SAN MAURO MARCHESATO – Vigilia tormentata per il San Mauro Marchesato prima della trasferta a Belvedere Marittimo. Durante la settimana la squadra non si è allenata e in molti hanno già chiesto la lista di svincolo o stanno per farlo, comunque pare che nessun calciatore ha voglia di presentarsi a Belvedere Marittimo. In questi giorni il dibattito si è svolto tra la tesi di ritirarsi completamente dal campionato e quella di continuare con una squadra di giovanissimi, composta tutta di sammauresi, pur coscienti della retrocessione sicura e di risultati tennistici negativi. Ma questo consentirebbe la sopravvivenza del calcio in questa comune del Marchesato di Crotone. Salvo decisioni dell’ultimo momento la partita di Belvedere Marittimo si dovrebbe svolgere, quindi, regolarmente, seppure con una squadra inedita, composta da giovanissimi. Una gloriosa società sportiva, che da 25 anni, è stata ammirata su tutti i campi, praticamente ha chiuso i battenti e ora in tanti si augurano che si possa salvare la stagione, seppure con la retrocessione, in attesa di un nuovo impianto societario. Al contrario si darebbe ragione alla tesi di chi sostiene la fine del calcio a San Mauro. Pare che a far precipitare definitivamente la già precaria situazione sia stata la pesante tegola arrivata dal giudice sportivo, che ,forse applicando alla lettera il regolamento, ha inflitto alla società l’ammenda di 500 euro, per avere i propri sostenitori durante la gara e nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo “fatto esplodere n. 8 bombe carte”. Colpi natalizi, che a detta di molti, sono stati fatti esplodere fuori dal terreno di gioco, se non addirittura, tranne qualcuna, fuori dall’impianto, ovvero a fianco del campetto di calcetto. Anche questa volta il referto arbitrale è stato implacabile, come la volta scorsa, quando forse per un frainteso al calciatore De Marco sono state inflitte 6 giornate di squalifiche e a quanto sembra non è stato nemmeno prodotto reclamo, perché la società era ormai solo virtuale.

Mario Orlando De Marco