Manca ancora una partita alla fine del campionato di prima categoria, un ultima giornata che servirà solo per le statistiche, almeno per quanto riguarda la vincitrice. In tutti e quattro i gironi la vittoria del campionato è già stata decretata, nel girone A invece non c’è stata una semplice vittoria, ma è stato abbattuto ogni record dal Cremissa della famiglia Senatore. La società cirotana è tornata in Promozione dopo sette lunghissimi anni di attesa, il merito oltre che di una grande dirigenza e anche di un tecnico giovane ma dalle grandi qualità come Ciccio Lomonaco. Terza esperienza da allenatore e secondo campionato vinto per l’ex tecnico dell’Isola Capo Rizzuto, lo stesso Lomonaco ci racconta la sua soddisfazione per essere riuscito a riportare il nome di Cirò nel calcio che conta:
“E’ stato un anno fantastico e memorabile, ad essere onesti eravamo partiti con questo obiettivo e lo abbiamo raggiunto anche con un po’ di sofferenza. Sofferenza che è nata non per demerito nostro che per l’intero campionato abbiamo sempre mantenuta alta la concentrazione, ma per merito di chi ci stava dietro e soprattutto del Roggiano che ci è rimasto attaccato fino a poche giornate fa”. Si probabilmente la vittoria del campionato era già scritta, ma i numeri fatti dal Cremissa sono da capo giro: gol fatti, subiti, numero di vittorie e imbattibilità in campionato, ogni record è stato distrutto, si aspettava di vincere con questi numeri: “Come detto prima la vittoria era il nostro obiettivo, ma non ci saremo mai aspettati di poter fare tutto questo. La squadra ha dato il massimo in ogni partita, nessuna squadra è stata presa sottogamba e cosi si è arrivati a realizzare tutto ciò, abbiamo subito 22 gol e ne abbiamo fatti 89 con una partita da giocare, 24 vittorie, 5 pareggi e nessuno sconfitta. Il merito di tutto ciò è soprattutto di chi ogni settimana e in ogni allenamento è sceso in campo con la massima concentrazione per dare il massimo col massimo impegno, solo cosi si ottengono grandi risultati”. Tra gli artefici principali da sottolineare anche il grande lavoro del diesse Marasco che è riuscito a soddisfare ogni sua richiesta: “Marasco, oltre ad essere il mio diesse è prima di tutto un amico, una persona con la quale ho condiviso tanti momenti di calcio e non solo, in ordine di tempo prima di Cirò avevamo vinto insieme a Isola, portando la squadra giallorossa per la prima volta nella storia in Eccellenza, anche quell’anno abbiamo realizzato diversi record con l’unica differenza che li non eravamo certo i favoriti e non eravamo partiti per vincere. Anche quest’anno come allora il diesse ha mostrato tutto il suo valore, portando a Cirò giocatori e validi e utili per la squadra ”. A proposito di Isola, oltre a lei e al diesse Marasco c’è tanto anche in campo di quella squadra che ha fatto la storia giallorossa con la promozione in Eccellenza: “Si, lo zoccolo duro è abbastanza simile. I fratelli De Gennaro, Marsala, Danti, Rocca, Piperis e aggiungo anche Stasi e Pantisano arrivati a Isola l’anno dopo ma che considero importantissimi. E grazie soprattutto a loro e alla loro umiltà se quest’anno abbiamo festeggiato un’altra vittoria, è un gruppo eccezionale, sempre unito. Qui poi ho trovato altri calciatori favolosi sotto il profilo calcistico e umano come Scigliano, Vulcano, Salerno e Cava tutti insieme hanno formato un gruppo straordinario e imbattibile sul campo. Senza dimenticare i tanti giovani in rosa, cresciuti rapidamente grazie anche a questo gruppo. Voglio sottolineare che molti dei nostri giovani sono alla prima esperienza in un campionato e nonostante ciò alcuni di loro sono riusciti a ritagliarsi molto spazio e altri addirittura sono diventati titolari inamovibili, hanno comunque giocato tutti, nessuno è stato tagliato, la nostra forza sono anche loro”. All’apice di tutto questo però c’è una grande dirigenza, formata per lo più dalla famiglia Senatore, una famiglia che vuole riportare in alto il nome di Cirò: “Sin dal primo giorno che li ho conosciuti ho capito che tipo di persone erano, sono bastate poco parole per capirci. Abbiamo in comune una cosa importantissima, la voglia di vincere sempre e dovunque. Cirò è una piazza importante che ha un passato nobile, il progetto della famiglia Senatore è un progetto importante per riportare in alto questa squadra, per questo ho accettato senza pensarci troppo. Sono persone straordinarie sotto ogni profilo e vogliono il massimo per la loro squadra”. Ora in promozione ci sarà la possibilità di giocare tanti derby viste le tante crotonesi nel girone: "Si, sarà sicuramente più bello. Mi spiace per il Cutro che sia retrocesso e ora attendo anche l’arrivo del Sant’Anna, hanno i mezzi e la forza per vincere i play off, spero di cuore che possano raggiungerci in Promozione”. E il Cremissa in Promozione che campionato farà? “La società è ambiziosa e vuole raggiungere traguardi importanti. Però la Promozione è un altro livello, ci saranno tantissime squadre attrezzate per vincere. Onestamente però credo che questa squadra abbia già le basi importanti per puntare in alto anche in Promozione, con due o tre ritocchi si può fare tanto. Per ora però restiamo con i piedi per terra, e puntiamo come obiettivo minimo il quinto posto per accedere ai play off. Poi durante il campionato valuteremo meglio dove possiamo arrivare. Di certo vogliamo essere tra le protagoniste del torneo”.