Messina 1
Rossanese 1
Messina: Messina: Farò, Sabatino, Olivieri, Piccolo (30' st Cervillera), Alizzi, D. Romeo, D'Angelo (24' st Tavilla), Giardina (11' st Dall'Oglio), Petagine, Di Napoli, Sarli. A disp. D'Urso, A. Romeo, Nuccio, Mangiarotti. All. Infantino.
Rossanese: Ramunno, Accaputo (26' st Granata), Blaiotta, Calomino, Morano, Mancini, Potestio, Spinelli, Dominguez (31' st Carrozza), Maio (26' st Zigarelli), Vasso. A disp. Ebanista, Mancino, Vegnaduzzo, Zangaro. All. Costantino.
Arbitro: Bonavia di Portogruaro. Assistenti: Pace e Emanuele di Palermo.
Reti: st 29' Dominguez, 44' Sarli.
Note. Espulso Sabatino, dopo il fischio finale, per proteste. Ammoniti: Petagine, Sarli, Di Napoli, D'Angelo, Sabatino, Spinelli, Potestio. Angoli: 10-2 per il Messina. Recupero: 2' pt, 5' st.
Sergio Magazzù
Messina. La corrida del S. Filippo incorona una nuova capolista del torneo e lascia al Messina i soliti rimpianti. Certo, le variabili che hanno influito sull'esito dell'incontro sono tante, ma se i peloritani avessero un punto in più in graduatoria per ogni alibi tirato in ballo dall'inizio del torneo, oggi sarebbero già promossi. Diradatosi il fumo legato dalle arrabbiature, rimane la sostanza di una classifica che langue.
Un pomeriggio sotto molti aspetti grottesco, in uno stadio a porte chiuse (per scontare un'ultima giornata di squalifica) e con una trentina di tifosi di entrambe le fazioni che trovano posto sulla collina sovrastante. L'avvio della gara, poi, è più un atto di fede che una decisione tecnica, da parte del mediocre arbitro Bonavia di Portogruaro: quando mette la palla al centro infuria la bufera e il terreno è un'unica pozzanghera.
Pietro Infantino recupera il giovane portiere Farò e, così, può schierare Sabatino al posto dell'under Altobello (a Viareggio con la rappresentativa di categoria). Dall'altra parte, Costantino rinuncia al bomber Vegnaduzzo e, in avanti, si affida a un altro argentino, Dominguez. Il suo 4-4-2 è speculare rispetto a quello avversario. Per circa mezz'ora, però, la tattica conta poco. Nella fiera delle mischie, dei tackle e dei palloni a campanile, serve solo forza fisica e i calabresi riescono a interpretare meglio la situazione. Spinelli dalla distanza, al 18', scheggia la traversa. In più, tanti traversoni insidiosi dalla parti di Farò. Appena si allenta la morsa del maltempo e il manto erboso riesce a drenare l'acqua, si vede il Messina. Al 26' Di Napoli fionda da fuori area, Ramunno respinge e lascia a Petagine la possibilità del tap-in vincente. L'ala di Infantino, però, viene stesa da Accaputo prima di arrivare sulla sfera, a pochi passi dalla porta. Per Bonavia è simulazione. La prima frazione si chiude con un corner a rientrare di Piccolo, sventato a fatica dal portiere ospite.
Nella ripresa, Rossanese pericolosissima con Dominguez al 51' (tiro fuori di un soffio), poi il Messina prende in mano le redini. Dalla panchina arrivano forze fresche in mediana (Dall'Oglio e Tavilla). Il vantaggio sembra vicino: lo sfiora Alizzi di testa su angolo, al 68', se lo vede incredibilmente negare dall'incrocio dei pali Sarli, sugli sviluppi di un rimpallo nell'area piccola. Il Messina accelera, la Rossanese lo punisce: al 74' Tavilla sbaglia un disimpegno, Vasso è lesto a trovare libero Dominguez, il quale - una volta nei sedici metri - non lascia scampo a Farò. I giallorossi si buttano in avanti e al 79' Di Napoli viene fermato con una spallata da Blaiotta, per Bonavia non è penalty ma ancora simulazione. All'87' Re Artù si vede annullare, giustamente, un gol per fuorigioco. Quando la sconfitta sta per materializzarsi, tuttavia, su uno spiovente Sarli riesce ad anticipare il suo controllore e, all'altezza del dischetto, insacca con un rasoterra. Gli ultimi minuti servono solo a Bonavia per confermarsi tra i protagonisti della gara: fischia la fine mentre il Messina sta battendo un ultimo corner e, poi, sventola il rosso a Sabatino (per proteste) durante il... terzo tempo.
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