Roccella jonica. Un Roccella tutto cuore e carattere batte lo Scalea che era sceso al Ninetto Muscolo con l’intenzione di portarsi a casa l’intera posta in palio. La vittoria infatti era l’unico risultato che poteva far comodo in prospettiva primo posto alla truppa del presidente Rovito. Oltre tutto le due battistrada hanno vinto entrambe e di conseguenza i sogni promozione diretta al torneo superiore sono svaniti in riva allo jonio. Acri e Montalto hanno adesso dopo la settima giornata del girone di ritorno ben sette punti di vantaggio, che onestamente ci sembrano molti quando alla conclusione della regular season mancano otto giornate. Dicevamo di un Roccela tutto cuore e carattere. Non è facile giocare dal ventottesimo minuto della prima frazione contro una signora squadra come quella di mister Viola con un uomo in meno. Espulso, ingiustamente, Favasuli, per doppio cartellino giallo. Il risultato era di parità, 1 a 1. Il Roccella al primo vero affondo aveva sbloccato il risultato. Grande verticalizzazione di Aquilino per Saffioti, agli ospiti nell’occasione non è riuscita la tattica del fuori gioco, il palmese controlla la sfera entra in area e fulmina con un tiro preciso l’incolpevole Fedele. Passano nove minuti e gli ospiti pareggiano. Foderaro riceve palla al limite dell’area, si destreggia fra un paio di avversari, si porta il pallone sul destro e fa partite un velenoso tiro che si insacca a fil di palo alla sinistra di Tropepi, invano proteso in tuffo. Segue qualche azione amaranto che comunque non impensierisce l’estremo numero uno ospite. Poi come detto Roccella in dieci. La squadra non si scompone più di tanto, la differenza numerica fra le due formazioni non si è notata, ed è qui che si è vista la compostezza di squadra, dove tutti hanno lottato evidenziando il motto, tutti per uno e uno per tutti. Gli sforzi vengono premiati al minuto trentotto.
Aquilino, ancora lui, verticalizza in modo perfetto per Carrà, l’ex Bovalinese da sinistra entra in area, precedentemente si era scambiato la corsia di competenza con Figliomeni, ovviamente spostato a destra, fa partire un velenoso diagonale sul quale si avventa quella vecchia volpe che risponde al nome di Fiorino, che da vero opportunista deposita nella porta sguarnita. Si va al riposo sul vantaggio, 2 a 1, per la truppa del patron Giannitti. Il secondo tempo inizia con lo Scalea in avanti. Al terzo una conclusione di Foderaro trova pronto Tropepi. La gara va avanti con diversi capovolgimenti di fronte, nel frattempo al decimo ristabilita la parità numerica, viene espulso Ferraro. Ed ironia della sorte pochi minuti dopo, precisamente al sedicesimo, arriva il pari ospite. Il bravo under Vitale si destreggia e dai ventidue metri fa partire un tiro di rara bellezza che si insacca sotto la traversa. 2 a 2 e palla al centro. A questo punto i bianco stellati provano a vincere, nel frattempo da Montalto arrivano notizie positive, la squadra di casa stava perdendo, senza tuttavia rendersi mai seriamente pericolosi. Gli amaranto si schiacciano all’indietro, ci provano comunque ad offendere con qualche sovrapposizione, specie a sinistra con Pistininzi, ed un paio di cross non trovano pronto nessun calciatore in maglia amaranto. A dieci minuti dal novantesimo bella azione ospite conclusa con un tiro a volo di Prete che è andato ad incocciare il palo esterno alla sinistra di Tropepi. Pericolo scampato in casa amaranto, sarebbe stata dura recuperare. Ma questo non è stato l’ultimo sussulto della bellissima gara, giocata da entrambe solo per i tre punti. Infatti passano sette minuti, il folletto Figliomeni sulla linea mediana del campo a sinistra recupera un pallone, in diagonale si invola verso la porta avversaria, sospinto da tutto il pubblico locale, vano il tentativo di un avversario a contrastarlo, e quando arriva al vertice sinistro dell’area di porta fa partire un tiro dal basso in alto che fulmina l’incolpevole Fedele. Scene di entusiasmo sia in campo che sugli spalti, come non si vedeva da parecchio tempo da queste parti. Passano sette minuti, quattro quelli di recupero, e l’arbitro manda tutti sotto la doccia. I festeggiamenti continuano con l’eroe di giornata (Figliomeni) portato in trionfo, mentre un emozionato Giannitti indicava battendo le mani il numero undici. E negli occhi del patron (Giannitti) si leggeva tutta la gioia di questa bella, sofferta e meritata affermazione. Che dire ? Grande spettacolo fra due delle migliori formazioni del torneo, e al di là dei cartellini (rossi e gialli) tutto sommato gara agonisticamente valida, ma corretta. Una giornata ancora pro Roccella che consolida il quinto posto, aumentando il vantaggio sulla più immediata inseguitrice, adesso i punti da uno sono diventati due, non è più il Sersale a seguire a ruota in sesta posizione, ma l’Isola Capo Rizzuto