Quella di domenica prossima, contro la Nissa, potrebbe essere l’ultima gara di questa stagione che la Rossanese giocherà sul terreno di gioco dello “Stefano Rizzo”. Già contro il Milazzo la partita potrebbe essere disputata in un’altra struttura. Ciò se il Comune di Rossano non si determinerà a breve per risolvere, in modo definitivo, il grave stato di incuria e di iper-operosità a cui è costretto l’impianto di viale S. Angelo. Ad oggi sono più di quattro le squadre cittadine che settimanalmente sfruttano, a giusta causa, il terreno di gioco vista l’inagibilità del campo da giuoco comunale di contrada Amica. Nelle settimane scorse il Comune di Rossano si era impegnato, con pubblica comunicazione, a ristabilire al più presto l’impianto di Amica in terra battuta, di ultima costruzione. Ma per il momento dal Municipio, in merito alla vicenda, si evincono le solite promesse che, per il momento, producono solo malessere nelle società calcistiche cittadine e tra i tifosi rossoblu. Insomma totale ed ingiustificato immobilismo dell’assessorato allo sport, diretto da NATALE GRAZIANO: pronto a presenziare nelle manifestazioni pubbliche ma, tuttora inerme e latitante, sulla delicata questione. Siamo dispiaciuti ed offesi per il trattamento che l’assessore Graziano ha riservato al calcio cittadino ed a tutte quelle persone che investono soldi e passione in esso. Pertanto prendiamo atto che le promesse, ancora una volta, sono state disattese e che il campo di contrada Amica, dopo più di quindici giorni, è ancora inagibile. Dunque se la vicenda non avrà risoluzione nel giro di pochi giorni, dovendo tutelare l’incolumità dei nostri giocatori (dato che giocare al “Rizzo” è come giocare su un campo minato di insidie), saremo costretti a cercare un’altra struttura sportiva che dia alla Rossanese la possibilità di giocarsi, senza problemi, le proprie gare. Intanto per il prossimo week-end lo “Stefano Rizzo” vedrà di scena ben 4 gare: due nel pomeriggio di sabato e 2 domenica. Una vergogna senza limiti. Ribadiamo dunque, per il bene della Rossanese e della sua storia, che se entro pochi giorni la vicenda non sarà risolta saremo costretti, nostro malgrado, ad emigrare; riservandoci, in tempo debito, di comunicare ai nostri tifosi la sede delle gare casalinghe.