Anche questa stagione agonistica si avvia verso la mesta conclusione e questa Redazione, come ha già fatto negli anni scorsi, ha il piacere di occuparsi degli Arbitri calabresi tracciando un bilancio su quanto accaduto durante l’intera stagione sportiva 2010/2011. E’ da due anni che il Comitato Regionale Arbitri della Calabria ha un nuovo presidente, assistito da un nutrito gruppo di componenti e volenterosi collaboratori. Al fianco del presidente Stefano Archinà siede il vice presidente Lucisano e i signori Costa, Cascione, Archinà Domenico, La Face, Mazzarone, Milardi, Pallone, Russo e Taverna. A questi si vanno ad aggiungere i vari “collaboratori” Agapito,Bellè,Caruso,Intieri e Vescio. Taverna è ufficialmente il designatore dei direttori di Eccellenza e Promozione, Milardi degli assistenti, mentre l’omonimo Archinà si occupa della gestione degli osservatori. Ma, nonostante i tanti sacrifici che questa Commissione sta facendo, di arbitri preparati e soprattutto pronti a rappresentarci a livello nazionale ce ne stanno ben pochi. Sia arbitri che assistenti, fanno fatica ad esprimersi dimostrando nel corso dei vari tornei le solite lacune di carattere tecnico, atletico e soprattutto comportamentale. Se a ciò si aggiunge il malcontento che graviterebbe tra gli stessi ed alcuni presidenti di Sezione, si può concretamente affermare che la mancanza di sintonia tra le parti non potrà mai portare grandi successi. A testimonianza di quanto affermato basta citare il Raduno Interregionale svoltosi il 6,7,8 u.s. nella valle dei templi agrigentina, dove hanno preso parte i fischietti più promettenti di Sicilia, Lazio e Calabria. A tale incontro alcuni arbitri calabresi non hanno risposto all’appello in quanto sembra siano stati convocati all’ultimo momento mentre altri sembrerebbe non abbiano proprio voluto affrontare la tre giorni siciliana. 
Una nota di merito va invece al responsable della prima categoria che durante il corso di un raduno svoltosi nei locali dell’Aerhotel di Lamezia Terme, ha ribadito ai giovani arbitri di assumere sempre un comportamento corretto e rispettoso, precisando: ”soprattutto con i dirigenti rapportatevi sempre in maniera tranquilla e con un sorriso”. A questa Commissione va comunque il merito di essere stata intransigente nei comportamenti dei propri associati, dimostrando con chi ha sbagliato o continuerà a farlo, fermezza e tolleranza zero. E a riguardo è doveroso ricordare quanto verificatosi in un campo del crotonese, dove un arbitro reggino, a fine gara duramente contestato dai tifosi ospitanti, per poter abbandonare in tutta tranquillità l’impianto sportivo e salvaguardare la propria incolumità non si è avvalso della collaborazione dell’osservatore e delle forze dell’ordine presenti nel recinto di gioco ma bensì ha optato a contattare telefonicamente( dal chiuso dello spogliatoio) un dirigente casalingo squalificato( per offese e ingiurie contro gli arbitri) che sostava in tribuna. L’interevento del dirigente inibito è stato immediatamente propiziatorio tanto che il direttore di gara reggino ha potuto in serena tranquillità fare rientro nella propria sede. Immediate sono scattate le indagini da parte della Commissione Regionale che appurati i fatti ha sospeso (via mail) per 45 giorni l’arbitro di quell’incontro. E' pur vero che dopo il fermo “comportamentale”, l’arbitro reggino ha diretto quasi consecutivamente sei gare di Eccellenza e sette di Promozione, tra cui il derby jonico tra Marina di Gioiosa e Siderno.
Da riportare che in questa stagione utti i Comitati Regionali d’Italia ogni giovedì pomeriggio o al massimo venerdì hanno pubblicato sul sito ufficiale dell’AIA tutte le designazioni della domenica successiva. La Calabria invece li ha sempre resi noti il sabato mattina o addirittura (come accaduto per l’ultima giornata di campionato) la domenica all’ora di pranzo.
