Flavio Tegano: «Quando mi ha chiamato la Gioiese non ho avuto dubbi, qui per migliorare»
Flavio Tegano: «Quando mi ha chiamato la Gioiese non ho avuto dubbi, qui per migliorare»

Intervista a Flavio Tegano, attaccante classe 2005, attualmente in forza alla Gioiese nel nostro massimo campionato regionale di Eccellenza. Tegano, assistito da Guglielmo Dell'Arciprete, ha giocato nelle giovanili del Catanzaro, Gioiese e Vibonese. Tra passato, presente e un futuro ancora da scrivere si è raccontato a noi:

"Flavio Tegano, attaccante classe 2005, attualmente in forza alla Gioiese in Eccellenza. Raccontaci un po' di te. Sono Flavio Tegano, ho 18 anni e abito a Palmi. Quest’anno ho cominciato la mia prima stagione tra i grandi in un campionato che sicuramente mi formerà parecchio."

"Quali sono le tue sensazioni per la nuova stagione e come mai hai scelto questo progetto? Quando mi si é presentata questa opportunità a Gioia diciamo che non ho avuto dubbi, specialmente dopo la grande stagione che ho vissuto con la Juniores Nazionale. Fin da subito mi hanno dimostrato parecchio interesse e fiducia nei miei confronti, cosa che ho apprezzato molto e che mi spinge a dare sempre il massimo per questa maglia."

"Che ricordi e aneddoti ti porti dietro della tua infanzia calcistica? Gioco a calcio da quando avevo cinque anni e nel corso degli anni sono maturato molto, sia calcisticamente sia come persona. Quando avevo 12 anni il Catanzaro Calcio mi ha preso, e mi sono trasferito lì dove ho fatto terza media e il primo superiore al liceo classico Galluppi. Stavo in un convitto in cui risiedevano tutti i compagni di squadra che venivano da fuori come me. Due anni in cui ho preso parte ad un campionato u14 regionale in cui noi eravamo fuori classifica e giocavamo sotto età, e l’anno successivo il campionato u15 nazionale di serie C. Purtroppo l’avventura con il Catanzaro terminò con l’avvento del Covid, ma rimane un’ esperienza che mi ha formato tanto. Inoltre ho sempre ritenuto che lo studio sia una cosa fondamentale per la mia vita e quindi la scuola ha sempre camminato di pari passo con il calcio. Quest’anno mi sono diplomato al liceo classico e ora ho iniziato il percorso universitario in scienze motorie. Non é stato per niente facile riuscire a conciliare lo studio con il calcio ma stringendo i denti senza mollare sono riuscito a farlo. Una particolare attenzione la vorrei dedicare alla mia data di nascita che mi ha penalizzato parecchio durante la crescita poiché essendo nato il 20 dicembre del 2005 e soprattutto sviluppando più tardi dei miei coetanei ne risentivo nel campo dal punto di vista fisico e mi sentivo sempre più piccolo e debole degli altri. Adesso é da quasi un anno che ho implementato allenamenti di potenziamento in palestra, e la differenza sul campo la percepisco molto e sempre di più, oltre a questo, mi ha aiutato molto anche a livello mentale."

"Calcisticamente e personalmente dove hai vissuto la tua migliore stagione e perché? La mia fortuna é che sono cresciuto in settori giovanili importanti, come quello del Catanzaro e successivamente quello della Vibonese, in cui ho giocato per 3 anni, giocando sempre in campionati nazionali (u17 nazionale serie C e due Juniores Nazionali u19 sotto età). Questo mi ha permesso di crescere e migliorare giorno dopo giorno. In particolare il mio secondo anno con la Vibonese in cui nella seconda parte di stagione sono stato aggregato in prima squadra con i mister Giacomo Modica e Michele Facciolo, a 17 anni appena compiuti. Successivamente arrivò anche la chiamata dalla Rappresentativa della Juniores Cup del girone I di serie D in cui ho avuto la fortuna di fare parte in parecchi raduni. Ma anche la scorsa stagione con la Gioiese é stata parecchio importante ed indelebile per me."

"Dall'inizio della tua carriera chi ti ha aiutato di più? Ringrazio gli allenatori che ho avuto perché tutti mi hanno insegnato qualcosa, ma in particolare vorrei spendere qualche parola per il mister Giuseppe Infusino e mister Francesco Pachì che hanno creduto in me dal primo istante nonostante venissi da un periodo difficile e in cui mi trovavo fuori condizione, mi hanno permesso di raggiungere una condizione fisica che non avevo mai ottenuto prima, facendomi tornare la convinzione e la fiducia che avevo smarrito. E poi Indubbiamente i miei genitori che da sempre mi sostengono e fanno in modo che sia sempre nelle migliori condizioni possibili per dare il massimo e vedermi felice sul campo."

"Hai sempre giocato come attaccante? Qual è il tuo ruolo preferito? Quali sono, a tuo parere, le tue qualità migliori? Fin da piccolo sono sempre stato un attaccante ma non solo. Il mio ruolo preferito é attaccante esterno sinistro e destro, il mio piede forte é il destro però anche con il piede debole mi trovo bene e questo mi ha aiutato molto per quanto riguarda gli altri ruoli. Infatti ho giocato punta centrale, mezzala sia destra che sinistra, esterno basso sia destro che sinistro e ho fatto il quinto di centrocampo nel modulo 3-5-2 sempre ambo i lati. I miei punti di forza sono velocità ed elevazione, saltare l’uomo e creare superiorità numerica e in fase di non possesso l’aggressività per cercare di recuperare palla."

"Che obiettivi ti stai ponendo in vista della prossima stagione? Cerco sempre di pensare al presente e di impegnarmi il più possibile in modo da migliorare giorno dopo giorno."

"Qual è il tuo idolo? Sogno nel cassetto? Senza alcun dubbio il mio idolo é sempre stato Cristiano Ronaldo mi ispiro a lui sia come calciatore sia come persona fuori dal campo, un esempio unico con la cultura del duro lavoro e della massima dedizione del proprio corpo. Il mio sogno nel cassetto é giocare tra i professionisti e farò di tutto per avverarlo."