VIGOR LAMEZIA: Maraglino; Rondinelli Ginobili, Occhipinti (29' st Lio), Tidei; Clasadonte (dal 7' st Lattanzio), Perrelli; Chiricò (27' st Musumeci), Mangiapane, Catania; Di Piedi. All. Giacomarro.
SAPRI: Bardet; Ruffolo, Monforte, Di Sole, Astarita, Giudice; Garufi (43' st Ferraro), Nigro Cianni (30' st Impallari), Toscano; Santaniello. All. Rogazzo.
ARBITRO: Bottari di Messina (Valenti di Agrigento e Tudisco di Catania)
MARCATORI: al 24' st Monforte (S), al 49' st Mangiapane (VL)
AMMONITI: Di Sole, Rondinelli, Astarita
La Vigor Lamezia di mister Giacomarro non riesce ad approfittare del passo falso del Trapani e si fa bloccare sul pari dal Sapri del nuovo mister Antonio Rogazzo, già ex difensore biancoverde dell'era Mercuri. Una battuta d'arresto davvero preoccupante per la squadra biancoverde che, da quando c'è stato il cambio in panchina, è al secondo pareggio casalingo, inframezzato solo dall'agevole gara vinta contro l'Adrano. Evidentemente era stato buon profeta Giacomarro quando, domenica scorsa non si era detto contento della prestazione dei suoi. Per fortuna, però, i risultati di Trapani e Milazzo confortano e i biancoverdi potranno riprendersi nelle prossime settimane. Giacomarro, che doveva rinunciare ai fortissimi Cordiano e Cosa, aveva rimediato con l’inserimento di Catania largo a sinistra, Clasadonte in mezzo al campo e una disposizione tattica leggermente diversa dal solito. Il neo allenatore del Sapri, da quel bel difensore che è sempre stato, è riuscito a “chiudere” tutti gli spazi a Di Piedi e soci e ha conquistato un pari niente male per le condizioni in cui erano i suoi ragazzi. Le fasce laterali, dove operavano Chiricò e Catania che potevano creare problemi, erano sempre ben presidiate e raddoppiate. I tre centrali di difesa Di Sole, Astarita e il giovane Monforte, non davano spazio a Di Piedi e Mangiapane. Perrelli e Clasadonte, pur lavorando come matti, non riuscivano quasi mai a penetrare nella munita difesa ospite. Nel primo tempo solo Chiricò riusciva a rendersi pericoloso in una occasione. Nella ripresa, con l’ingresso del motivatissimo Lattanzio, che affiancava Di Piedi e dava maggiore forza d’urto e autorità nel gioco aereo, le cose sembravano migliorare. Mangiapane saliva in cattedra: cercava di costruire gioco e di trascinare i suoi compagni all’assalto della munitissima difesa di Rogazzo. In due occasioni metteva paura al portiere ospite su punizione e, quando si spostava a centrocampo, organizzava e rifiniva parecchie manovre. Nel momento in cui qualcosa sembrava muoversi, gli ospiti andavano in vantaggio con il giovanissimo Monforte (‘91) che sfruttava a dovere un’indecisione della difesa biancoverde. Poi entravano Lio per Occhipinti e Musumeci (ma non è un difensore?) per Chiricò, ma le cose non miglioravano e, quasi sempre, si cozzava contro l’ostinata e ben organizzata difesa ospite. Alla fine, quando tutto sembrava perso, ci pensava il neo capitano Mangiapane ( bravissimo) a sfruttare un intelligente appoggio del compagno Di Piedi e a regalare il goal del pareggio sul filo di lana.
tratto da cittàsport.it