Bocale: Martino, Candito, Quattrone, Catalano, Guido, Rogato (dal 36’st Cogliandro), Saviano (dal 41’st Secondi), Gattuso, Cangeri (dal 38’st De Marco), Fanelli, Benelmir. Allenatore: Giovinazzo.
Roccella: Tropepi, Curtale, Pistinisi, Favasuli, Battaglia, Romeo, Carrà, Principato (dal 22’st Iacopetta), Saffioti, Tirotta (dal 12’st Albanese A.), Figliomeni C. (dal 31’st Panaja). Allenatore: Figliomeni.
Arbitro: Garofalo di Vibo Valentia; D’Amico di Rossano e De Marco di Cosenza.
Marcatori: 15’st Saviano (B); 40’st Fiorino (R).
Note: 200 spettatori circa. Ammoniti: Catalano, Gattuso, Saviano (B); Rogato, Guido (R). angoli: 7 a 3 per il Bocale.
Bocale – L’ago della bussola ha ripreso a puntare verso Nord, per il Bocale. Un pareggio, quello di oggi, frutto di una discreta qualità di palleggio, un’ottima solidità difensiva e una freddezza di realizzazione non da poco. Il gol di Fiorino al 40’ della ripresa ha gelato il Campoli, è vero, ma la realizzazione da calcio piazzato dimostra che la difesa non si è piegata davanti a una squadra, quella ospite, che durante i novanta minuti si è vista poco o niente. L’alchimista che ha trasformato in oro questo Bocale, si chiama Giuseppe Giovinazzo. Un 2011 già ricco di soddisfazioni, per il neo tecnico: prima l’inatteso successo in casa della Palmese, ora una vittoria sfumata solo ai titoli di coda tra le mura amiche, contro una delle migliori squadre della categoria. Privo di Di Dio, fermatosi a Palmi per un’entrataccia costatagli tre costole, il Bocale si affida al duo di attacco Fanelli-Benalmir. Difesa a quattro, con Candito e Quattrone terzini, e Catalano e Rogato centrali. A centrocampo Gattuso e Guido, centrali centrali, mentre più larghi, rispettivamente a destra e sinistra, agiscono Saviano e Cangeri. Gli ospiti si affidano al collaudato 4-4-2, dirottando sulla destra Curtale e Figliomeni, e sulla sinistra Pistinisi e Carrà. Battaglia e Romeo, i difensori centrali, mentre a fare legna in mezzo ci sono Principato e Favasuli. Tirotta a supporto di Saffioti, l’attacco. L’avvio è caratterizzato da una lenta fase di studio, e da un incalzarsi infinito di passaggi orizzontali. Gli equilibri si spostano raramente e le squadre restano abbottonate nel loro 4-4-2, tant’è che la prima azione degna di nota arriva al 31’, quando Benamir si inventa una “bicicletta” di rara bellezza: il gesto tecnico resta apprezzabile solo come momento di effimera poesia, in quanto uno splendido intervento di Tropepi vanifica gli sforzi del marocchino, ex Capo Vaticano. Al 43’, è ancora Benalmir a gelare la schiena dei difensori ospiti quando, colpevolmente solo in area, colpisce la traversa con un colpo di testa da fermo . La ripresa si apre con ritmi più elevati: Benalmir è in giornata di grazia, e lo vuole dimostrare. Il suo colpo di testa su assist di Saviano, però, viene deviato in angolo da un "gattesco" colpo di reni del portiere ospite. Il pacchetto arretrato del Roccella è qualitativo, ma al contempo disattento: vedere per credere, quello che accade al 15’. Candito taglia in mezzo un pallone forte e preciso, e Saviano incorna punendo la disattenta difesa ospite, che si fa bucare per vie centrali. Il Roccella risponde timidamente, spegnendo con una secchiata d’acqua il leggero fuoco di paglia che Saffioti, al 18’, aveva acceso con una conclusione alta sopra la traversa. Al 36’, dopo un contrasto di gioco all’altezza della mediana, Rogato è costretto ad abbandonare il rettangolo di gioco per infortunio, cedendo le redini del pacchetto arretrato a Cogliandro. Il neo-entrato si rende, però, protagonista in negativo del pomeriggio reggino: un suo fallo al limite dell’area, regala al Roccella una punizione da posizione invitante. Un altro neo-entrato, Fiorino, si incarica della battuta: punizione forte e precisa, realizzazione da oscar e Martino battuto sul suo palo. Il pareggio non è, comunque, un completivo, in quanto il Bocale ha dettato legge al Campoli per tutti e novanta minuti. Ci aggrappiamo ai margini di miglioramento, perché dando del proprio meglio, di domenica in domenica, le secche della classifica potrebbero restare niente più che un lontano ricordo.
Francesco Mansueto-Reggionelpallone.it