riceviamo e pubblichiamo
“U. S. D. Promosport Lamezia Terme”
Lettera aperta:
- Al Presidente F.I.G.C. L.N.D. CR Calabria Dott. SAVERIO MIRARCHI
- Al Presidente A.I.A. Calabria Dott. ARCHINA’
- Al Sig. Sindaco del Comune di Torretta di Crucoli
- All’ Assessore allo Sport del Comune di Torretta di Crucoli
- Agli sportivi calabresi tutti
ATTRAVERSO I PRINCIPALI ORGANI DI STAMPA REGIONALI
Egregi signori,
è difficile trovare le parole giuste, opportune e necessarie, per descrivere e doverosamente rappresentare , oltre che per portare alla Vostra conoscenza e a quella dell’opinione pubblica, quello che è successo domenica scorsa in quel di Torretta di Crucoli.
Si potrebbe prendere spunto da analoghe “proteste o prese di posizione” di altre società del Nostro panorama dilettantistico regionale o dalla richiesta di rispetto e tutela della classe arbitrale del mese scorso (ndr articolo sul Quotidiano della Calabria con il quale gli arbitri hanno ad alta voce richiesto rispetto e tutela) e alla luce delle reiterate aggressioni compiute ai loro danni nelle varie categorie quasi ogni domenica, come anche dal “botta e risposta” del Nostro dirigente Nigro con
CRONACA DI UNA DOMENICA DI ORDINARIA FOLLIA…………….
La semplice narrazione dei fatti deve far riflettere tutti sui valori dello sport, sulla lealtà sportiva, sul “fair play” e soprattutto sulla richiesta del Presidente Mirarchi di inizio stagione (vedi articolo sul quotidiano Calabria Ora) di maggiore valorizzazione dei vivai alla luce della crisi economica che stava investendo anche le società sportive dilettantistiche (ndr. tale iniziativa, nasce, appunto, “per distinguerci portando avanti nuove idee”, quindi, “le società devono insistere sui giovani e formarli a dovere”).
Già al nostro arrivo al ristorante abbiamo ricevuto la visita di alcuni facinorosi che preannunciavano cattive intenzioni, minacciando soprattutto i dirigenti e gli “under” sul prosieguo della giornata allo stadio. Sempre che di stadio comunale si possa parlare, visto che lo spogliatoio che doveva ospitarci era stato doverosamente ed accuratamente cosparso (pavimento, porte, finestre, maniglie, docce ed appendi abiti compresi) di ACIDO MURIATICO.
Lasciamo immaginare cosa abbiamo trovato!!!!!!!!!!!!!
Aria irrespirabile fino a far soffocare e gli occhi che lacrimavano a fiumi ; l’unica soluzione è stata quella di far cambiare i ragazzi nel corridoio, mentre la squadra di casa e la terna arbitrale lo facevano tranquillamente nei loro spogliatoi. Alla nostra richiesta di una scopa ed uno straccio per provvedere a pulire i locali, il custode del campo, tutto ad un tratto, è sparito tanto da non poter avere neanche qualche pallone per il riscaldamento se non nell’imminenza della chiamata della terna arbitrale per il riconoscimento. Riconoscimento che è avvenuto,appunto, nel corridoio (e già qui la terna, si ritiene, poteva iniziare a prendere qualche provvedimento). Ma così non è stato forse perché alquanto scossi dall’accoglienza ricevuta da parte di qualche fantomatico dirigente locale. Sicuramente dirigente locale in quanto regolarmente inserito in distinta e dalla terna identificato, esso stesso ha assistito, poi, alla partita dalla panchina, in seguito è stato espulso e nonostante ciò ha continuato a sostare nel rettangolo di gioco inveendo contro tutto e tutti.
Incuranti della presenza di qualche nostro tesserato il Sig. Zinzi ed i suoi collaboratori sono stati accolti da frasi del tipo “TI STAVAMO ASPETTANDO DA DUE ANNI: REGOLATI SU QUELLO CHE DEVI FARE TU ED I TUOI AMICI OGGI” con conseguenti calci e pugni alla porta dello spogliatoio accompagnati da urla di pesanti minacce.
Alla luce di ciò, con una terna che sicuramente ha accusato il colpo e non è stata assolutamente in grado di gestire una “caccia all’uomo programmata nei minimi particolari”, è andato in scena uno scempio che non si può sicuramente chiamare incontro di calcio. Una caccia all’uomo con agonismo esasperato e non una gara maschia fatta di sano gioco come di solito se ne vedono sui campi quando la posta in palio è alta.
