Torna il capitano Varrà e torna la vittoria, netta, indiscutibile e senza appello contro una delle migliori squadre viste sino ad oggi al Giovanni Paolo II. Un primo tempo equilibrato, forse con qualche vantaggio ai punti per la squadra cosentina in rapporto alla determinazione ed al vigore dell’offensiva che non ha trovato però riscontro nella realizzazione che De Simone si è vista sfumare per un prodigio di De Luca al primo minuto di gara. La Rossanese ha pressato alla ricerca del gol ma è stato il Rosarno, che ha rintuzzato con ordine ogni offensiva, ad andare in vantaggio al 41’ su calcio di rigore, battuto da Di Maio, per un fallo di mano di Accaputo su Cirillo che in area stava raccogliendo un pericoloso pallone servito da Galati, un giovane esordiente classe ’92, che ha fornito una prestazione eccellente. Nella ripresa la Rossanese ricomincia la carica, ma al 7’ è Cirillo, servito ancora da Galati a freddare Ramunno. In questa occasione si è sollevata la protesta dei cosentini e della tifoseria ospite per un presunto fuori gioco non ravvisato dall’arbitro. Poi la Rossanese torna alla carica ma in maniera scomposta e rabbiosa, ed è così che, otto minuti dopo, prende la terza rete sempre ad opera di Cirillo che, ancora una volta beffa Ramunno con un tocco da maestro. La partita nella seconda parte della ripresa non ha storia. Il Rosarno si limita a gestire il risultato. A questo punto la squadra cosentina perde le staffe e si lascia andare in una sorta di protesta consistente in uno strano comportamento di gioco, continua a fare melina in una maniera non certamente consona ad una squadra del suo calibro. La vittoria degli amaranto è comunque netta ed indiscutibile.
G.S.