Domenica 13 settembre 2009 alle ore 16:00, presso lo stadio Comunale di Corigliano, si disputerà la partita di ritorno di Coppa Calabria fra lo Schiavonea e il Real Corigliano. Un derby estemporaneo, da non perdere, che richiamerà numerosi tifosi, di entrambe le formazioni, sugli spalti.
A tal proposito, abbiamo realizzato in una breve intervista con Vincenzo Pacino, il mister dello Schiavonea, per fare il punto su queste primissime fasi del calcio giocato e sullo stato di salute della squadra di cui ne è a guida.
È il secondo anno che alleni lo Schiavonea…
Ho scelto di rimanere per il secondo anno a Schiavonea perché mi piacciono le rivincite, visto che l’anno scorso eravamo partiti con altri obiettivi ma poi non sono stati raggiunti. Uno stimolo in più mi viene dal fatto che alleno una squadra del mio paese.
Nella scelta della rosa dei calciatori, quali obiettivi vi siete posti con la Società?
Nella scelta degli atleti abbiamo utilizzato il criterio di creare un mix tra giovani e meno giovani. Nella scelta dei giovani si è valutata la qualità e la voglia di sacrificarsi, mentre per i meno giovani ha avuto peso l’esperienza, le qualità tecniche, il saper fare gruppo, il mettersi a disposizione dei compagni. Esemplare è stato l’ingaggio del centrocampista Angelo Tramonte, dal grande carisma e sul quale tutti noi puntiamo per l’amalgama del gruppo e a garanzia del bel gioco e della fluidità delle dinamiche fra attacco e difesa. Ho cercato di selezionare soprattutto persone del comprensorio Coriglianese, col duplice obiettivo del risparmio economico e di avvicinare di nuovo i cittadini coriglianesi al calcio vedendo i propri beniamini, tutti locali, che lottano per portare alto il nome dello Schiavonea Calcio. Su tutte le scelte da me proposte, devo evidenziare che ho trovato la Società e il presidente Cosimo Elia sempre ben disposti e pronti ad accogliere ogni mia richiesta.
Ma dove sta andando il calcio coriglianese?
Il calcio coriglianese non sta vivendo un buon momento. Ma dopo il buio ci deve essere la rinascita. In questa rinascita abbiamo il dovere di crederci. Già in questa fase di inizio stagione si vedono segnali positivi, sia da parte dello Schiavonea Calcio che da parte dei ‘cugini’ del Real Corigliano. Ad esempio, noi dello Schiavonea vogliamo investire molto sul settore giovanile, individuando e valorizzando al massimo i nostri giovani più promettenti. Già nella partita di Coppa Calabria, vinta per 2-1 sul Real Corigliano, abbiamo fatto esordire tre ragazzi che l’anno scorso militavano nella categoria Allievi. Ma il vero dramma per il calcio coriglianese è la carenza delle strutture sportive a disposizione dello sport in genere. In questi giorni, con grandi sacrifici, ci stiamo allenando in strutture poco consone al calcio. Si spera che al più presto i lavori di rifacimento dello stadio di Schiavonea vengano portati a termine, in modo da permettere alla prima squadra e al settore giovanile di allenarsi e iniziare il campionato in tutta tranquillità.
A proposito del derby col Real Corigliano, quali sono le tue impressioni su questa prima uscita stagionale della squadra?
Il risultato favorevole allo Schiavonea, nel turno di andata di domenica scorsa, non deve far supporre che tutto vada bene. C’è ancora molto da lavorare. È stata una partita giocata bene da entrambe le squadre, ma noi siamo stati più cinici sotto porta e nel calcio chi sbaglia paga. Mi sono apparsi evidenti i margini di miglioramento della squadra, soprattutto sulla tenuta atletica, sulla velocizzazione del gioco e sul ritmo partita che i carichi di lavoro della fase di preparazione hanno un po’ offuscato nella parte finale della partita contro il Real. Sono certo che Domenica ci sarà una bella gara di ritorno e un bello spettacolo di pubblico sugli spalti.