Un arbitro non all’altezza di prendere drastici provvedimenti e uno dei due collaboratori, nello specifico il Sig. Badolato , non in grado di assisterlo ed aiutarlo, anzi, presuntuoso ed irritante e non per la sconfitta ma sicuramente per le decisioni , anzi le non decisioni, vedi i due gol annullati tra lo stupore generale e senza un apparente e valido motivo di cui tutti gli organi di stampa locali non hanno fatto assolutamente menzione e che hanno influito in maniera determinante sul risultato. Quando al 10° minuto del p.t. ,il Sig. Zinzi ,dopo aver visto un giocatore del Torretta sferrare un pugno sul volto di un nostro under, ha fischiato per interrompere il gioco e si è avvicinato al giocatore del Torretta per mandarlo negli spogliatoi “ aveva il cartellino rosso in mano “ , bene, lo stesso assistente, faceva presente al Sig. Zinzi che il fallo era stato involontario e che non doveva cacciarlo, in questo caso le proteste “ civili “ del nostro calciatore Mondello che cercava di sottolineare un’azione violenta e volontaria sul suo compagno sono state considerate da Cartellino Rosso diretto ..ma in quel contesto aver osato dire “ INVOLONTARIO ! “ ANCHE SE CON TONO ACCESO di sicuro non poteva e non doveva essere considerato offensivo !sic ) ( … allora in campo chi ci doveva restare e chi ci doveva entrare ???????? )
Si sperava che a fine primo tempo al rientro negli spogliatoi per l’intervallo fosse prevalso il buon senso. Speranza vana……………
La squadra è stata costretta a rientrare immediatamente in campo (vedi foto allegate) (e video che sono a disposizione degli organi federali ) senza poter usufruire degli spogliatoi (porta serrata, aria ancora irrespirabile, spogliatoio inagibile). Il secondo tempo si è svolto sulla falsa riga del primo con il collaboratore Sig. Badolato che ha dato il meglio di se stesso (peccato per la mancata presenza di un commissario di campo e l’ingresso solo a fine gara negli spogliatoi del commissario degli arbitri). Nonostante la partita fosse finita, ancora non contenti, i dirigenti locali continuavano nelle reiterate minacce oltre che nei confronti dei giocatori e dei dirigenti anche nei confronti del Nostro tecnico, sebbene consci che lo stesso fosse pubblico ufficiale e la cosa ha letteralmente lasciato “basiti e nauseati” le forze dell’ordine presenti.
Siamo certi, confidando nella buona fede della classe arbitrale, che l’atteggiamento assunto dopo le minacce subite sia da ricondurre esclusivamente a difesa e tutela dell’ incolumità propria e delle proprie famiglie.
Questi sono gli accadimenti della pseudo giornata di calcio vissuta, senza né aggiungere né togliere ma semplicemente descrivendo quanto si è svolto nella località di Torretta.
Alla luce di ciò sono tante le domande che nascono spontaneamente ma è forse opportuno evitare di porsi interrogativi che, non avranno mai una risposta.
Due concetti fondamentali non possono essere trascurati e tralasciati, per dignità personale e per correttezza professionale:
Domenica in campo c’erano sette ragazzi nati dopo il 1990 che sono stati ignari protagonisti di quell’assurdo spettacolo: con quale spirito i genitori li manderanno, tranquillamente, nelle prossime trasferte….????? Come potremo noi farci garanti della loro quotidiana incolumità???? Sicuramente la notizia ha letteralmente sconvolto la nostra città (che non dimentichiamo per bacino d’utenza è
Ma in questa circostanza ed una volta per tutte la terna arbitraria riuscirà a tirare fuori gli attributi, sovvertendo “l’omertà” ed il silenzio che sempre in questi casi regna sovrano per denunciare quanto accaduto?????????
Noi siamo sicuri di questo ed abbiamo deliberatamente e volontariamente evitato di inoltrare od esporre reclamo nelle successive 24 ore previste, fiduciosi che la terna arbitrale abbia fatto svolgere “solo pro – forma” la partita.
Solo tutto questo potrebbe giustificare i vari episodi , sicuramente da condannare per come decisi a cuor leggero dalla terna , come l’ espulsione di un nostro tesserato dopo solo 10 minuti di gioco o le due regolarissime reti annullate tra lo stupore di alcuni giocatori di casa e dei tifosi locali presenti in tribuna.
Ci auguriamo che queste nostre parole non vengano strumentalizzate a discapito dei nostri ragazzi nel prossimo C.U. del Giudice Sportivo poiché tutto sarebbe ingiusto ed umiliante. .
Sperando che il nostro sfogo venga inteso in maniera costruttiva e proficua, a tutela e salvaguardia dei principi di lealtà sportiva che è alla base di ogni disciplina e manifestazione, tanto da effettuare tutti, ad ogni livello di importanza e responsabilità, una doverosa, opportuna e necessaria inversione di tendenza.
Tanto era nostro dovere, siamo a porgere distinti saluti.
Lamezia Terme 01 marzo 2011
U.S.D. PROMOSPORT LAMEZIA TERME
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