Ma ritornando agli arbitri Top di questa stagione sportiva e valutando con attenzione le statistiche degli stessi, possiamo confermare che saranno in dieci a sperare in un posto al sole. Alcuni già lo scorso anno hanno tentato la scalata senza riuscirci, altri invece si sono fatti strada durante l’arco di quest’annata calcistica. Mancuso, Barbuto e Garoffolo di Vibo Valentia; Federico Longo, Paolo Zimmaro e Moreno Longo di Paola; Antonio Fabiano di Catanzaro; Mario Vigile di Cosenza e i reggini Cosso e Massara. Giuseppe Cundò (Soverato), Marco Lamanna(Catanzaro) e Andrea De Luca(Paola), come lo scorso campionato, sono stati impiegati a singhiozzo ed in gare di media difficoltà (soprattutto in Promozione) in quanto già dall’inizio della stagione sportiva non rientravano nei piani strategici della Commissione Regionale. Con l’acquisizione di alcune notizie e valutazioni dei singoli, proviamo a stilare un profilo per ognuno di loro. Il vibonese Mancuso anche in questa stagione ha dimostrato tutti i suoi limiti tecnici e comportamentali tanto che, dopo aver riportato il falso su un referto di gara è stato platealmente smentito dalla Commissione Disciplinare che ha riabilitato, anche se parzialmente, il tecnico che aveva subito l’ingiusta inibizione. Il suo collega Barbuto era partito in sordina a causa di incomprensioni con i propri superiori ma nella seconda parte del campionato è stato “riabilitato” e impegnato soprattutto in gare di Eccellenza di media difficoltà. Dal carattere acerbo ed introverso trova difficoltà nel rapportarsi con gli addetti ai lavori e di conseguenza mette in evidenza tutti i suoi limiti caratteriali. La signora Garoffolo, invece, ha disputato un buon campionato dirigendo tante gare del massimo torneo regionale anche se una trasferta in terra cosentina non gli ha portato fortuna in quanto chi sedeva in tribuna non è rimasto soddisfatto della sua prestazione. Buon campionato è stato quello disputato da Federico Longo e Paolo Zimmaro. Entrambi hanno dimostrato una buona maturità arbitrale anche se il primo dovrebbe astenersi ad ergersi a protagonista assoluto, mentre il loro collega Moreno Longo, piccolo di statura, in tutto il girone di ritorno, è stato impiegato costantemente nel girone B di Promozione . Antonio Fabiano di Catanzaro per la Commissione è stato la rivelazione di questa stagione. Infatti è stato designato per gare difficili dimostrando buone individualità anche se per lui la strada è lunga e tortuosa. Dovrebbe migliorare il senso tattico, la collaborazione con gli assistenti e non essere querulo soprattutto con il regolamento del gioco del calcio. Il cosentino Vigile (di nome ma non di fatto) ha dimostrato di soffrire di atassia e ciò lo porta ad avere un pessimo stile di corsa, limitandogli la coordinazione dei movimenti. Burbero di carattere, cerca di nascondere i suoi limiti sciorinando in campo il suo classico dialetto cosentino. Il reggino Cosso, a differenza degli altri, crede di essere il più furbo ma spesso è inciampato in spiacevoli episodi. Elegante fuori e dentro il terreno di gioco non gode di un’adeguata condizione fisico-atletica e ciò lo porta spesso a trovarsi tagliato fuori dalle azioni di gioco. Concludiamo con Gaetano Massara, reggino doc, che si è dimostrato un direttore di gara tranquillo e costante. Per lui è stata una stagione impegnativa e con buone probabilità di emergere. In definitiva possiamo dire che, dopo l’inaspettata vittoria di Andrea Cocco al GF 11 e il meritato trionfo di Giorgia Palmas all’ottava edizione dell’I.D.F., tra riunioni e confessionali sono partite le nomination per chi la spunterà tra i dieci candidati. I posti alla CAI saranno sempre 4 ma la lista che la Commissione invierà a Roma in Via Gregorio Allegri sarà composta da 6 nominativi. A breve, fidatevi, vi sveleremo l’arcano.