Come tradizione gli incontri tra la stampa e la proprietà dell'ACR Messina regalano scintille. La società ha presentato infatti un ampio organigramma, nel quale non mancano le sorprese. Ma a margine è arrivata la feroce contestazione dei tifosi, che hanno invitato nuovamente la dirigenza a farsi da parte.
Alfredo Di Lullo ha lasciato la presidenza del club ad Arturo Di Mascio. Il legale Roberto Bonavita ed il medico Nunzio Stelitano sono stati designati suoi vice. L'avvocato aveva già assistito la società nei mesi scorsi, quando era stato paventato un presunto complotto ordito ai danni dell'ACR. Stelitano è reduce invece da un'apparizione fugace a Barcellona Pozzo di Gotto, nel corso della presidenza Caminiti, anche se non ha mai assunto alcuna carica ufficiale nell'organigramma dell'Igea Virtus. Il figlio Antonio, difensore classe 1987, era però nell'organico barcellonese.
Confermate le indiscrezioni delle ultime ore. Antonio Ciccarone è il nuovo direttore generale. A sorpresa Sergio Campolo torna sulla panchina, ad un anno di distanza dalla precedente esperienza, terminata in modo burrascoso per via delle differenti scelte operate dal sodalizio. Eugenio Labonia sarà il suo vice. Mentre Giovanni Santodonato sarà un consigliere del presidente con delega al settore giovanile. Proprio il dirigente laziale ha presentato, con il supporto di un'ampia documentazione cartacea, un programma che mira al coinvolgimento dei giovani, delle famiglie, dei disabili e degli anziani. Ma tutto ciò non ha rassicurato i tifosi. Un'ampia rappresentanza dei club organizzati ha infatti contestato in modo vivace la proprietà, invitandola ad uscire definitivamente di scena.
Presente nella sala stampa anche l'ex tecnico Eziolino Capuano, che ha confermato di essere onorato per la proposta dell'ACR ma che non lascerà la Prima Divisione. L'ex allenatore del Potenza ha comunque avallato la scelta di Campolo.
Ciccarone ha garantito che la squadra ripartirà da Arturo Di Napoli, al quale saranno affiancati calciatori che hanno già vinto la categoria. Campolo è convinto che rispetto a dodici mesi fa la musica sia cambiata e che dopo aver fatto bene da calciatore riuscirà a vincere nelle vesti di allenatore l'attuale scetticismo.
È emerso che il ritiro si svolgerà in Umbria, a Trevi, nei pressi di Foligno. La preparazione inizierà il 21 luglio e si concluderà il 12 agosto. A Roma, presso la Villa Stuart, si terranno le visite mediche. L'ex dirigente del Sapri e Muscariello sono certi che la squadra lotterà per il vertice nel prossimo torneo e che i risultati del campo faranno ricredere gli scettici.
Ma il clima resta tesissimo. La tifoseria non crede alle promesse ed invoca una cessione del sodalizio ad imprenditori messinesi. Il rischio è quello di riproporre quanto visto nel passato torneo: stadio semivuoto, prestazioni desolanti, progressiva disaffezione di una piazza alla quale non è sufficiente un organigramma ampio e variegato.
tratto da messinasportiva.it