E’ ufficiale. Il Siderno riparte dall’azionariato popolare. L’appello di Enzo Commisso è stato raccolto. La cessione della società è ufficiale, ma nessun “deus ex machina” a tessere le fila; tutti potranno fare parte di un progetto che mira a riportare Siderno tra le grandi piazze del calcio che conta. Come? Coinvolgendo più gente possibile, azionisti che acquistando una quota (stimata in 5000 euro) entrerebbero a fare parte della società. Fantacalcio? No, solo lungimiranza. Il modello Barça in scala ridotta. Non arriverà di certo Ibrahimovic, ma l’azionariato popolare potrebbe essere la svolta per il calcio in un territorio dove farlo a certi livelli è praticamente impossibile. La decisione di Enzo Commisso di vendere il titolo è stato raccolta da una cordata di imprendotori locali con a capo Davide Gattuso, già presidente dell’altra squadra di Siderno, il Real, che hanno unito le proprie forze per acquisire il titolo sportivo, e poter puntare a lavorare meglio possibile. Tantissimi quelli che hanno già acquistato la propria quota, a partire dallo stesso Enzo Commisso, presidente uscente, che terrà una sola quota gestita da Cosimo Ascioti e non da lui personalmente, per continuare a contribuire a questo progetto, poi tanti imprenditori e tante aziende che hanno sposato il nuovo progetto, Giuseppe Figliomeni, Enzo Leonardo, figura storica del calcio a Siderno, Raffaele Salerno, Federico Biancospino di A Box, Luciano Racco, Giuseppe Albanese (Jonica Frutta), Nicola Sgambelluri (Falegnameria f.lli Sgambelluri), Nicola Gullaci, il commercialista Salvatore Barranca, Francesco Prochilo (Cherie), Pasquale Sgotto, Nicola Troiolo, Pasquale Gatto, Antonio Sgambelluri (chissà se riuscirà a portare a Siderno il figlio Anthony in forza al Roccella), Rocco Lombardo, l’ex assessore Antonio Commisso, Salvatore Panetta (Il Parabrezza), il ragioniere Vincenzo Belcastro, Michelangelo Commisso di Edil Market, un altro ex dirigente Salvatore Macrì, Francesco Gentile, Bibite Vincenzo Sgambelluri, più tantissimi altri che sono stati già contattati e che a breve daranno la loro disponibilità. In più c’è un accordo di massima per lo sponsor unico che dovrebbe essere “Caffè Santacroce”. E poi la collaborazione con Alberto Crupi che ha dato la disponibilità alla squadra della struttura della piscina, mentre la K Service di Domenico Fimognari si occuperà della promozione degli eventi pubblicitari. Ma come funzionerà? Com’è possibile mettere d’accordo tante persone? Ogni quota acquistata da diritto ad un posto e un voto in consiglio d’amminastrazione. Il cda elegge un presidente, e si riunisce per decidere le strategie della squadra. Modalità che potrebbe permettere anche a un gruppo di persone di unirsi per acquistare una quota, come ad esempio, stanno facendo gli ultras che con l’acquisto di una quota porterebbero un loro membro all’interno del consiglio direttivo. Difficile ipotizzare altro per ora. Di sicuro saranno azzerate le cariche della vecchia società, poi il Cda valuterà i calciatori in organico per decidere chi confermare. La speranza è che il numero dei soci possa crescere sempre di più per dare stabilità a qualcosa di rivoluzionario per il nostro comprensorio. L’unica indiscrezione che trapela è sul nome. Infatti la squadra potrebbe chiamarsi Ac Siderno 1911, con quella data a rimarcare il blasone di un club che ha fatto la storia del calcio nella provincia di Reggio Calabria.
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