive a Sant’Anna ma fuori dal centro accoglienza, viene sempre con la squadra in trasferta, è stato uno dei primi a ricevere il kit del Sant’Anna. Ora abbiamo inviato tutta la documentazione a Roma, sperando di avere presto una risposta, anche questa è una prova che Sant’Anna non è razzista”.