La Reggina sprofonda, lo spettro questa volta non si chiama B, ma Lega Pro. La doppia sconfitta casalinga nei due turni di campionato giocati consecutivamente al Granillo è il più rumoroso dei campanelli d'allarme.
Sembravano esserci tutte le condizioni per poter rimediare subito al primo passo falso interno, persino la gara si era incanalata sui binari giusti con il vantaggio a proprio favore eppure ancora una volta c'è da commentare uno scivolone per la formazione dello Stretto.
Al Lecce è bastato mettere in mostra una migliore identità di squadra per portare a casa i tre punti.
LE SCELTE - I padroni di casa riprongono l'atteggiamento tattico utilizzato contro il Modena, con Pagano e Brienza a supporto di Bonazzoli. Costa lascia il posto in difesa al rientrante Lanzaro, per prendersi la fascia sinistra a scapito dell'escluso Rizzato, Cascione assume il comando della difesa sostituendo lo squalificato Valdez. De Canio si affida al 4-4-2 con Baclet e Marilungo in attacco.
IL PRIMO TEMPO - La gara è molto combattuta, soprattutto a centrocampo. E' la Reggina a fare la partita, ma il Lecce quando si tratta di pungere non si fa pregare.
Le occasioni da gol, tuttavia, latitano e le uniche opportunità per le due squadre, attente e ben messe in campo, scaturiscono da incertezze difensive o tiri dalla lunga distanza.
Il primo fatto da segnalare è un problema fisico per Vigiani che lascia il posto a Barillà, sorprendentemente schierato a destra, soluzione provata solo in allenamento.
L'esordio del mancino nell'insolita posizione rivela subito due facce della stessa medaglia: prima l'intesa tra lui e Adejo, in fase difensiva, si dimostra non impeccabile, Mesbah si infila tra i due e si libera al tiro: la conclusione è neutralizzata in due tempi da Marino.
Al 21' , però, Tedesco vede un inserimento in area dello stesso Barillà e lo serve, il buco di Mazzotta è decisivo, ma il centrocampista dell'under 21 è freddissimo nel depositare il pallone in rete beffando Rosati in uscita.
Le fasi finali della prima frazione sono caratterizzati dalla confusione che regna sovrana nelle trame di gioco delle squadre, ma l'ultimo sussulto lo regala Angelo con un gran tiro dalla distanza indirizzato all'incrocio, ma Marino sfrutta tutti i suoi due metri per bloccare addirittura la conclusione.
LA RIPRESA - La Reggina rinuncia a giocare, De Canio spinge in avanti il baricentro della sua squadra inserendo Di Michele per il difensore Belleri. L'inevitabile conseguenza è il pareggio degli ospiti: Marilungo prima fa le prove generali con una girata di destro che viene miracolosamente deviata in angolo da un recupero di Carmona, poi, qualche minuto dopo, raccoglie una palla sporca in area ed è lestissimo a girarsi in un fazzoletto per insaccare il pallone del pareggio.
La reazione dei padroni di casa non arriva, il Lecce ne approfitta e conclude l'opera ribaltando la situazione. Angelo gode di un'inopinata libertà sulla destra, corre per venti metri palla al piede verso il centro senza che nessuno lo contrasti, giunto nei pressi del vertice dell'area trova un colpo da biliardo con una conclusione che sbatte sul pallo e finisce dentro.
Gli innesti di Cacia e Missiroli non producono nulla, i salentini ringraziano e piazzano il colpo del ko: punizione di Di Michele dalla sinistra, torre di Terranova e Marilungo, appostato sul secondo palo, spinge il pallone in porta.
Cacia illude la Reggina con un gran gol al volo di sinistro dalla lunga distanza , poi é ancora una volta l'ex doriano a mettere il sigillo sulla gara con una conclusione a porta spalancata, finalizzando una grande azione di Di Michele sulla sinistra.
La gara finisce tra gli inevitabili fischi del Granillo.
REGGINA-LECCE 2-4
Marcatori: 22' Barillà (R), 62' Marilungo (L), 67' Angelo, 77' Marilungo, 90' Cacia, 91' Marilungo
REGGINA (3-4-2-1): Marino; Adejo, Cascione, Lanzaro; Vigiani (dal 11' Vigiani) , Carmona, Tedesco, Costa (dal 73' Cacia) ; Pagano (dal 63' Missiroli), Brienza, Bonazzoli. A disp: Kovacsik, Viola, Rizzato, Santos. All.Breda.
LECCE (4-4-2): Rosati; Belleri (dal 58' Di Michele) , Ferrario, Terranova, Mazzotta (dal 41' Munari) , Angelo, Vives, Giacomazzi, Mesbah; Baclet (dal 79' Schiavi), Marilungo. A disp: Petrachi, Bergougnoux, Corvia, Loviso. All. De Canio
Arbitro: Saccani di Mantova.
Ammoniti: Tedesco, Pagano, Vives, Mesbah, Adejo, Bonazzoli
Note: 529 spettatori paganti, 5184 abbonati. 5525 euro di incasso biglietti, 40236 euro di quota abbonati.
Recupero. 3' e 3'.
da strill.it