ROCCELLA JONICA - C’è moderata euforia nel clan amaranto, dopo la bella prestazione contro la malcapitata Serrese. C’è consapevolezza di aver ritrovato la giusta forma fisica dopo un periodo di riposo estremamente salutare quale quello natalizio. La squadra di mister Mazzone sembrava sentire proprio l’esigenza di tirare il fiato dopo un gran corsa a difesa della vetta. Una leadership incontrastata da ben undici turni e che continua. Le prime avvisaglie di questa stanchezza erano arrivate già alla decima, nel pari incolore interno con il Guardavalle. Poi il colpo di coda contro la Gioiese, sempre in casa, ed il buon pari esterno di Locri, quindi un po’ di arranco con Lazzaro, ma soprattutto nell’impegnativa trasferta di Brancaleone con la prima sconfitta esterna ed il pari da locale contro un Bocale poi finito in otto uomini. Anche lo scorso anno a ridosso del Natale furono determinanti un paio di passi falsi, a Lazzaro con l’allora fanalino di coda e a Locri. Anche lo scorso anno la pausa fu salutare per poi riprendere con un brillate pareggio nel difficile campo di Sant’Eufemia. Quest’anno, nella ripartenza, a dir del vero, c’è stato l’aiuto della Serrese scesa in campo già con la bandiera bianca. L’undici di Babuscia è apparso subito arrendevole ma il Roccella non ha infierito e dopo il doppio Zerbi-Maida non si è proprio del tutto seduta solo per gli onori ai 200 in tribuna. A chi “contesta” la mancata goleada contro gli uomini del presidente Albano, servono le giustifiche del DS Nino Licandro, e cioè che ci si è risparmiati. “Gennaio sarà un mese molto dispendioso: Bagnara, Eufemiese, M. Gioiosa e dolcis in fundo proprio la Palmese”.
A Mazzone chiediamo se sarà una passeggiata di salute anche quella di sabato con la Bagnarese e subito ci bacchetta. “Vedrete non sarà facile con la Bagnarese. I nostri avversari, con noi si esaltano ed oltre ad essere particolarmente stimolati da questo classico match, i tirrenici vorranno, ora che sono ultimi, a tutti i costi batterci”. E’ anche vero che la Palmese, dopo i recenti rinforzi, non consentirà più al Roccella di concedersi distrazioni. D’ora in avanti sarà una volata. La Capria e Vincenzi, presidente e DG della Palmese, domenica hanno scelto Roccella quale luogo di visita alle concorrenti. Pino Vincenzi ci ha addirittura detto “arrivederci” in quanto secondo lui presto sarà testa e testa tra le due e quindi scenderà sovente al “Viale degli Ulivi” a rivedere l’undici di mister Mazzone.
Intanto migliorano le condizioni di Tirotta l’uomo in meno del Roccella quest’anno, il quotato centrocampista amaranto spesso in panca per problemi fisici. Sabato rientra Mimmo Calabrese, l’uomo, invece, in più di questo Roccella. Con lui il campionato può essere ipotecabile, ma spesso non è in condizioni e sovente si fa prendere dai nervi: è già stato per due volte fermo in questo torneo per squalifica.
Manco a dirlo, la prima posizione ed il bel torneo che si sviluppando, attorno a leggendarie avversarie (Palmese e Locri, su tutte) ha alimentato non pochi entusiasmi nei calciofili roccellesi e al campo abbiamo visto fare passerella ai grandi del passato cioè ai Pelè, Mayer e Maradona di Roccella, che qui rispondono al nome di Bella, Filocamo e Lombardo, ad esempio, e tanti altri grandi giocatori del passato che si sono riavvicinati all’amaranto colore, pure della loro vecchia maglia, stando vicino al notaro Achille Giannitti ed agli altri pochi della dirigenza per quel progetto recondito di risalita nella Serie A del calcio dilettantistico regionale che è il massimo ambito in cui confida la corta cordata del sodalizio roccellese.
Pino Gagliano