Sono passati già alcuni giorni dalla finale di Coppa Italia dilettanti tra Soverato e Scalea e, dopo accurate riflessioni,comincia a farsi sentire l’orgoglio della società catanzarese.Il presidente Daniele Rossi,ritiene pertanto doveroso e necessario puntualizzare alcuni punti in merito a qualche articolo pubblicato sulla finale di Coppa Italia Soverato- Scalea.
Sulla vicenda- dichiara il giovane presidente- infatti, si è messo in evidenza oltremisura e ripetutamente il comportamento antisportivo,dimenticando il sano fair-play, che il tecnico del Soverato ha tenuto subito dopo il triplice fischio, richiamando nello spogliatoio i calciatori, come tutti i presenti al D’Ippolito hanno potuto constatare. Un gesto,che io, in primis, ho condannato e senza dubbio da non giustificare, ma dettato sicuramente dalla trance emozionale e agonistica della gara, appena finita con una delusione per la sconfitta , apparsa immeritata e sicuramente connotata dalla giovane età e quindi dalla poca esperienza che contraddistingue i miei giocatori , che hanno poco digerito qualche frase inopportuna a fine gara dei colleghi avversari,più esperti e smaliziati. E’ opportuno e necessario precisare-continua Rossi-, a scanso di equivoci , che, né io,né il mio collega presidente, né la società abbiamo condizionato tale comportamento, né tantomeno,come recitava qualche articolo, si era furenti verso le decisioni arbitrali. E’ costume consolidato di questa giovane società-continua il presidente- ben guidata da me e dall’altro Presidente Cosentino, accettare il verdetto del campo, come abbiamo sempre dimostrato in questi anni, anche in occasione della sospensione della precedente finale. Comunque, chiedo scusa pubblicamente alla società dello Scalea del Presidente Rovito se tale atteggiamento ha intaccato la suscettibilità dei loro tesserati e agli organi federali calabresi. Detto questo, -continua-conscio e consapevole del diritto di cronaca,sia esso positivo o negativo, favorevole o sfavorevole, non si capisce questo attacco mediatico spropositato,accomunando il gesto di un singolo alla Città di Soverato,a me come Presidente, alla società e addirittura alla Soverato sportiva. Quando si parla di città di Soverato-ribadisce il presidente- è opportuno ricordare che in tale cittadina la cultura dello sport regna sovrana da sempre ed in molte competizioni e discipline sportive. La società, a partire da me e da tutti i dirigenti intervenuti, alla fine della gara e durante la premiazione era presente sul campo per congratularsi e rendere onore ai vincitori, come dimostrato anche da diversi servizi televisivi. La Soverato sportiva- continua-, nella circostanza ben rappresentata da circa 400 nostri tifosi presenti in tribuna, è stata esemplare , come sempre del resto, nell’incitare e sostenere la mia squadra , durante tutta la gara, ed applaudire i vincitori e vinti alla fine dell’incontro.Certo che il mio pensiero verrà letto in un' ottica di critica costruttiva e non di semplice e sterile polemica, contribuendo ad elevare il calcio dilettantistico calabrese,basandolo su sani principi di lealtà e sportività, si coglie l’occasione per augurare un Buon Anno a tutto il calcio calabrese".